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Cronaca

Paternò, un arsenale di armi nella disponibilità del clan Assinnata, un arresto

Armi e munizioni erano contenuti in un fusto in plastica nascosto sottoterra a più di due metri di profondità

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Scovato dai carabinieri della compagnia di Paternò un arsenale di armi clandestine – tra cui tre Kalashnikov – e con matricola abrasa perfettamente funzionanti e numerosi proiettili; secondo gli inquirenti le armi sarebbero riconducibili al clan Assinnata di Paternò, articolazione territoriale della famiglia Santapaola-Ercolano di Catania. Arsenale scoperto nelle campagne di Paternò, in contrada Coscia del Ponte non distante dal fiume Simeto.  I militari dell’Arma hanno arrestato il proprietario del fondo, un allevatore 72enne, per detenzione di armi da guerra e clandestine e relativo munizionamento, aggravati dall’avere favorito la mafia.  Armi e munizioni erano contenuti in un fusto in plastica nascosto sottoterra a più di due metri di profondità. 

La perquisizione ha richiesto l’intervento anche di mezzi meccanici per rimuovere ostacoli fissi ed è stata disposta dalla Direzione distrettuale antimafia; compiuta dai carabinieri della locale compagnia con il supporto dei colleghi del 12/mo Reggimento Sicilia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia.  L’arsenale era composto da tre mitragliatrici Kalashnikov Ak-47; una pistola mitragliatrice Zastava; una pistola mitragliatrice Uzi; una pistola automatica e 4 semiautomatiche Beretta; 263 proiettili calibro 7,62; 237 calibro 9 x 21; 73 calibro 9 luger; 19 calibro 38 special; 12 calibro 7,65. Sequestrati anche nove caricatori vuoti per Kalashnikov; sette caricatori vuoti per pistola semiautomatica calibro 9 x 21; due caricatori vuoti per pistola semiautomatica calibro 7,65; cinque caricatori vuoti per mitragliatrice Skorpion; un caricatore vuoto per mitragliatrice Uzi; un caricatore monofilare vuoto ed un silenziatore per arma da fuoco. Tutto il materiale è stato sequestrato e inviato al Ris di Messina. Il 72enne è stato rinchiuso nel carcere di Bicocca. Il Gip ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere.

 

Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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