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Cronaca

Paternò, il sindaco Naso vara la giunta con tre nuovi assessori “tecnici”

Si tratta di Salvo Messina, commercialista, dell’avvocato Pippo Torrisi gia sindaco paternese, e dell’insegnante Francesca Coluccio, i quali si vanno ad aggiungere ai confermati Lo Faro, Ciccia, Caruso

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da sx Giusppe Torrisi, Nino Asero, Salvatore Messina e Francesca Coluccio

A Paternò è stata presentata oggi pomeriggio all’interno della biblioteca comunale di Via Monastero la nuova giunta comunale guidata da Nino Naso. Si tratta di  Salvo Messina, Pippo Torrisi e Francesca Coluccio. Salvo Messina, commercialista, in passato è stato un componente del collegio dei revisori dei conti  durante la seconda sindaca tura di Pippo Failla e nella sindacatura di Mauro Mangano.  Pippo Torrisi  avvocato è già stato sindaco di Paternò tra il ‘91 e il ‘92 ed è stato assessore nella seconda giunta  guidata da Failla. Francesca Coluccio invece è un insegnante e giornalista; in questi anni è stata promotrice di iniziative con finalità benefiche e solidali.

Prima della nomina della nuova giunta la città di Paternò si è ritrovata con un governo a “ranghi ridotti” viste le dimissioni da assessori, in queste settimane, di Patrizia Virgillito e Giuseppe Castelli i quali hanno fatto un passo indietro per via dei contrasti maturati tra il sindaco Naso e la corrente sammartiniana della maggioranza; ed ancora le recenti dimissioni di Salvatore Comis il quale ha rimesso l’incarico perchè indagato, assieme al sindaco Nino Naso e l’ex assessore Pietro Cirino nell’operazione Athena per scambio elettorale politico- mafioso. Messina e Torrisi hanno giurato questo pomeriggio; assente la Coluccio in quanto in malattia. Presterà giuramento nei prossimi giorni.  Confermati, invece, nel ruolo di assessori Carmelo Ciccia, Andrea Lo Faro e Giovanbattista Caruso.

Presenti il presidente del consiglio comunale di Paternò, Marco Tripoli e i consiglieri comunali. “Ai neo assessori – dice il sindaco Nino Naso – rivolgo i miei migliori auguri per l’importante lavoro che li attende, sono fiducioso che l’esperienza e la dedizione di questi tre nuovi membri della mia giunta contribuiranno al bene comune della nostra Città e dei suoi cittadini”.  Il sindaco Naso ha provveduto anche alla ridistribuzione delle deleghe assessorali.

Francesca Coluccio – Assessore con deleghe a: pubblica istruzione, servizi demografici ed elettorali, pari opportunità, rapporti con il mondo dell’associazionismo, randagismo;

Giuseppe Torrisi – Assessore con deleghe a: legalità, trasparenza, contenzioso, affari generali, personale, ecologia ed ambiente, rapporti con il consiglio comunale;

Salvatore Messina- Assessore con deleghe a: bilancio, programmazione, tributi, patrimonio, attività produttive, politiche agricole ed imprenditoriali;

Andrea Lo Faro – Assessore con deleghe a: manutenzione, servizi cimiteriali, verde pubblico, pubblica illuminazione, C.E.D., sport e politiche giovanili;

Giovanbattista Caruso – Assessore con deleghe a: servizi sociali, sanità, cultura, turismo e spettacolo;

Carmelo Ciccia – Assessore con deleghe a: urbanistica, piano regolatore generale, protezione civile, polizia municipale e viabilità.

E sulla nomina della nuova giunta comunale è intervenuto il circolo Partito Democratico di Paternò con un comunicato stampa : “ È passata una settimana dalla notizia che ha scosso la nostra città. Vi è in corso un’indagine delicatissima sui rapporti inquietanti tra mafia e politica. Un ex assessore è stato arrestato, il Sindaco e un altro assessore, dimessosi a seguito delle indagini, sono indagati- si legge nelle nota stampa- . Pende, sulla testa della nostra comunità, la decisione del tribunale del riesame, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta del Pubblico ministero circa l’arresto del primo cittadino e dell’ex assessore Comis. In questo quadro desolante, nessuna voce si è levata dalle istituzioni, soprattutto dal consiglio comunale, in cui risiede la cosiddetta opposizione, e il sindaco -anziché dimettersi-cosa fa? Come se niente fosse accaduto, nomina una nuova giunta- dicono  i Dem paternesi- In un contesto simile, il gesto del sindaco, ci sembra avventato. In un momento in cui la Città attende  preoccupata delle risposte, si pensa solo ad occupare poltrone, e chi accetta dice di farlo per il bene della città stessa. Il che, nelle condizioni date, ci sembra paradossale. Noi seguiremo con attenzione tutti gli sviluppi giudiziari e all’ occorrenza non rimarremo in silenzio, insieme alla Città, per avere chiarezza su ogni aspetto della vicenda che attanaglia Paternò” si chiude cosi la nota stampa del circolo PD.

Intervento anche del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia e dei 9 consiglieri comunali che fanno parte del partito di Giorgia Meloni: “ La conferenza stampa di oggi in cui si annunciano nuovi  ingressi nella giunta guidata da Naso certifica che non si è capita la gravità della situazione che ha investito Paternó. Non possiamo girarci dall’altra parte o rimanere in silenzio dinnanzi a questa superficialità- si legge in una nota stampa-  Si parla di un’inchiesta dove vengono contestati reati di MAFIA che Fratelli d’Italia condanna senza alcun indugio. Non faremo sciacallaggio politico ma invochiamo sommessamente l’amministrazione ad avere un senso di pudore, dignità, razionalità e responsabilità e riflettere concretamente al danno d’immagine che si sta continuando a fare a scapito dei cittadini tutti.

