Connect with us

Cronaca

Politica, respinta la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Schifani

Hanno votato sì, su 70 parlamentari, i 23 deputati regionali del M5s, del Pd, Ismaele La Vardera e i tre deputati di Sud chiama Nord come era stato annunciato dal leader Cateno De Luca. Quarantuno deputati della maggioranza hanno votato no

Pubblicato

il

L’ Assemblea regionale siciliana ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani (Fi) che era stata presentata dalle opposizioni: Pd, M5s e Controcorrente.  L’Ars è stata presieduta per gran parte della discussione dal presidente Gaetano Galvagno (Fdi) che pochi minuti prima dell’inizio aveva avuto la notizia che la procura di Palermo ha chiesto il suo rinvio a giudizio per corruzione, peculato, truffa e falso ideologico.

Hanno votato sì alla mozione di sfiducia al governatore siciliano Renato Schifani, su 70 parlamentari, i 23 deputati regionali del M5s, del Pd, Ismaele La Vardera e i tre deputati di Sud chiama Nord come era stato annunciato dal leader Cateno De Luca. Quarantuno deputati della maggioranza hanno votato no. Non hanno votato i deputati del centrodestra Carmelo Pace (Dc), Fabrizio Ferrara (Fdi) e Alessandro De Leo (Fi).

La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo.

Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.

«La maggioranza ha dato prova oggi di grandissima compattezza – ha detto il presidente della Regione – un dibattito acceso nel quale ho ascoltato tutti. Quello che ho riscontrato è l’assenza di una controproposta da parte dell’opposizione. Noi andiamo avanti con il nostro programma – ha aggiunto Schifani – non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa di questa votazione, anche perché siamo dalla parte del giusto. Abbiamo il diritto e il dovere di governare, ce l’hanno chiesto i siciliani, ci hanno investito di questo ruolo e dobbiamo portarlo avanti».

Schifani in Aula ha inoltre ricordato che nel 2002 aveva auspicato, così come poi è avvenuto anche grazie al suo impegno parlamentare, che la misura del carcere duro diventasse permanente e che venisse introdotto il sequestro “per equivalente” dei patrimoni mafiosi. E ha rivendicato le scelte del governo in difesa della legalità e per la prevenzione di rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti della Regione. Infatti, il governo ha affidato i principali bandi a Invitalia e tutti i più importanti appalti sono sottoposti alla valutazione dell’Anac, tra questi quelli per i termovalorizzatori e per il polo pediatrico di Palermo.

Il Presidente del Gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, Stefano Pellegrino, è intervenuto in Aula nel dibattito sulla mozione di sfiducia contro il Presidente della Regione, Renato Schifani, definendo l’atto “puro esibizionismo delle opposizioni, prive di proposta poltica”.
Nel suo intervento, Pellegrino ha espresso “perplessità e meraviglia” per le parole di Antonio De Luca, che aveva parlato di “programmi fasulli”. “Non so dove viva – ha replicato Pellegrino – non solo abbiamo rispettato i programmi, ma li abbiamo anzi superati”. Il capogruppo di Forza Italia ha quindi elencato i risultati raggiunti dall’esecutivo regionale, sottolineando come la Sicilia abbia “non solo azzerato il disavanzo ma ottenuto un avanzo” e registri “un PIL in crescita in controtendenza rispetto al Meridione e rispetto persino al quadrilatero industriale del Nord”. “Per cosa sarà ricordato Schifani? – ha proseguito Pellegrino – Per aver contrastato il caro-voli, per aver combattuto la povertà e aver aiutato le famiglie, per aver sostenuto le famiglie che hanno il mutuo, per aver promosso politiche di investimenti in Sicilia, per aver avviato a soluzione il problema delle liste d’attesa, per aver stabilizzato i precari”. Questi, ha aggiunto, saranno i motivi per cui “non solo Schifani sarà ricordato, ma sarà anche premiato”. Pellegrino ha affrontato anche il tema dei termovalorizzatori, definendoli “strumento per contrastare le lobby dei monopolisti di fatto del settore rifiuti” e affermando che “rappresentano strumento di trasparenza e legalità”. “Questo governo e questa maggioranza – ha rimarcato – non prendono lezioni di legalità da parte di nessuno”.  “La Sicilia – ha concluso Pellegrino – ha bisogno di buon governo e non di show”.

Articoli di tendenza

Testata giornalistica online Registrazione Tribunale di Catania al n. 2/2023 del 16/03/23 RG n.1487/2023
Proprietario/Editore: Associazione Aitna Press, via G.B. Nicolosi n.12 Paternò. Pec: aitnapress@pec.it - Direttore Responsabile: Dott. Luca Crispi tessera ODG n. 168347