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Cronaca

Paternò, furto all’ospedale SS. Salvatore, trafugata cassaforte ufficio ticket

I ladri hanno sradicato dal muro, praticando un buco, una delle due casseforti, ma non sono riusciti a staccare l’altra, probabilmente disturbati dalla presenza di “qualcuno”

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Ladri in azione la notte scorsa all’interno dell’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò. Uno o più soggetti hanno portato via una delle due casseforti presenti nell’ufficio ticket del nosocomio, ubicato proprio in due stanze poste all’ingresso principale dell’ospedale. Da una prima ricostruzione i ladri sarebbero entrati dopo aver forzato la porta, dai locali dove si trova il servizio di endoscopia.

Una volta dentro hanno “forzato” la porta che da nell’ufficio. Qui i ladri, dopo aver messo a soqquadro l’interno dei locali buttando tutto per terra e rovistando nei cassetti della scrivania alla ricerca probabilmente di denaro, muniti da “attrezzi da lavoro” hanno sradicato dal muro, praticando un buco, una delle due casseforti; ladri che però non sono riusciti a staccare l’altra, probabilmente disturbati dalla presenza di “qualcuno”. Infatti all’interno dell’ospedale è presente una vigilanza privata. Messo a segno il colpo i ladri sono fuggiti.

Non si conosce l’entità del bottino; all’interno della cassaforte rubata potrebbero esserci solo “qualche spicciolo” dicono dall’ASP di Catania. Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Paternò. Militari dell’Arma che in queste ore stanno esaminando le immagini registrate delle telecamere piazzate in diversi punti dell’area perimetrale dell’ospedale.

Il furto della notte scorsa ha provocato qualche disservizio per l’utenza. Infatti l’ufficio ticket, impossibilitato ad operare, è rimasto chiuso al pubblico e al suo esternò è stato collocato un avviso che informava gli utenti dell’avvenuto furto e quindi per pagare il ticket si potevano chiedere eventuali “informazioni all’operatore” e si poteva pagare “presso le ricevitorie abilitate”, mentre per le prestazioni “presso il laboratorio analisi e la UOC Radiologia, il ticket potrà essere consegnato al momento del ritiro” del referto.

Associazionismo

Catania, restituita parte della refurtiva all’associazione “Vita21″che si occupa di ragazzi “Down”

Gli autori del furto lasciano anche un biglietto: “Non sapevamo foste disabili” firmato “Arsenio Lupin”

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Sarà Pasqua ma i ladri si pentono e restituiscono parte delle colombe pasquali all’associazione che si occupa dei ragazzi “Down” alla quale le avevano sottratte. “Siamo ladri, ma non sapevamo che era associazione di ragazzi Down ci scusiamo, buona Pasqua. Firmato Arsenio Lupin’. E’ il messaggio che ha accompagnato la restituzione di 13 delle circa 50 colombe artigianali rubate assieme a degli elettrodomestici, nella notte tra il 14 e il 15 aprile scorsi, da Casa21 sede dell’associazione Vita21, che opera nel rione Picanello di Catania e che da oltre 13 anni si occupa di inclusione e reinserimento sociale di ragazzi con sindrome di Down.

Le colombe sono state realizzate e vendute nell’ambito del progetto Work to walk, finalizzato all’inserimento lavorativo dei ragazzi. Le hanno ritrovate in uno scatolo, assieme a barattoli di crema di pistacchio sempre realizzate dai ragazzi di Vita21, lasciato davanti Casa21.  A rendere nota la restituzione è stata la stessa associazione su Facebook.

“Questo è uno di quei post – si legge sul social di Vita21 – che vorremmo scrivere ogni giorno! Qualche minuto fa convinti che fosse una scatola con della spazzatura accantonata da qualcuno di noi e dimenticata lì, abbiamo scoperto che invece conteneva 13 colombe tra quelle che erano state rubate. Su tutti un bigliettino con scritto: ‘siamo ladri ma non sapevamo che era associazione ragazzi Down ci scusiamo buona Pasqua firmato Arsenio Lupin’. Non aggiungiamo altro. Siamo felici perché questo gesto possa rappresentare un nuovo inizio per queste persone. Se Vita21 è stata il tramite…Beh! Ne siamo orgogliosi. Buona Pasqua anche a voi! P.s.: però – conclude il post – gli elettrodomestici vi hanno fatto comodo…” . Il presidente di Vita21, Gianluca Marletta, si è detto “sorpreso dal gesto”, segnalando l’aspetto “positivo: da qualcosa di sbagliato è nato qualcosa di buono”, anche se le colombe sono “inutilizzabili perché rimasta troppo tempo al sole”.

Marletta è rimasto “travolto dall’enorme ondata di affetto e solidarietà che la notizia ha suscitato, con donazioni arrivate da ogni parte d’Italia e da persone che neppure ci conoscevano”.

“Sembra la sceneggiatura – osserva – di una storia di Natale, anche se siamo a Pasqua, ma va bene lo stesso”. Così sono arrivate altre colombe portate personalmente dal titolare di una nota azienda dolciaria, un privato ha donato una trentina di uova pasqua, un’associazione decine di colombe e un bollitore. Un negozio regalerà gli stessi elettrodomestici rubati, un’associazione un televisore, e diverse aziende insieme realizzeranno e installeranno un moderno antifurto a Casa21. “E’ il momento – conclude Marletta – di credere alle favole, perché questa è una bella favola…”.

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Cronaca

Scordia, incidente mortale sul lavoro, perde la vita un 65enne

L’uomo sarebbe caduto dal secondo piano di un immobile dove stava eseguendo lavori per conto terzo. A dare la notizia “Scordia.Info”

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Un uomo di 65 anni, Nunzio Mazzone, è morto questa mattina, a Scordia, in contrada Petraro, nei pressi della zona industriale della cittadina scordiense, mentre stava eseguendo dei lavori in un’abitazione della zona. Si tratterebbe di un incidente sul lavoro.

A dare la notizia è il sito on-line “Scordia.Info”. Sulla dinamica dell’incidente sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Palagonia. Gli inquirenti al momento mantengono il massimo riserbo. Da quanto si apprende il 65enne sarebbe caduto dal secondo piano dell’edificio e con molta probabilità stava eseguendo lavori per conto terzi.

Scattato l’allarme (non è chiaro se al momento dell’incidente vi fossero altre persone) sul posto è arrivato il personale medico del 118 nonche l’elisoccorso. Ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto oltre i carabinieri della locale compagnia,  il magistrato di turno che coordina le indagini. La salma è condotta all’obitorio del cimitero di Scordia dove nelle prossime ore dovrebbe essere effettuata o l’ispezione cadaverica o l’autopsia.

Ad intervenire sulla disgrazia il sindaco di Scordia Francesco Barchitta: “La tragedia del nostro caro concittadino Nunzio Mazzone, avvolge la Nostra Comunità nel dolore, da tutti definito, come persona buona, rispettosa e grande Amico di tutti. Dio l’accolga tra le braccia. Il Sindaco è l’Amministrazione tutta”.

 

 

 

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