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Eventi

Paternò, visita istituzionale al Castello di una delegazione che arriva dalla Normandia

Una visita rientrante nell’ambito del progetto “Itinerario Normanno”. Lo scorso mese dicembre l’assessore comunale Caruso si era recato a Caen in Normandia

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Cresce il legame tra la Sicilia e la Normandia, una regione francese situazione a Nord dello Stato transalpino. Un legame che risale a mille anni fa. E’ per festeggiare queste “radici” tra siciliani e normanni l’assessore comunale alla cultura di Paternò si è recato alla fine dello scorso anno a Caen per consolidare quel legame tra due popoli che sembrava caduto nel dimenticatoio.

“La visita istituzionale dell’Assessore a Caruso a Caen ha rappresentato un momento significativo per la nostra comunità, un’occasione per riscoprire le radici comuni tra Sicilia e Normandia- dicono dal comune di Paternò- Durante l’incontro, l’Assessore Caruso ha illustrato il valore del patrimonio normanno siciliano, con particolare riferimento al Castello di Paternò, invitando tutti a visitare questo luogo simbolo della nostra città”. Cosi nei giorni scorsi i componenti di una delegazione della Normandia Jean Gabriel Guyant e Francesca Marocchino, accogliendo l’invito dell’amministratore paternese hanno visitato il Castello Normanno di Paternò.

Delegazione accolta dal sindaco Nino Naso, dall’assessore Giovambattista Caruso, e dalla responsabile Ufficio Cultura e Turismo Anna Maria Caruso, insieme ai ragazzi del Servizio Civile, che hanno offerto una calorosa accoglienza.  Durante l’incontro, i delegati hanno consegnato un omaggio e un riconoscimento al Sindaco Nino Naso, in segno di apprezzamento per l’impegno di Paternò nel progetto Itinerario Normanno.

Guidati dalle Professoresse Arcidiacono e Valenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche (DISUM) dell’Università degli Studi di Catania, Jean Gabriel Guyant e Francesca Marocchino, hanno visitato “la Collina Storica, un luogo di grande rilevanza storica e culturale- dicono dall’amministrazione comunale- per il progetto, confermando Paternò come protagonista di un viaggio che unisce storia, cultura e identità condivisa tra Sicilia e Normandia”.

Eventi

Palermo, visita dei baby sindaci al Parlamento regionale

L’evento, organizzato dall’assessore Andrea Messina, ha visto la partecipazione di amministratori junior di tutte le province dell’Isola; i due più giovani sono Matilde Capizzi e Alessandro Di Salvo, entrambi di 9 anni, la prima proveniente da Catania e il secondo da Ragalna

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Si è svolta a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento siciliano, la prima giornata dei Consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze istituita dalla legge regionale n. 19 del 2024. Un centinaio di baby sindaci provenienti da tutta la Sicilia, accompagnati da amministratori comunali e insegnanti, hanno vissuto per un giorno l’emozione di incontrare le istituzioni, in particolare l’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il presidente della commissione Affari istituzionali Ignazio Abbate.

L’evento, organizzato dall’assessore Messina, ha visto la partecipazione di amministratori junior di tutte le province dell’Isola; i due più giovani sono Matilde Capizzi e Alessandro Di Salvo, entrambi di 9 anni, la prima proveniente da Catania e il secondo da Ragalna.

“Questa giornata rappresenta un importante passo avanti nella costruzione di una coscienza civica dei ragazzi e nell’educazione alla partecipazione democratica e di cittadinanza attiva – ha dichiarato l’assessore Messina – Sono orgoglioso di aver potuto contribuire all’organizzazione di questo evento, che vede i giovani protagonisti della vita politica e sociale della Sicilia”.

