“Notte di lacrime e preghiere,la matematica non sarà mai il mio mestiere…”
Ma quella notte – quella prima degli esami – resta per tutti un confine tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo diventare. Con le cuffie nelle orecchie e il cuore che batte più forte, migliaia di studenti si sono svegliati all’alba di un tema che è molto più di un compito in classe. Quest’anno, tra le tracce, è risuonata forte la voce della Sicilia: quella elegante e malinconica del Principe di Salina ne Il Gattopardo, e quella limpida e coraggiosa di Paolo Borsellino, che ai giovani affidava la speranza di un’Italia migliore. In quell’aula silenziosa, ognuno ha cercato le parole giuste. Non solo per superare un esame, ma per raccontare qualcosa di sé, sotto il cielo incerto di giugno e sotto il segno della coscienza.
Dunque oggi gli studenti italiani hanno affrontato la prima prova scritta dell’Esame di Stato. Il Ministero dell’Istruzione ha proposto sette tracce suddivise nelle consuete tre tipologie (analisi del testo, testo argomentativo e tema d’attualità), offrendo un’ampia gamma di spunti su letteratura, storia, ambiente, società e legalità. Ecco le tracce:
Tipologia A – L’analisi del testo: Pasolini e Lampedusa
Pasolini – “Appendice I” da Dal Diario
La prima proposta di analisi era una poesia di Pier Paolo Pasolini, in cui emergeva il consueto sguardo critico e disincantato dell’autore sul mondo moderno. Gli studenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi con temi come la trasformazione della società, la purezza dell’infanzia, il rapporto tra individuo e collettività.
Tomasi di Lampedusa – Il Gattopardo
La seconda proposta è stata un estratto del celebre romanzo Il Gattopardo, ambientato nella Sicilia ottocentesca. Il brano descrive l’ingresso di Angelica a casa Salina, un passaggio che riflette l’evoluzione dei rapporti sociali e familiari all’interno dell’aristocrazia in declino. Una Sicilia descritta con eleganza ma anche con disincanto, dove il cambiamento sembra inevitabile ma allo stesso tempo illusorio.
Questa traccia ha permesso agli studenti di esplorare temi come il mutamento sociale, l’identità meridionale, il rapporto fra tradizione e modernità.
Tipologia B -Testi argomentativi: rispetto, ambiente e storia
Il New Deal – da Piers Brendon
Il primo testo argomentativo ha offerto una riflessione sulle politiche economiche del New Deal e sulla risposta degli Stati Uniti alla Grande Depressione. Tema attualissimo in un mondo che continua a interrogarsi sul ruolo dello Stato e sulle diseguaglianze sociali.
Il rispetto – da Riccardo Maccioni
Un secondo testo proponeva una riflessione sul rispetto come valore fondamentale, prendendo spunto dalla scelta della parola “rispetto” come termine dell’anno da parte della Treccani. Gli studenti erano invitati a riflettere sul significato del termine nella vita quotidiana, nella società e nei rapporti interpersonali.
Ambiente e responsabilità – da Telmo Pievani
Il terzo testo di questa sezione proponeva un brano dello scienziato Telmo Pievani sull’impatto dell’essere umano sull’ambiente e sulle conseguenze irreversibili del nostro comportamento sul pianeta. Un tema urgente che tocca le nuove generazioni in modo diretto.
Tipologia C – Attualità: Borsellino e i social
Paolo Borsellino – “I giovani, la mia speranza”
Una delle tracce più significative proponeva un testo tratto da un discorso del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia nel 1992, in cui esprimeva la sua fiducia nei giovani come forza rigeneratrice della società. La traccia chiedeva di riflettere sul valore della memoria, della responsabilità civica e dell’impegno contro ogni forma di criminalità organizzata.
La Sicilia, in questo caso, non era solo sfondo geografico, ma simbolo della lotta alla legalità, del coraggio civile e della speranza nel cambiamento. Una figura come quella di Borsellino resta centrale per comprendere la storia recente e per stimolare un’etica pubblica consapevole.
Social e indignazione – da Meldolesi e Lalli
Infine, una riflessione sul ruolo dell’indignazione nella società digitale, tratta da un articolo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli. Il tema ha spinto gli studenti a interrogarsi sull’efficacia dei comportamenti indignati sui social network, e sulla differenza tra protesta virtuale e azione concreta.
La Maturità 2025 ha sicuramente offerto spunti autentici per riflettere non solo su conoscenze e competenze, ma anche su valori, responsabilità e identità. L’inserimento di due figure siciliane centrali come Tomasi di Lampedusa e Paolo Borsellino ha messo in evidenza come la scuola possa (e debba) farsi interprete della complessità culturale del nostro Paese, mettendo a confronto passato e presente, letteratura e realtà, introspezione e impegno.