La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di un’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Paternò, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, l’emissione, in ordine alla commissione in concorso tra loro dei reati di rapina, di misure cautelari nei confronti di Antonio Abramo (38 anni) e Mario Puglisi (46 anni). Le risultanze investigative, pur in una fase in cui non è ancora intervenuto il contraddittorio tra le parti e ferma restando la presunzione d’innocenza valevole fino a sentenza definitiva di condanna, hanno permesso di attribuire ai predetti la commissione di due episodi delittuosi avvenuti in Paternò nell’agosto 2025, in danno di due attività commerciali.
La prima commessa in data 25 Agosto 2025 ai danni del negozio “Acqua e Sapone” sito nella locale via Gian Battista Nicolosi nr. 67; la seconda consumatasi in data 29 Agosto 2025 ai danni della macelleria “Smap” sita in Parco Europa nr. 42. Con il coordinamento della Procura etnea, è stata avviata, dagli investigatori della Sezione Operativa della Compagnia di Paternò, un’attività d’indagine basata tanto sulle dichiarazioni delle vittime quanto sull’ analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza allocati presso i luoghi ove sono stati consumati i reati, così permettendo sia di ricostruire la dinamica delle azioni – caratterizzate in entrambi i casi dall’avere gli autori , prima raggiunto con un’auto l’attività commerciale da colpire e in sequenza avervi fatto irruzione intimorendo i presenti con una pistola, poi rivelatasi “a salve” – sia di individuare, nonostante avessero fatto ricorso a travisamenti, chi fossero gli asseriti autori dei predetti fatti delittuosi. Sulla scorta degli elementi indiziari acquisiti dai Carabinieri, questa Autorità Giudiziaria ha ritenuto, quindi, che sussistessero gravi indizi per richiedere un provvedimento custodiale nei confronti di entrambi i suindicati indagati, ordinanza poi concessa dal G.I.P. ed eseguita con la traduzione dei prevenuti, completati gli adempimenti procedurali, presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.