Un ruolo fondamentale nell’organizzazione è stato svolto dal coordinatore dei Consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze Giuseppe Adernò, già preside e tra i promotori della legge. «Questo evento – ha aggiunto Adernò – rappresenta un importante riconoscimento del valore dei giovani e della loro capacità di contribuire alla vita della nostra regione”

 

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Cultura

Librino, MAGMA trasforma la periferia in un vibrante polo culturale

“MAGMA non è un semplice museo, ma un vibrante atto d’amore verso la città, un progetto che dialoga con i cittadini, con i giovani, con le famiglie, promuovendo una cultura della bellezza accessibile a tutti” dice Antonio Presti

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Una nuova alba irrompe nel firmamento culturale catanese, irradiando di luce e speranza il cuore pulsante di Librino. MAGMA, l’audace e visionario Museo a Cielo Aperto di Arte Contemporanea, nato dalla tenace opera del maestro Antonio Presti e dell’instancabile team della Fondazione Fiumara D’Arte, spalanca le porte a tre inedite e monumentali creazioni artistiche. Venerdì 9 maggio 2025, a partire dalle ore 9:30, il quartiere si trasformerà in un vibrante epicentro di bellezza e riflessione con l’inaugurazione delle maestose “Le Grandi Madri”, degli enigmatici “Cavalli Eretici” e dell’esplosivo “Cromatismo emozionale”.

Un parterre di artisti di fama internazionale onorerà l’evento con la propria presenza: l’obiettivo acuto e sensibile di Lynn Johnson, celebre fotografa americana che ha immortalato storie indimenticabili per National Geographic e Life; lo sguardo penetrante e poetico di Monika Bulaj, pluripremiata reporter e fotografa polacca capace di narrare l’anima del mondo; e la vibrante pennellata di Paolo Bini, il “pittore della Luce” che reinventa il paesaggio contemporaneo con inedita intensità. In questo giorno memorabile, il maestro Antonio Presti consegnerà alla comunità non un semplice insieme di opere, ma un vero e proprio polo culturale vivo e pulsante, destinato a incantare i visitatori e a offrire ai cittadini uno spazio di condivisione e crescita intellettuale. MAGMA si conferma così un’opera in continua evoluzione, una narrazione corale del nostro tempo che affonda le radici nel territorio per elevarsi a un dialogo universale.

Nato come un ambizioso progetto sociale di rigenerazione urbana, MAGMA ha trasformato Viale San Teodoro e Viale Grimaldi in un museo diffuso, dove sculture e installazioni dialogano simbioticamente con il tessuto urbano e con l’anima della comunità di Librino. Questo straordinario percorso, intrapreso dalla Fondazione Fiumara D’Arte, continua a tessere una trama di dignità estetica e culturale nelle periferie, invitando artisti di calibro internazionale a lasciare un segno indelebile.

«Un sogno coltivato per oltre vent’anni, germogliato con la seminal Porta della Bellezza e mai sopito – dichiara con vibrante emozione Antonio Presti – tre generazioni coinvolte, migliaia di cittadini innestati in un processo di riscatto e coesione sociale che, attraverso l’arte, hanno respirato la fragranza della bellezza». Dopo la monumentale Porta delle Farfalle e le magiche installazioni “La sognatrice” e “Il Bacio” di Fabrizio Corneli, le tre nuove opere si ergono come potenti esplorazioni del legame indissolubile tra memoria, spiritualità e territorio, offrendo inedite prospettive su temi universali come l’identità, il sacro e l’inclusione. Un ringraziamento sentito e profondo è rivolto dal maestro Presti al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per la sua lungimirante fiducia e il sostegno alla Triennale della Contemporaneità, all’onorevole Salvo Tomarchio, al sindaco di Catania Enrico Trantino, al Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo, all’Università di Messina e all’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch.

La giornata di venerdì si aprirà con un commovente omaggio alle madri del quartiere, celebrate nelle monumentali gigantografie de “Le Grandi Madri”. I bambini delle scuole locali si esibiranno in un festoso tributo in occasione della loro festa del 10 maggio, nello spiazzo antistante il New Eden. Ma le celebrazioni non si esauriranno qui: venerdì 9 e sabato 10 maggio, dalle 17:00 alle 19:00, la Fondazione Antonio Presti offrirà al pubblico delle preziose visite guidate gratuite, un’opportunità unica per immergersi nel significato profondo e nel valore culturale delle opere, comprendendo appieno la loro risonanza nel contesto urbano che le accoglie.

MAGMA non è un semplice museo, ma un vibrante atto d’amore verso la città, un progetto che dialoga con i cittadini, con i giovani, con le famiglie, promuovendo una cultura della bellezza accessibile a tutti, un seme di speranza piantato nel cuore di Librino che promette di germogliare in un futuro di rinnovata bellezza e condivisione.

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