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Cronaca

Paternò, tolleranza zero contro gli automobilisti indisciplinati, oltre 50 multe

I mezzi multati erano in sosta non consentita nel centro storico cittadino , ossia in Piazza Indipendenza, Piazza Regina Margherita, Via Emanuele Bellia, via G.B. Nicolosi, Via Vittorio Emanuele e in via Strano

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Mano pesante oggi da parte della polizia municipale di Paternò, la quale in poche ore ha elevato multe per oltre 50 automobilisti “indisciplinati”. Si tratta di autovetture parcheggiate su marciapiedi, in doppia fila, all’altezza di incroci. Contravvenzioni che non hanno nulla a che fare con il mancato rispetto delle fasce orari imposte dagli stalli a pagamento.

E’ di qualche migliaio di euro il bilancio complessivo delle multe elevate questa mattina: si parte dada 42 euro per arrivare a 165 euro. Si tratta di autovetture in sosta non consentita nel centro storico cittadino in Piazza Indipendenza, Piazza Regina Margherita, Via Emanuele Bellia, via G.B. Nicolosi, Via Bellini, Via Vittorio Emanuele e in via Strano.

Proprio in quest’ultima strada c’è da registrare un “vivace dialogo” tra il comandante della polizia municipale di Paternò Antonino La Spina e un automobilista che non “avrebbe digerito” la multa che gli sarebbe stata inflitta. Un dialogo durato qualche minuto che non è passato inosservato al punto tale che per ben due volte sarebbe transitata in zona una pattuglia dei carabinieri della locale compagnia per verificare che tutto fosse sotto controllo. Controlli che sono proseguiti anche nel corso della giornata.

 

Cronaca

Catania, rinnovato protocollo “Rete Antiviolenza” della Città Metropolitana

Hanno partecipato rappresentanti della Prefettura, del Tribunale di Catania e delle Forze dell’Ordine, insieme ai Comuni di Catania, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Randazzo, Adrano e Paternò.

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Si è svolto questa mattina, nella Sala Consiliare di Palazzo Minoriti, l’incontro per il rinnovo del protocollo della Rete Antiviolenza della Città Metropolitana di Catania. L’iniziativa mira a rafforzare la collaborazione tra enti e associazioni per contrastare in modo più efficace la violenza di genere.

Hanno partecipato rappresentanti della Prefettura, del Tribunale di Catania e delle Forze dell’Ordine, insieme ai Comuni di Catania, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Randazzo, Adrano e Paternò. Presenti anche esponenti di istituzioni sanitarie, giuridiche e sociali, delle università e delle associazioni impegnate sul territorio. Un ruolo centrale è stato svolto dal Centro Antiviolenza Thamaia, rappresentato dalla Presidente Anna Agosta.

Tra i partecipanti, anche il Sindaco di Paternò, Nino Naso, presente all’incontro, che ha sottolineato:

“È fondamentale collaborare per offrire alle persone che subiscono violenza percorsi di protezione efficaci e un sostegno concreto, per costruire una comunità sempre più attenta e accogliente. Rinnovo il nostro impegno a promuovere percorsi di protezione e misure di prevenzione contro ogni forma di violenza di genere”.

L’incontro ha evidenziato l’importanza di un’azione coordinata e condivisa per prevenire e contrastare ogni forma di violenza, rafforzando gli strumenti di intervento e il supporto alle vittime.

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Cronaca

Santa Venerina, arrestati due uomini per rapina e detenzione di stupefacenti

Il fatto è avvenuto nei pressi di via Mazzini, quando un 47enne, mentre si accingeva a parcheggiare il proprio veicolo all’interno del garage, è stato aggredito da un soggetto armato di una mazza da baseball

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I carabinieri di Santa Venerina e Riposto hanno arrestato due uomini, di 29 e 38 anni, entrambi residenti a Santa Venerina, accusati di rapina aggravata in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il fatto è avvenuto nei pressi di via Mazzini a Santa Venerina, quando un 47enne, mentre si accingeva a parcheggiare il proprio veicolo all’interno del garage, è stato improvvisamente aggredito da un soggetto armato di una mazza da baseball. L’aggressore, secondo quanto riferito dalla vittima, avrebbe agito per vendicarsi di un vecchio screzio stradale risalente a mesi prima.

Colpito al braccio, l’uomo è riuscito a rifugiarsi all’interno della rimessa, sottraendosi a ulteriori violenze. A quel punto, l’autore del gesto, notando che il veicolo della vittima era stato lasciato acceso poco distante, sarebbe salito a bordo, dandosi alla fuga.

Nel frattempo le grida del 47, uscito fuori dal garage dopo aver udito il rombo del suo mezzo che si allontanava, hanno attirato l’attenzione di un carabiniere della Stazione di Santa Venerina che stava rientrando dal servizio passando proprio lungo quella strada.

Il militare, resosi conto della gravità della situazione, si è immediatamente fermato ed è stato avvicinato dal malcapitato, che nel frattempo aveva notato sopraggiungere un’autovettura di colore blu, già riconosciuta in passato come in uso all’aggressore.

“Alla guida, però, si trovava un giovane che appariva chiaramente in attesa del complice” si legge in una nota dei carabinieri del comando provinciale. Il carabiniere ha quindi bloccato il conducente, identificandolo in un 29enne del posto, avvisando dell’accaduto la Centrale Operativa di Giarre, che ha subito inviato una pattuglia della Stazione di Riposto.

All’arrivo dei rinforzi, i militari delle due Stazioni hanno eseguito la perquisizione dell’uomo e del veicolo scovando ben 8 dosi di cocaina, per un peso complessivo di quasi 2 grammi e due borselli contenenti complessivamente 790 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio, oltre ai documenti ed effetti personali appartenenti al complice che si era allontanato alla guida dell’auto rapinata. Dopo la perquisizione sono partite le indagini finalizzate al rintraccio del fuggitivo e del veicolo rubato.

Le ricerche hanno avuto esito positivo nel giro di poche ore: il 38enne è stato localizzato e arrestato, mentre l’auto è stata recuperata a Zafferana Etnea, dove era stata momentaneamente abbandonata. L’identità dell’autore materiale della rapina è stata confermata anche dalla vittima, che lo ha riconosciuto senza esitazione, nonché dai documenti rinvenuti a bordo della vettura d’appoggio. Nel corso delle indagini i militari hanno inoltre acquisito le immagini di un impianto di videosorveglianza presente in zona, che ha ripreso l’arrivo del complice a bordo della vettura utilizzata come supporto e la successiva fuga dell’aggressore con il veicolo sottratto.

I due uomini sono finiti in carcere. All’esito dell’udienza di convalida, il GIP ha convalidato l’arresto per entrambi e, nei confronti del 38enne, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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