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Cronaca

Paternò, l’addio a Gabriele Longo

I funerali sono stati celebrati questa mattina, nella Chiesa dello Spirito Santo da don Salvatore Alì

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È il giorno del silenzio e dell’immane dolore, il giorno del lutto cittadino, il giorno dell’addio a Gabriele Longo.

Centinaia di persone, questa mattina, hanno voluto tributare tutto il loro affetto a lui e ai suoi genitori, Antonello e Alfina, partecipando ai funerali, celebrati nella Chiesa dello Spirito Santo.

Una chiesa gremita soprattutto di giovani. In testa gli scout, i colleghi del servizio di vigilanza Mondialpol, i compagni di scuola del Liceo Fermi, i tanti amici che hanno avuto la fortuna di incontrare Gabriele nel corso della sua breve vita.

C’è ancora incredulità per quanto accaduto, per questa vita fermatasi a 24 anni a causa di un incidente stradale dalla dinamica non ancora chiara.

Gabriele, alle 6 di venerdì della scorsa settimana aveva appena concluso il suo turno di lavoro come guardia giurata al Policlinico di Catania e stava tornando a casa. Salito sulla sua moto è riuscito a compiere solo poche centinaia di metri, quando in via S.Sofia, davanti il Policlinico, ha perso il controllo della due ruote ed è morto.

Intense le parole di don Salvatore Alì, nella sua omelia ricordando come Gesù in punto di morte, da umano e provato dalla sofferenza disse “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato; per poi aggiungere, “nelle tue mani rimetto il mio spirito”.

«È questa la realtà del cristiano, sentirsi smarrito davanti alla volontà di Dio che spesso non comprende ma nello stesso tempo rimanere fedeli al Signore e alle sue promesse. La fede può tutto, soprattutto nei momenti più difficili che la vita, puntualmente, ci presenta.»

La vita di Cristo portata ad esempio, quel Cristo del quale si celebra la passione in attesa della Pasqua.

Don Salvatore si è poi rivolto ai genitori di Gabriele, chiedendogli di continuare ad amare la vita.

Conclusa la Messa l’ultimo abbraccio per Gabriele dai suoi genitori, i suoi parenti, i suoi tanti amici. Le lacrime che scorrono in tutti i volti, per una morte che lascia un grande vuoto. Ciao Gabriele!

Cronaca

Giarre, Ispettori del lavoro scoprono lavoratori in nero in cantiere

Sanzioni salate per l’azienda, compresa la sospensione del cantiere

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Nei giorni scorsi, gli Ispettori INL del Contingente Sicilia hanno effettuato a Giarre un accesso in un cantiere edile. La verifica ha consentito di accertare che tutti e 3 i lavoratori presenti erano in nero. Essendo stata superata la soglia del 10% di irregolari, è stata imposta la sospensione dei lavori. Nel corso dell’accertamento è stata altresì appurata la mancata effettuazione della visita medica dei lavoratori. Gli ispettori hanno irrogato sanzioni amministrative di sospensione per 2.500 euro, oltre alla maxi-sanzione fino ad un massimo di 14.200 euro, alle quali si aggiungono le sanzioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, fino ad un massimo di 5.695,36 euro.

 

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Cronaca

San Cono, banda dell’escavatore in azione, sradicato ATM con circa 40 mila euro

Furto nella notte tra sabato e domenica ai danni della Banca Di Credito Cooperativo Dei Castelli E Degli Iblei sita lungo Viale Don Luigi Sturzo 

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E sono nove. Si tratta dei colpi, complessivamente messi a segno negli ultimi due mesi, dalla banda dell’escavatore con l’utilizzo del mezzo cingolato per sradicare il bancomat dalla banca e portarlo via. L’ultimo colpo in ordine di tempo nella notte tra sabato e domenica a San Cono, un piccolo comune del calatino, ai danni della Banca Di Credito Cooperativo Dei Castelli E Degli Iblei sita lungo Viale Don Luigi Sturzo.

Un commando composto da diversi banditi, almeno 8 che hanno agito col volto travisato e con le mani coperte probabilmente da guanti, ha assaltato, notte tempo, l’istituto di credito. I banditi, giunti sul posto con diversi mezzi, hanno utilizzato un mini escavatore, di probabile provenienza furtiva, per “prelevare” il bancomat dalla banca dopo averlo sradicato dalla parete. Messo a segno il colpo i banditi, dopo aver caricato ATM su un furgone, hanno tagliato la corda a bordo di due autovetture, facendo perdere le proprie tracce.

I malviventi hanno lasciato sul posto il mini escavatore e l’autocarro su cui è stato trasportato il mezzo cingolato. L’operazione è durata pochi minuti. Scattato l’allarme sul posto si sono dirette i carabinieri della compagnia di Caltagirone. Sul posto è stato eseguito anche un sopralluogo da parte del personale delle Sezioni investigazioni scientifiche del comando provinciale etneo. Al vaglio degli inquirenti le immagini di video sorveglianza della zona. Il bottino si aggirerebbe sui 40 mila euro.

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