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Cultura

Paternò, l’addio alla littorina della FCE, una riflessione sul suo ruolo nel territorio etneo

Per oltre cento anni, intere generazioni di affezionati pendolari hanno utilizzato questo mezzo pubblico per recarsi al lavoro o a scuola, nel capoluogo etneo e viceversa. Ora il locomotore viene mandato in pensione.

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foto dal Web "Liveunisersity"

L’addio alla littorina  per dare spazio alla nuova metropolitana da spazio a delle riflessioni sul ruolo che il trenino della FCE ha avuto per il territorio etneo. Sabato scorso abbiamo registrato l’ultimo fischio della littorina che ha segnato cosi il termine del suo ultimo viaggio, dalla stazione Borgo di Catania a Paternò. Per oltre cento anni, intere generazioni di affezionati pendolari hanno utilizzato questo mezzo pubblico per recarsi al lavoro o a scuola, nel capoluogo etneo e viceversa. Ora il locomotore viene mandato in pensione; per anni ha attraversato la terra nera dell’Etna, spinto da un motore diesel in tutte le stagioni dell’anno, su quelle strette rotaie.

L’arrivo della metropolitana renderà quella vecchia tratta solo un ricordo, o forse un giorno diventerà la preferita dai turisti. Quanti ricordi su quei angusti sedili, freddi in inverno e roventi in estate! Suggestiva la visione dell’Etna, visibile da qualsiasi posizione.

Il territorio di Paternò è attraversato da due linee ferroviarie: la vecchia ferrovia dello Stato a sistema ordinario e la Circumetnea. Entrambe sono il frutto di conquiste nei tempi andati. La ferrovia dello Stato che da Motta Sant’Anastasia arrivava a Paternò per proseguire a Schettino, stazione intermedia per Mandarano, Regalbuto e Nicosia. Ferrovia progettata nell’immediata Unità d’Italia. Era “L’idea di saldare la Valle del Simeto e la Valle del Salso con una linea ferroviaria secondaria nata nel 1879, quando l’Ufficio tecnico provinciale di Catania aveva presentato il progetto al Ministero dei lavori pubblici. Il progetto venne approvato nel 1885 con un decreto del 21 marzo. Le risorse furono trovate nel 1908, quando il Consiglio Superiore dei LLPP ne modifico il progetto; che a sua volta fu ancora una volta modificato. Il progetto modificato aveva eliminato la diramazione da Paternò sulla Circumetnea e definitivamente approvato nel 1921”. Lavori iniziati nella primavera del 1925. La ferrovia statale dunque sarebbe servita per il trasporto merci, mentre la Circumetnea serviva per il movimento passeggeri e il collegamento con il capoluogo. Il ritorno della storia. Come ad inizio del secolo breve, le infrastrutture ferrovia, ponti sui fiumi e ecc.. servirono per alleviare la fame. Anche in questo nuovo millennio Metropolitana, raddoppio della ferrovia sembrano essere la panacea per il lavoro che al sud non c’è.

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