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Paternò, degrado stradina di via Scala Vecchia, pronto a intervenire comune Belpasso

Si tratta dell’arteria che collega i due comuni e il sindaco belpassese Carlo Caputo si è offerto di sistemarla, ma il primo cittadino paternese Nino Naso ha specificato che sono già in programma gli interventi di manutenzione

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“Ci sembra urgente intervenire per garantire la sicurezza e il benessere di coloro i quali quotidianamente percorrono la strada; sebbene la strada non ricada nel nostro territorio ma sia di competenza del Comune di Paternò”.

A dirlo è il sindaco di Belpasso Carlo Caputo, il quale, raccogliendo le segnalazioni provenienti dai residenti del Villaggio Giaconia, in territorio di Belpasso, sulle condizioni di degrado del manto stradale della stradina secondaria di via Scala Vecchia a Paternò (arteria che collega il comune paternese con quello belpassese) si è offerto di intervenire “qualora il comune di Paternò” non fosse in grado di “sistemarla in tempi brevi”. Si tratta di una strada altamente pericolosa per automobilisti e mezzi a due ruote.

Nel tratto di strada ricadente nel territorio di Paternò sono presenti avvallamenti vari nonche una dozzina di buche profonde oltre 50 centimetri alcune delle quali aventi con un diametro di oltre un metro.  Una problematica che si ripete ogni qualvolta che piove. L’arteria in questione è percorsa  non solo da coloro che da Paternò si dirigono verso il bivio che immette sulla SS121 in direzione Catania, ma anche da coloro che dai Villaggi Giaconia e Palazzolo si recano verso Paternò.

Tantissimi i casi in cui i conducenti delle autovetture in transito hanno bucato le ruote con gravi danni anche ad ammortizzatori e semiasse. Tanti gli incidenti stradali.  La strada che collega Paternò con Belpasso in teoria è una strada privata, un tempo utilizzata per accedere alle singole proprietà private.

“Per affrontare il problema, in modo tempestivo ed efficace, ho scritto ufficialmente al Sindaco di Paternò, Nino Naso, per invitarlo ad attenzionare la problematica e offrendogli collaborazione . ha detto Caputo- Qualora, per qualsiasi ragione, il Comune di Paternò non fosse in grado di intervenire in tempi brevi, mi sono reso disponibile a operare in via sostitutiva, ovviamente previa autorizzazione formale. La cura e la manutenzione delle infrastrutture stradali non dovrebbero conoscere confini amministrativi ed è solo attraverso un lavoro sinergico tra i comuni che si può rispondere alle esigenze dei cittadini”, ha concluso il sindaco Caputo.

Il sindaco di Paternò Nino Naso in una nota ha specificato che nel “ribadire lo spirito di collaborazione tra Enti confinanti, nell’interesse delle comunità da noi rappresentate sono già in programma gli interventi di manutenzione che saranno effettuati con la massima urgenza, presso la Via Scala Vecchia(salita delle Tre Case). Ringrazio per la disponibilità manifestata”.

 

 

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Paternò, ex Esa tra Amianto, incuria e degrado: Presentata interrogazione consiliare

L’interrogazione è stata presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Alfio Virgolini

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Un’area dimenticata, che da anni versa in uno stato di completo abbandono, tra degrado, incuria e timori per la salute pubblica. È la zona dell’ex Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) di via Canonico Renna, a Paternò, al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Alfio Virgolini, del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

“Da immemorabili anni i terreni dell’ex ESA si trovano totalmente abbandonati, ridotti in uno stato di degrado e non più utilizzati per scopi agricoli”, scrive Virgolini, sottolineando come la mancanza di manutenzione e cura abbia generato una situazione tutt’altro che idilliaca dal punto di vista della sicurezza, della pubblica incolumità e della salute, aggravata dalla possibile presenza di amianto.

Alla luce delle continue segnalazioni dei residenti delle zone limitrofe – in particolare via Sardegna e Villetta  – e dei genitori degli alunni che frequentano l’Istituto scolastico di via Vulcano, il consigliere rilancia una proposta di rigenerazione urbana: demolire le strutture esistenti per realizzare spazi verdi, parcheggi, aree di sosta e una possibile base per la Protezione Civile da attivare in caso di emergenze o calamità naturali.Virgolini ricorda che la Protezione Civile locale, pur svolgendo un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze, opera senza un piano strategico aggiornato, scaduto intorno al 2012. Una lacuna che, a suo avviso, va colmata con urgenza.Per questo motivo, il consigliere ritiene “necessario che l’Amministrazione Comunale provveda a far elaborare un progetto esecutivo”, e chiede che gli enti regionali competenti valutino la cessione dell’area, al fine di individuare soluzioni concrete per la sua valorizzazione.

“È utile –  scrive ancora – il coinvolgimento della comunità locale nel processo di pianificazione, affinché l’utilizzo futuro dell’area sia coerente con le esigenze e le aspettative della popolazione”.

Nel dettaglio, il consigliere Virgolini interroga il Sindaco per sapere: Se siano stati avviati contatti con i responsabili dell’ex ESA per verificare la disponibilità alla cessione dei terreni; Se vi siano state interlocuzioni con l’Assessorato Regionale alla Protezione Civile per individuare finanziamenti da destinare alla riqualificazione dell’area; Quali interventil’Amministrazione Comunale intenda adottare.

Virgolini conclude auspicando l’apertura di un tavolo di concertazione, affinché l’Amministrazione possa cominciare a prospettare soluzioni idonee per restituire alla città un’area oggi inutilizzata, ma dal grande potenziale.

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Sicilia, dal governo regionale 26 milioni di euro per imprese danneggiate dal Covid-19

Agevolazioni previste per circa 500 nuovi beneficiari e che consistono in un finanziamento a tasso zero, compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 100 mila euro

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Ammontano a quasi 26 milioni di euro le risorse che, su proposta del dipartimento della Programmazione, il governo regionale impiegherà per rifinanziare l’avviso pubblico del 2022 destinato alle piccole, medie e micro imprese danneggiate dalla pandemia di Covid-19.

“L’emergenza sanitaria – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – ha messo in ginocchio numerose aziende siciliane e sono molte le difficoltà che gli imprenditori sono costretti a fronteggiare ancora oggi. È volontà del mio governo, quindi, impiegare risorse che non sono state utilizzate per fornire liquidità immediata alle imprese che ne hanno bisogno, agevolando l’accesso al credito e incentivando investimenti in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità”.

La giunta di governo, infatti, nella seduta odierna ha approvato la riprogrammazione di economie e mancati utilizzi di fondi provenienti da altre misure. Questo consentirà lo scorrimento della graduatoria, ferma perché a fronte di una dotazione finanziaria pari a 187 milioni di euro erano pervenute istanze per 274 milioni.

I 25.849.647 euro recuperati consentiranno di concedere le agevolazioni previste dall’avviso a circa 500 nuovi beneficiari. La misura, gestita dall’Irfis-FinSicilia, è rivolta a micro, piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Sicilia, che avevano presentato domanda e che, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno registrato nel 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 100 mila euro.

 

 

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