Cronaca

Catania, operazione antimafia “Naumachia”, 38 indagati

Si tratta di presunti appartenenti al clan “Santapaola-Ercolano” e sono accusati di associazione mafiosa, detenzione droga, porto e cessione di armi comuni e da guerra, ricettazione ed estorsione

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Oltre 200 carabinieri del comando provinciale di Catania, con il supporto dei Reparti specializzati dell’Arma- tra cui lo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia” e il 12^ Nucleo Elicotteri- hanno dato vita all’operazione “Nauamachia”, dando esecuzione  a un’ordinanza applicativa di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 38 soggetti.

Quest’ultimi, ritenuti appartenenti al sodalizio mafioso dei “Santapaola-Ercolano”, storicamente radicato nel territorio catanese, sono accusati  a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione, porto e cessione di armi comuni e da guerra, ricettazione ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso.

L’operazione ha interessato, contemporaneamente, oltre che il capoluogo etneo, anche le province di Siracusa, Enna, Asti, Agrigento, Caltanissetta, Napoli, Pavia e Palermo.

 

 

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Cronaca

Biancavilla, “Villaggio della legalità” dell Polizia tra i giovani dell’oratorio “Don Pino Puglisi”

I poliziotti della Questura di Catania hanno incontrato i ragazzi della realtà giovanile della basilica “Maria SS. dell’Elemosina” per un momento di festa e di speciale condivisione all’insegna della legalità. Presente il Questore Giuseppe Bellassai

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Ha riscosso un grande successo il villaggio della legalità della Polizia di Stato tra i giovani dell’Oratorio “Don Pino Puglisi” di Biancavilla. Ieri pomeriggio, i poliziotti della Questura di Catania hanno incontrato i ragazzi della realtà giovanile della basilica “Maria SS. dell’Elemosina” per un momento di festa e di speciale condivisione all’insegna della legalità. L’iniziativa rientra tra le attività di prossimità portate avanti dalla Polizia di Catania in tutto il territorio provinciale, ma l’appuntamento di ieri si è arricchito della significativa presenza del Questore, Giuseppe Bellassai, che si è confrontato direttamente con i ragazzi.

Nel suo messaggio, Bellassai ha invitato i ragazzi a “stare sempre al fianco delle forze di Polizia e di collaborare con le Istituzioni, facendo la vostra parte di cittadini onesti e responsabili. La Polizia di Stato è al vostro fianco, sempre e in qualunque circostanza. Non abbiate timore di segnalare ai poliziotti casi di bullismo e situazioni che vi preoccupano, insieme riusciremo a trovare le giuste soluzioni. Del resto, una società più giusta si costruisce con la partecipazione di tutti, a cominciare dal vostro impegno in famiglia, in classe, in oratorio”. Particolarmente soddisfatto della presenza della Polizia tra i giovani della sua parrocchia, il prevosto don Agrippino Salerno che, insieme al responsabile dell’Oratorio, Giuseppe Sant’Elena, ha ricordato come “il lavoro prezioso delle poliziotte e dei poliziotti è simile a quello svolto dai genitori: questi ultimi si impegnano per far crescere la propria famiglia, i poliziotti si impegnano per la società”.

In vista dell’incontro con i poliziotti, i ragazzi hanno riflettuto insieme ai loro animatori sul concetto di legalità in diversi laboratori in cui sono stati presi a modello alcuni esempi di vita come i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario Livatino, Rita Atria, don Pino Puglisi.

L’iniziativa, coordinata dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, si è svolta nel cortile del Piccolo Seminario di via san Placido dove i poliziotti hanno allestito un vero e proprio “villaggio della legalità” per far conoscere ai più giovani le diverse articolazioni della Polizia impegnate, quotidianamente, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini nell’intero territorio provinciale.

Dopo l’Inno nazionale, al Questore Bellassai e al Dirigente del Commissariato di Adrano, Vincenzo Sangiorgio, gli animatori dell’Oratorio, a nome di tutti, hanno consegnato una targa in ricordo della giornata.

Il villaggio della legalità ha poi preso forma con i ragazzi che hanno avuto modo di conoscere direttamente le diverse articolazioni e specialità della Polizia.

In particolare, la Polizia Scientifica ha spiegato le tecniche investigative in una ipotetica scena del crimine, effettuando anche la dimostrazione pratica della rilevazione delle impronte digitali; la Polizia Stradale ha realizzato un coinvolgente percorso formativo per simulare, attraverso particolari occhiali che alterano la realtà deformandola, la guida sotto l’effetto di alcool in modo da riportare ai propri familiari il messaggio di non guidare dopo aver bevuto.

Gli agenti del Commissariato di Adrano hanno fatto conoscere le auto di servizio e la strumentazione tecnica e tecnologica che viene utilizzata nell’attività di controllo del territorio. I bambini sono saliti a bordo dell’auto per una foto ricordo, chiedendo agli agenti di attivare il lampeggiante e la sirena per vivere la sensazione di essere poliziotto per qualche minuto.

A catturare l’attenzione dei ragazzi sono stati “Orso”, il cane-poliziotto antiesplosivo dal fiuto infallibile, e i cavalli dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, impiegati per il controllo istituzionale di giardini pubblici, parchi e spiagge.

 

 

 

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