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Cultura

Paternò, presentato il libro “Gli Illuminati del Settecento, nelle corrispondenze segrete”

Il romanzo è stato scritto da Santo Primavera e Tommaso De Chirico. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Politica Sociale Cristiana, ha visto la presenza dell’ avvocato Nunzio Andrea Russo, presidente Nazionale dell’Associazione Avvocati Cristiani

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Si è tenuto a Paternò all’interno dell’ex Monastero di San Francesco alla Collina la presentazione del romanzo “Gli Illuminati del Settecento, nelle corrispondenze segrete” scritto da Santo Primavera e Tommaso De Chirico”. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Politica Sociale Cristiana, è stato curato da Roberto Venuto e da Giuseppe Licciardello.

Presente all’evento l’avvocato Nunzio Andrea Russo, presidente Nazionale dell’Associazione Avvocati Cristiani. L’intervento dell’avvocato Russo ha “offerto una prospettiva illuminante sull’Illuminismo settecentesco, mettendo in risalto il grande contributo culturale che emerge dalle vicende narrate nel romanzo- si legge in una nota stampa-  La sua analisi ha saputo cogliere le sfumature e le complessità di un periodo storico cruciale, evidenziando il valore delle corrispondenze segrete che danno il titolo all’opera e la loro rilevanza anche per la comprensione delle origini dell’illuminismo e la sua impronta nella  storia della Sicilia ed in particolare di Paternò”. L’incontro è stato introdotto da Ernesto Calogero con i saluti del Sindaco di Paternò Nino Naso.

“L’Associazione Politica Sociale Cristiana ha scelto Paternò come punto di partenza per un tour culturale in Sicilia, con l’obiettivo di esplorare e divulgare la ricchezza storica e culturale dell’isola. Durante il convegno è emerso un approfondimento sulla necessaria impronta culturale da dare a Paternò da parte del deputato Santo Primavera che ha anche offerto una ampia esposizione del suo libro.

L’avvocato Russo ha “colto l’occasione per sottolineare l’unicità di Paternò, rimarcando come la Collina di Paternò rappresenti un luogo magico dotato di eternità culturale- ha detto Russo- con il potenziale per diventare un vero e proprio volano di sviluppo culturale per la cittadina, un’affermazione che ha risuonato con particolare enfasi tra i partecipanti”. Ha allietato la serata il Tenore Alessandro Cliente. Numerosi coloro  che hanno assistito all’evento.

Cultura

Catania, dall’Etna al Gran Sasso: Città Sant’Angelo e Nicolosi sempre più vicini

L’anima di questo ponte tra le due regioni resta il maestro Barbaro Messina, autentico ambasciatore culturale tra Abruzzo e Sicilia. Si tratta di un evento che celebra sapori, musiche, costumi popolari e soprattutto il calore umano di due popoli fieri delle proprie radici

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foto Barbaro Messina

Non poteva che essere un nuovo successo la sagra di Città Sant’Angelo, in Abruzzo, gemellata ormai da 24 anni con il comune siciliano di Nicolosi. L’edizione 2025 dell’evento, tenutasi in questi  giorni, ha rinnovato ancora una volta quel legame che unisce due territori apparentemente lontani, ma uniti da valori, tradizioni e persino dalla pietra: quella lavica e nera dell’Etna, e quella calcarea e chiara del Gran Sasso.

Un gemellaggio storico, alimentato ogni anno dallo scambio culturale tra le due comunità montane, alla presenza di autorità civili e istituzionali. Il sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, ha ufficialmente inaugurato la manifestazione con il classico taglio del nastro, affiancato dal primo cittadino di Nicolosi Angelo Pulvirenti,  dall’assessore comunale nicolositi Pina Gemmellaro, dal presidente del Consiglio regionale abruzzese Lorenzo Sospiri, dal dott. Antonio Belcuore (già commissario della Camera di Commercio di Catania), dal dott. Gennaro Strever (presidente della Camera di Commercio di Pescara) e dal parlamentare On. Guarino Testa.

Ma l’anima più profonda di questo ponte tra le due regioni resta il maestro Barbaro Messina, autentico ambasciatore culturale tra Abruzzo e Sicilia.

Anche quest’anno la sagra “Dall’Etna al Gran Sasso” ha attratto migliaia di visitatori da tutta Italia. Un evento che non è solo folclore, ma un momento identitario che celebra sapori, musiche, costumi popolari e soprattutto il calore umano di due popoli fieri delle proprie radici. Non sono mancati i suggestivi carretti siciliani, adornati con bardature e i tradizionali “friscalitti”, che hanno colorato le vie del borgo angolano.

