Connect with us

In Primo Piano

Paterno’, IPAB in fin di vita?

La Casa di cura “Salvatore Bellia” rischia di affondare per debiti pregressi. Partito il conto alla rovescia per reperire i fondi necessari.

Pubblicato

il

La casa di ospitalità “Salvatore Bellia” sembra essere  giunta al capolinea. Mancanza di fondi per fronteggiare le spese ordinarie e per colmare il debito pregresso da cui è gravata.

Si tratta di una vera emergenza di ordine sociale ed economico. Si pensi allo stress cui verrebbero sottoposti gli ospiti, spesso non autosufficienti, che attualmente vi risiedono: verrebbero a perdere l’attuale sistemazione, con grave danno per le famiglie di provenienza. L’eventuale chiusura della Casa costituirebbe un danno economico anche per gli  operatori che attualmente vi lavorano e che ad oggi sono rimasti solo in 8 dei 20 che erano.

Considerato che gli ospiti all’interno della struttura ammontano attualmente a 40 anziani, il contraccolpo non sarebbe indolore per la collettività.

Si tratta di un’urgenza per fronteggiare le spese necessarie a tenere in vita l’IPAB, per provvedere agli stipendi degli operatori e per affrontare il debito con l’Agenzia delle Entrate. Urgenze che ha ben presenti l’attuale commissario straordinario, Giovanni Rovito, che gestisce la struttura dal 2017 e che, afferma, di aver in questo tempo cercato di affrontare le varie pendenze trovate, cercando in particolare di garantire uno stipendio agli operatori.

Perciò ha chiesto al presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, di reperire, in sede di variazione di bilancio, o le somme necessarie per coprire, in un unica soluzione, l’intero debito nei confronti della Agenzia delle Entrate, 2,5 mln, oppure la somma necessaria a coprire le rate di una rateizzazione decennale concessa dall’Ente Riscossione, in tal caso si dovrà fronteggiare una spesa pari a 360 mila euro l’anno.

Il commissario ha inoltre chiesto al sindaco di Paterno’ un contributo di 10.000 euro al mese da parte del distretto sanitario.

Interrogato sulla possibile soluzione della vicenda, Rovito si dichiara fiducioso, considerata l’ampia disponibilità già dimostrata dall’on Galvagno nei confronti del problema “Salvatore Bellia”.

A luglio, dunque, le discussioni, che si spera, porteranno alla concessione della mini-finanziaria che permetterebbe di tenere in vita un punto di riferimento socio-sanitario per il comprensorio Paterno’-Belpasso-Ragalna.

Lo scorso mercoledì, il Commissario ha già anticipato ad anziani e alle loro famiglie, nonché agli operatori presenti in struttura che, se non si troverà la necessaria liquidità entro luglio, l’attività dell’IPAB chiude e gli ospiti che attualmente sono accolti nella struttura saranno riconsegnati alle famiglie di provenienza. Sarebbe un bel guaio.

Cronaca

Catania, arrestati tre giovani dai carabinieri, accusati di tortura

Avrebbero legato ad una sedia una persona, coinvolta forse nel traffico di stupefacenti, e percossa con un frustino ed a mani nude, costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga

Pubblicato

il

Arrestati dai carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa tre uomini rispettivamente di 25, 36 e 22 anni, in quanto sono accusati, in concorso tra loro, di tortura. Le indagini sono iniziate nei primi giorni dello scorso mese di giugno, dopo aver ricevuto delle “attendibili informazioni riservate”.

L’attenzione dei militari si è concentrata nel quartiere Villaggio Sant’Agata, area urbana in cui da anni si volge spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, grazie al sequestro dello smartphone in uso al 25enne, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altro procedimento, sono state acquisite, “previa estrazione forense dei dati in modalità full file system”, registrazioni video di atti di violenza risalenti al 29 maggio 2025 e “recuperati altri frame rappresentativi del contesto della condotta delittuosa”.

Dalle indagini è emerso che i  tre indagati avrebbero preso parte, con diversi ruoli, ad una  brutale aggressione avvenuta all’interno di una stalla abusiva, in danno di una vittima, a sua volta coinvolta nel traffico di stupefacenti, che sarebbe stata legata a una sedia e poi  percossa con un frustino ed a  mani nude ed al contempo costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga.

I tre giovani, “in forza della loro personalità e del concreto rischio di reiterazione di reati della medesima specie” sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza .

 

Continua a leggere

In Primo Piano

S.M. Di Licodia, incidente autonomo in via Vittorio Emanuele

Sul posto i Carabinieri e i soccorritori

Pubblicato

il

Un incidente autonomo si è registrato intorno alle 2:40 di questa notte in Via Vittorio Emanuele e S.M. Di Licodia. Un’auto con alla guida una donna ha impattato per cause non note con diverse auto che si trovavano in sosta. Sul posto è inizialmente intervenuta un’ambulanza di Eccedenza della Misericordia di Santa Maria di Licodia supportata poi da una medicalizzata del 118. La donna, trasportata in codice giallo al Pronto Soccorso di Paternò avrebbe riportato una frattura ad un arto superiore ed un trauma facciale. A procedere con i rilievi i Carabinieri della stazione di Ragalna.

Continua a leggere

Trending