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Cronaca

Pedara, vittima di estorsione per avere soccorso un’auto in panne: una condanna

Presta aiuto, ma finisce in un vortice di intimidazioni: assurda vicenda in cui è incappato un giovane 20enne

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I carabinieri della stazione di Pedara hanno arrestato il 34enne Flavio Riccardo Rapisarda, già agli arresti domiciliari, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania.

Il 19 marzo del 2017 un 20enne di Pedara si presentò ai carabinieri della locale stazione. Il giovane, particolarmente scosso, raccontò ai militari di esser vittima da diversi giorni di atti intimidatori commessi da tre persone del luogo che pretendevano del denaro.

Tutto ebbe inizio quando il poveretto, su invito di uno dei tre, che gli riferì di essere rimasto in panne con l’auto, acquistò una tanica di benzina del valore di 5 euro.

Il richiedente, dopo aver versato la benzina nel serbatoio dell’auto, riavviando il motore simulò un guasto, accusando l’ignara vittima di avergli fornito del carburante contenente delle tracce d’acqua. Il danno procurato, secondo l’uomo, sarebbe ammontato ad almeno 120 euro. A nulla valsero le rimostranze del 20enne che a titolo di cortesia aiutò un amico in difficoltà: «Devi pagare il danno e basta».

Questa la minaccia espressa dal presunto “amico”, seguita –riferiscono i carabinieri– da giorni di inferno. “Amico” che, con l’aiuto dell’indagato e di un minorenne, iniziò a vessare il poveretto creandogli uno stato di paura e ansia.

Il terzetto concesse la rateizzazione della somma in diverse tranche di cui la prima di 50 euro. A quel punto entrarono in gioco i carabinieri che, di concerto con il magistrato di turno della Procura della Repubblica etnea, invitarono il giovane a presentarsi all’appuntamento con Rapisarda, il quale venne ammanettato nel preciso istante in cui ricevette dalle mani della vittima la banconota da 50 euro.

I giudici, ritenendolo colpevole del reato di estorsione in concorso, lo hanno condannato ad una pena di 3 anni di reclusione. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di catanese di piazza Lanza.   

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Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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