La novità quest’anno che ha impreziosito i portici dell’antico borgo, è stata la selezione dei lavori più recenti. Fulcro della mostra, l’esposizione “La Sicilia nella Divina Commedia”, progetto artistico corale che intreccia l’immaginario dantesco con l’identità profonda della terra siciliana. Un’iniziativa voluta dal Comune di Nicolosi e realizzata dalla Scuola Museo della Ceramica su pietra lavica, che ha trasformato versi immortali in opere visive, in un viaggio simbolico tra Inferno, Purgatorio e Paradiso.

“La Sicilia, l’isola intravista nelle commosse fantasie degli antichi poeti, centro attivo di mitiche creazioni e di colonie elleniche fiorenti, poscia suolo contrastato di popoli conquistatori, ha prestato in ogni tempo alla letteratura materia feconda, or lusingando le menti colle sue bellezze naturali, or percuotendolo coi fenomeni di quel vulcano, che rende la terra più caratteristica non solo del Mediterraneo, ma di tutti i mari”. Così recita il testo che accompagna la mostra, pensata non come semplice esposizione, ma come invito alla riflessione, alla connessione autentica tra popoli e alla celebrazione dell’arte come linguaggio universale.

Alle parole di stima non sono mancati i ringraziamenti a chi ha creduto, lavorato e continua a investire in questo gemellaggio. Il futuro si costruisce proprio così: attraverso relazioni autentiche che, anno dopo anno, diventano patrimonio condiviso.

 

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Cultura

Belpasso, al via la IV edizione del Mechané Festival

Dal 24 luglio al 6 agosto un programma ricco di eventi tra spettacoli, mostre e cultura popolare. Protagonisti i Carri di Santa Lucia e le nuove generazioni.

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Dal 24 luglio al 6 agosto 2025 torna a Belpasso il Mechané Festival, giunto alla sua quarta edizione. Una rassegna che intreccia arte, musica, teatro e memoria collettiva, con l’obiettivo di valorizzare la cultura popolare e il patrimonio immateriale del territorio. Promosso dalla Fondazione Carri di Santa Lucia e dalla Pro Loco Belpasso, con la direzione artistica di Gianni De Luca, il festival è patrocinato dal Comune di Belpasso, dall’Assemblea Regionale Siciliana e dall’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo.

Il sindaco Carlo Caputo definisce il festival «un’opportunità preziosa per rafforzare i legami della comunità e promuovere la crescita culturale e sociale», mentre Gianni De Luca sottolinea l’intenzione di portare le tradizioni locali anche al pubblico estivo, solitamente meno coinvolto rispetto agli eventi di dicembre. Al centro della manifestazione ci sono infatti i celebri Carri di Santa Lucia, insieme a concerti, mostre, spettacoli teatrali e incontri letterari.

Si comincia il 24 luglio all’Arena Caudullo con l’inaugurazione della mostra “HeArt of Gaza”, che raccoglie disegni dei bambini palestinesi, e della collettiva “Un segno dell’arte”, a cura della Pro Loco. La serata si chiude con il concerto dell’Orchestra popolare del festival, che proporrà musiche della tradizione siciliana e mediterranea. Tra gli appuntamenti più attesi anche lo spettacolo teatrale “Efesto – cascu da’ celi”, scritto e diretto da Salvo Drago con musica dal vivo di Fabio Abate, in scena il 25 luglio al Cortile Russo Giusti, e il suggestivo Spettacolo tra i Carri di Santa Lucia dei quartieri Purgatorio e S. Rocco, previsto per il 26 luglio.

Il programma prosegue con la presentazione del libro “Il seppellimento di S. Lucia del Caravaggio” di Francesca Saraceno (28 luglio), un itinerario storico-artistico ai Ruderi di Malpasso (29 luglio), il Gran Galà delle Cantate con l’assegnazione del Premio Mechané alla cultura (30 luglio), e una serata di teatro e musica il 31 luglio con la commedia “Tanto è l’amore che va via”, seguita dallo spettacolo musicale “Canzoni di ieri e di oggi” con la band “Senza Fretta”.

Gran finale il 6 agosto in Piazza Sant’Antonio con la Spettacolazione del Carro di Santa Lucia del quartiere S. Antonio, uno degli eventi più identitari e partecipati dell’intera rassegna. Con questa edizione, il Mechané Festival continua a costruire un ponte tra passato e presente, con uno sguardo rivolto al futuro e alle nuove generazioni.

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