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Paternò, la “Misericordia” apre lo Sportello di Supporto di base digitale

Il supporto offerto comprende: utilizzo di piattaforme di messaggistica (es. WhatsApp); invio e ricezione di email; invio di PEC (Posta Elettronica Certificata); compilazione di moduli online; stampa e gestione di documenti digitali.

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Nel corso di quest’anno, molte persone si sono rivolte alla nostra sede chiedendo aiuto per svolgere semplici attività digitali: dai numerosi giovani che ci hanno chiesto supporto nella compilazione di candidature online, fino a chi ha avuto bisogno di assistenza per inviare un’email o una PEC, stampare un documento, o mandare una foto ai propri familiari”.

A dirlo il Governatore della Misericordia di Paternò, Luigi Aiello. “Insieme ai ragazzi del gruppo Gemme – i giovani della Misericordia – abbiamo deciso di aprire uno spazio dedicato a questo tipo di supporto”.

Nasce così lo sportello di supporto digitale, pensato per offrire assistenza di base nell’uso delle tecnologie digitali, rivolto a tutte le persone che necessitano di un piccolo aiuto per affrontare pratiche ormai quotidiane. Il servizio è aperto a tutte le fasce d’età, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione digitale e facilitare l’accesso a strumenti ormai indispensabili. Il supporto offerto comprende: utilizzo di piattaforme di messaggistica (es. WhatsApp); invio e ricezione di email; invio di PEC (Posta Elettronica Certificata); compilazione di moduli online; stampa e gestione di documenti digitali.

Lo sportello è attivo su prenotazione, chiamando o inviando un messaggio WhatsApp al numero 095 85 8306, ogni martedì dalle 18:00 alle 19:30, presso la sede della Misericordia di Paternò, in via Alcide De Gasperi 32.

“Con questa iniziativa, la Misericordia di Paternò, in collaborazione con i suoi giovani volontari, rinnova il proprio impegno al fianco della comunità, estendendo il proprio aiuto anche al campo del supporto sociale e digitale” dice il governatore Luigi Aiello.

 

Cronaca

Catania, controllati 120 contatori di uno stabile a Librino, scoperti 62 allacci abusivi

Oltre a rubare l’energia, gli allacci abusivi hanno rappresentato un pericolo per gli stessi inquilini dell’abitazione, nonché per il resto dei nuclei familiari dello stabile, se si considera che con la manomissione dei contatori sono stati disabilitati i sistemi di sicurezza

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Una maxi operazione di controllo del territorio è stata coordinata dalla Polizia di Stato, , nel quartiere di Librino per contrastare fenomeni di illegalità diffusa. L’attenzione dei poliziotti si è concentrata su un condominio di viale Moncada, suddiviso in due blocchi, dove sono stati passati al setaccio i 120 contatori dei relativi appartamenti, riscontrando in oltre la metà evidenti anomalie al punto da far configurare casi di furto di energia elettrica.

Nel vano contatori, infatti, sono stati trovati un groviglio di cavi e interruttori differenziali, evidentemente utilizzati per bypassare i contatori e creare allacci diretti alla rete elettrica.  Quanto accertato dai poliziotti ha poi trovato riscontro grazie alle verifiche tecniche effettuate scrupolosamente dagli operatori della ditta di distribuzione dell’energia, che hanno confermato 62 casi di manomissione dei contatori.

Immediatamente, sono scattati gli accertamenti per risalire ai titolari delle singole utenze in modo da compiere i necessari approfondimenti e gli adempimenti previsti dalla legge. Per loro, sono scattate le denunce all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.

Nello specifico, i titolari delle utenze sospette si sono riforniti di energia, senza alcun esborso di denaro per il servizio, allacciandosi alla rete elettrica in modo abusivo ed illecito. In questo modo, sono stati alimentati i singoli appartamenti, fornendo energia ad elettrodomestici e condizionatori ad alto assorbimento energetico, abbattendo del tutto i costi dei consumi e provocando un considerevole danno economico ancora in via di definizione.

Oltre a rubare l’energia, la presenza dei 62 allacci abusivi alla rete elettrica ha rappresentato un oggettivo pericolo per gli stessi inquilini dell’abitazione, nonché per il resto dei nuclei familiari dello stabile, se si considera che con la manomissione dei contatori sono stati disabilitati i sistemi di sicurezza, rendendo concreto il rischio di incappare in corto circuiti e incendi. Per questa ragione, una volta completati tutti gli accertamenti tecnici, sono state ripristinate le condizioni di sicurezza.

I poliziotti e gli agenti del settore “Viabilità” della Polizia Locale hanno effettuato ulteriori controlli lungo viale Moncada con l’obiettivo, in questo caso, di verificare l’osservanza delle regole della circolazione stradale, a tutela della sicurezza dei diversi utenti della strada, a cominciare dai pedoni. Durante i posti di controlli, fissi e dinamici, sono state rilevate numerose infrazioni al Codice della Strada.

A diversi automobilisti e motociclisti indisciplinati è stato intimato l’alt per effettuare appositi accertamenti. Complessivamente, sono state identificate 120 persone, controllati 55 veicoli ed elevati 13 verbali per significative violazioni alla normativa vigente.

In particolare, sono state contestate tre sanzioni per assenza di copertura assicurativa con il sequestro dei mezzi, tre per la mancanza di revisione periodica con la sospensione dalla circolazione dei veicoli, quattro per il mancato utilizzo del casco protettivo, nonché una violazione per mancata esibizione dei documenti e due per guida senza patente.

 

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Cronaca

Acireale, controllo Guardia Costiera, distrutte 3 tonnellate di pescato scaduto

Gli “Ispettori pesca” della Capitaneria di porto hanno rinvenuto anche circa 500 Kg. di prodotti ittici congelati privi della necessaria etichettatura idonea ad identificare il prodotto e tracciarne la provenienza. Il grossista è stato sanzionato con un verbale di 2.166 euro

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Prosegue il controllo sulla filiera della pesca a cura della Guardia costiera etnea finalizzata sia a tutelare i cittadini che a difendere gli operatori di settore che esercitano nella legalità il commercio di prodotti ittici sicuri e garantiti.

L’attività, coordinata dal Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Direzione Marittima della Sicilia orientale si aggiunge a quella svolta nei giorni scorsi alla Fiera di Catania, ha portato al sequestro di oltre 3 tonnellate di prodotti ittici di varie specie, destinate alla vendita locale che riportavano l’indicazione del termine minimo di conservazione scaduto.

Gli “Ispettori pesca” della Capitaneria di porto – Guardia costiera, all’atto del controllo hanno rinvenuto anche circa 500 Kg. di prodotti ittici congelati privi della necessaria etichettatura idonea ad identificare il prodotto e tracciarne la provenienza. Il grossista è stato sanzionato con un verbale di 2.166 euro per la violazione sulla normativa della pesca e per la conservazione dei prodotti ittici.

A seguito di accertamento sanitario da parte dei medici veterinari della Azienda Sanitaria di Acireale che lo ha dichiarato non idoneo al consumo umano, tutto il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e successivamente avviato alla distruzione a carico del trasgressore.

L’attività di controllo e monitoraggio della filiera della pesca marittima a cura della Guardia costiera etnea continuerà senza sosta, non solo per tutelare il consumatore finale ma anche a difesa degli operatori di settore che esercitano nella legalità la propria impresa di pesca garanzia della conservazione e dello sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

 

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