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Cronaca

Paternò, la consigliera laica Rosanna Natoli sospesa dal Consiglio Superiore della Magistratura

L’avvocato paternese è accusata di aver rivelato, nel corso di un incontro, alla magistrata Maria Fascetto Sivillo, condannata dal tribunale di Messina e sottoposta a procedimenti disciplinari e penali gli atti dell’inchiesta che la riguardavano

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Con 22 voti a favore della sospensione, sei voti contrari e due schede bianche, il plenum del Consiglio superiore della Magistratura ha votato per la sospensione della consigliera laica in quota Fratelli d’Italia Rosanna Natoli. Quest’ultima è accusata di aver rivelato, nel corso di un incontro avvenuto nel novembre dello scorso anno gli atti dell’inchiesta alla magistrata Maria Fascetto Sivillo, condannata dal tribunale di Messina sottoposta a procedimenti disciplinari e penali .

“Contro di me c’è stata una campagna di fango messa in atto da una parte della stampa che mi ha definita amica di un uomo: il presidente del Senato Ignazio La Russa è amico di più di mille persone a Paternò e io in quel paese- ha detto la Natoli nel suo intervento al plenum prima del voto che ne ha decretato la sospensione- ci sono solo nata perché c’è l’ospedale ma abito da un’altra parte . Se il plenum voterà per la mia sospensione tornerò a fare la nonna, ho un nipote e me ne sta arrivando un altro a dicembre”.

La consigliera Natoli ha specificato che non si dimetterà  dal CSM e non “accetto processi sommari. Nessun atto di indagine è stato compiuto dalla Procura di Roma e non può una perizia di parte, per di più non giurata, e depositata da una parte che ha numerosi procedimenti penali e disciplinari” avere valore di prova in quanto “è un atto che non ha alcun valore probatorio. La mia sospensione avalla un pericoloso precedente: basta che una procura formuli una iscrizione e si chiede la sospensione di un consigliere del Csm” ha concluso Rosanna Natoli.

Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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