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Scuola

Paternò, il Leo club ha donato un kit sportivo agli studenti del I circolo

Con il progetto “School4u” si vuole promuovere l’importanza dello sport e della vita sana

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15 step per bambini e 8 fitball. E’ il materiale sportivo che il “Leo club” di Paternò ha donato questa mattina al I circolo didattico.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto nazionale “School4u”. L’obiettivo è quello di sostenere l’istruzione e la crescita dei bambini dai 5 agli 11 anni.

Questa mattina, a consegnare il materiale alla dirigente scolastica, Ornella Peri, sono stati il presidente del Leo club, Antonio Torrisi, insieme alle due precedenti presidenti del Leo, Fiorenza D’urso e Melania Torrisi, che hanno portato a termine progetti analoghi nel periodo della loro presidenza.

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Biancavilla, la studentessa Paola Ventura selezionata per il parlamento europeo giovani

“Con il suo impegno e la sua passione, la studentessa di Biancavilla incarna i valori di cittadinanza attiva e spirito europeo che desideriamo trasmettere alle nuove generazioni” ha detto il sindaco Antonio Bonanno

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Selezionata per rappresentare l’Italia alla Sessione Internazionale del Parlamento Europeo Giovani a Cracovia in programma il prossimo mese di agosto. E’ la studentessa biancavillese Paola Ventura del liceo Cutelli-Salanitro di Catania Paola Ventura. “A  nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Biancavilla, esprimo le più sentite congratulazioni a Paola Ventura per l’importante traguardo raggiunto ed è motivo di grande orgoglio per tutti noi” A parlare è il sindaco di Biancavilla Antonio  Bonanno.  Paola è una dei soli tre studenti italiani scelti per rappresentare il Comitato Nazionale Italiano in questa prestigiosa occasione.

“Con il suo impegno e la sua passione, la studentessa di Biancavilla incarna i valori di cittadinanza attiva e spirito europeo che desideriamo trasmettere alle nuove generazioni- dice Bonanno- Siamo certi che saprà rappresentare al meglio la città di Biancavilla e il nostro Paese in questa prestigiosa occasione- ha proseguito il primo cittadino biancavillese il quale ha espresso il proprio ringraziamento

al Liceo “Mario Cutelli e Carmelo Salanitro” per aver saputo “valorizzare e accompagnare i talenti dei propri studenti. Paola è un esempio luminoso di come i giovani possano essere protagonisti del futuro dell’Europa”.

 

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In Primo Piano

Docenti picchiati, l’antidoto è il ritorno al rispetto dei ruoli

Indigna l’aggressione al docente di musica Sergio Orlandi che, dopo le botte di un alunno, ha detto: “Voglio tornare dai miei ragazzi”

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Ai giorni nostri diventa un’impresa ardua e faticosa educare i ragazzi nell’ambiente scolastico. I giovani spesso non accettano un semplice richiamo o un voto basso da parte dei docenti. Una percentuale di ragazzi si fa forza perché appoggiata incondizionatamente dai propri genitori per screditare e sminuire il ruolo dell’insegnante. Tutto ciò sta guastando la società in cui viviamo ed è difficile si possa ritornare ai saggi tempi di una volta.

La notizia di qualche settimana fa relativa a un docente di musica, il sessantenne Sergio Orlandi, all’uscita da un suo personale concerto jazz, viene preso a sberle da un suo allievo spalleggiato da un complice, è deplorevole. Questo episodio ci consegna un quadro complesso e assai drammatico. Dov’è finito il concetto di educazione e dov’è la fiducia dei genitori nei confronti del docente? Siamo al paradosso: un tempo i figli venivano rimproverati quando portavano a casa voti bassi, oggi per gli stessi giudizi insufficienti vengono additati gli insegnati e spesse volte minacciati.

Sino ad un certo momento, i genitori erano soliti rimproverare i comportamenti scorretti dei loro figli per educare e correggere gli atteggiamenti biasimabili e sbagliati. La complicità che, oggi, spesso e senza alcuna logica motivata, si assume verso il proprio figlio, non fa altro che danneggiare il rapporto e screditare quello fra studente e docente. La regola che non va mai persa di vista consta di due punti: intrattenere un assiduo confronto sia con il figlio che con l’insegnante, in modo tale che si possano tenere in conto gli atteggiamenti dell’uno e dell’altro; evitare di diventare amici dei figli, perché essi sicuramente tenteranno di prevaricare i genitori.

Nessuno di noi è cresciuto frustrato o sovversivo solo perché veniva richiamato dall’educatore e risulta abbastanza ridicolo da parte di padri e madri non punire i figli. Invece, è quello che bisogna fare prima di tutto: se è necessario e se si amano i propri figli, occorre ammonirli quando sbagliano. Solo se si riacquista la dovuta autorità e il rispetto fra i ruoli, in questo caso genitori, educatori e figli, si potrà ritornare ad un certo equilibrio fra i soggetti interessati. Un fatto che ci fa riflettere della vicenda triste è la risposta del professore malcapitato: non vedo l’ora di ritornare dai miei ragazzi. Ecco, Presidente Sergio Mattarella, perché non pensa a conferire un idoneo riconoscimento al professore Sergio Orlandi come esempio che inorgoglisce questo nostro Bel Paese?

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