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Cronaca

Paternò, operazione “Pupi di pezza”, confiscati beni a imprenditore paternese

Il provvedimento comprende la confisca di 2 fabbricati e 4 terreni agricoli per un valore complessivo di oltre 410.000 euro intestati all’imprenditore

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione  alla sentenza del Tribunale Etneo, divenuta definitiva, con cui è stata disposta la confisca di beni immobili nei confronti dell’amministratore unico di una società di Paternò, esercente l’attività di “coltivazioni di fiori e piante ornamentali”, fallita nel luglio 2018.

L’amministratore era stato condannato a 2 anni di reclusione per i reati di bancarotta documentale e fraudolenta nonché di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Il provvedimento si collega all’operazione “PUPI DI PEZZA”, condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania – Gruppo Tutela Economia, che ha consentito di disvelare l’esistenza di un sistema fraudolento attraverso cui il responsabile, anche in concorso con altri, aveva eluso il pagamento di ingenti debiti erariali e, al contempo, causato e aggravato il dissesto della società, poi fallita.

Con la recente esecuzione del provvedimento giudiziario, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria etneo hanno sottoposto a confisca n. 2 fabbricati e n. 4 terreni agricoli per un valore complessivo di oltre 410.000 euro intestati al condannato, il quale è stato raggiunto anche dalla pena accessoria del divieto di esercitare un’impresa commerciale e di ricoprire uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di due anni.

 

Cronaca

Catania, arrestato uno straniero per tentato furto, trovato dentro cantiere edile

A sventare il tutto l’azione dei carabinieri, allertati dal responsabile della sicurezza del cantiere

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I carabinieri del nucleo radiomobile di Catania sono intervenuti in via Zurria, presso un grande cantiere edile, a seguito della segnalazione ad opera del responsabile della sicurezza, il quale aveva notato dalle telecamere piazzate nei pressi del cantiere la presenza di un individuo intento a forzare una finestra con un oggetto metallico.

Giunti sul posto i militari hanno effettuato una accurata ricerca rintracciando una persona nascosta all’interno di un vano ascensore, nel tentativo di sottrarsi al controllo. Il soggetto, un 59enne di origini Nord Africane senza fissa dimora, è stato immediatamente bloccato e messo in sicurezza; sottoposto quindi a perquisizione, è stato trovato in possesso di una torcia elettrica nascosta nelle tasche della tuta che indossava. Scattate le indagini i carabinieri hanno verificato che una delle finestre dell’edificio era aperta e visibilmente danneggiata.

Poco distante, tra calcinacci e materiali abbandonati, è stata rinvenuta un’asta da ponteggio, oggetto che è risultato perfettamente corrispondente a quello ripreso dalle immagini di videosorveglianza e perfettamente compatibile con i segni di scasso sulla finestra. Gli accertamenti hanno quindi confermato i sospetti: l’attrezzo è stato sottoposto a sequestro penale in quanto ritenuto strumento di effrazione.

Grazie al tempestivo intervento delle pattuglie il ladro non ha avuto il tempo di rubare nulla: la sua azione è stata infatti interrotta prima che potesse mettere le mani su qualsiasi tipo di materiale presente in quel posto.  L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha convalidato il provvedimento.

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Cronaca

Paternò, ennesimo parcometro vandalizzato nella notte

Continuano le azioni vandaliche da parte di ignoti, ai danni delle colonnine di sosta

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Non si placa l’ondata di vandalismi che sta mettendo a dura prova il sistema di parcheggi a pagamento della città. La notte scorsa, ignoti hanno preso di mira un parcometro situato in via Emanuele Bellia, distruggendolo completamente e compromettendone il funzionamento. L’episodio rappresenta l’ultimo di una serie di atti vandalici che negli ultimi giorni hanno interessato diverse zone del centro cittadino, creando non pochi disagi per automobilisti e commercianti della zona. Un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo nelle investigazioni è rappresentato dalle telecamere di videosorveglianza di un istituto bancario presente nelle immediate vicinanze del luogo dell’episodio. Le immagini, se disponibili, potrebbero fornire elementi fondamentali per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare gli autori del danneggiamento.

Quello di via Bellia non è purtroppo un caso isolato. Negli ultimi giorni, la città di Paternò ha registrato una preoccupante escalation di vandalismi ai danni dei parcometri per il pagamento della sosta. Altre colonnine erano state infatti prese di mira in via Roma e nel parcheggio antistante l’ospedale Santissimo Salvatore. La sistematicità di questi episodi sta destando crescente preoccupazione tra l’amministrazione comunale e i residenti, che si trovano a fare i conti con un fenomeno che, oltre a comportare costi significativi per la riparazione e sostituzione delle apparecchiature, compromette il normale funzionamento del sistema di parcheggi a pagamento.

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