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Cronaca

Ramacca, arrestati due uomini per produzione illecita di sostanze stupefacenti

I carabinieri hanno individuato in un appezzamento di terreno sito in contrada Iannarello una piantagione composta da 42 piante di altezza fino a circa 150 centimetri

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Produzione illecita di sostanze stupefacenti. E’ il reato contestato dai carabinieri di  Ramacca che assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, hanno arrestato in flagranza due ramacchesi di 36 e 28 anni.  In particolare del locale comando stazione hanno individuato in un appezzamento di terreno, sito in contrada Iannarello, una piantagione di canapa indiana composta da 42 piante di altezza fino a 150 centimetri circa, tutte già aventi le relative infiorescenze pronte per la raccolta. Con l’obiettivo di sorprendere i responsabili della “coltivazione”, i carabinieri, con il supporto dello Squadrone Cacciatori di “Sicilia”, hanno svolto alcuni servizi di osservazione, nascosti tra la vegetazione. L’attesa è stata ripagata perché, verso la mezzanotte, hanno notato tre individui che, scesi da un’autovettura, si sono diretti verso la piantagione per controllarne lo stato e innaffiarla. Uno di loro, infatti, ha prelevato dall’auto una pompa elettrica da irrigazione. Tuttavia, non ha avuto tempi di abbeverare le piante poichè è stato immediatamente bloccato dai carabinieri mentre gli altri due hanno tentato la fuga. Inseguiti, uno è stato raggiunto e arrestato, nonostante la vivace resistenza opposta ai militari, mentre per l’altro sono in corso le ricerche.  Oltre alle 42 piante di canapa indiana, i militari dell’Arma hanno sequestrato anche il materiale occorrente per l’irrigazione e la concimazione del terreno.

 

Cronaca

Ramacca, terremoto di magnitudo 3.1, non si registrano danni a cose e persone

A seguito del sisma, avvenuto alle ore 03.59, non è giunta alcuna richiesta di intervento alla centrale operativa dei pompieri del comando provinciale

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Un terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato alle 03.59 dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Sisma localizzato a 11 km a sud-ovest del centro abitato di Ramacca e ad una profondità di 9 km.

Da quando si apprende alla sala operativa dei vigili del fuoco del comando provinciale etneo non è giunta alcuna segnalazione per interventi legati al sisma. Non si registrano danni a cose e persone.

 

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Cronaca

Aci Catena, ai domiciliari un 44enne accusato di atti persecutori

l’uomo avrebbe messo in atto, da quanto appurato dai carabinieri, una serie di azioni ossessive e intimidatorie nei confronti della vittima e dei loro due figli, di 9 e 17 anni

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Un uomo di 44 anni di Aci Catena è finito ai domiciliari per atti persecutori. I fatti che hanno portato all’emissione del provvedimento restrittivo, sono stati segnalati ai carabinieri da una quarantunenne del posto.

La donna, separata dall’ex marito da circa sei anni, ha denunciato comportamenti persecutori e vessatori durante i quali, l’uomo avrebbe messo in atto una serie di azioni ossessive e intimidatorie nei confronti della vittima e dei loro due figli, di 9 e 17 anni. L’indagato, in particolare, non accettando la separazione avrebbe focalizzato le sue attenzioni sul figlio maggiore, persona con disabilità, che avrebbe risentito psicologicamente delle pressioni subite. Di fatto, l’uomo avrebbe preteso, da parte della donna, di essere costantemente informato su tutte le loro attività, gli spostamenti e le frequentazioni.

La vittima ha riferito un episodio che si sarebbe verificato in occasione di un viaggio a Napoli fatto da lei con i due figli, di cui l’indagato non era stato informato; quest’ultimo avrebbe iniziato a effettuare ripetute videochiamate al figlio maggiore che, inizialmente restio a rispondere, avrebbe infine ceduto, rivelando la destinazione del viaggio. Questa informazione avrebbe scatenato la rabbia dell’uomo, il quale, avrebbe imposto al figlio di rimanere in costante contatto con lui, mostrandogli dove fossero e con chi si trovassero.

Queste richieste sarebbero state accompagnate da offese rivolte sia alla madre che al giovane. Il comportamento ossessivo del maltrattante avrebbe causato nel ragazzo un profondo disagio psicologico tant’è che lo stesso avrebbe bloccato il contatto telefonico del padre che, tuttavia, avrebbe seguitato a cercarlo tramite altre applicazioni, mantenendo sempre un tono aggressivo e minaccioso.

In sede di denuncia, la donna ha riferito ai militari dell’Arma un ulteriore episodio particolarmente significativo. Nel mese di luglio, infatti, l’uomo, mentre si trovava in compagnia del figlio maggiore, l’avrebbe minacciata, dicendo alla ex moglie che non le avrebbe restituito il ragazzo se lei non gli avesse consegnato la carta ricaricabile sulla quale veniva accreditato l’assegno unico per i figli. La donna, temendo gravi ripercussioni emotive sul figlio, si sarebbe trovata costretta a cedere a tale richiesta.

I riscontri forniti dai carabinieri avrebbero confermato la veridicità dei fatti denunciati. Di conseguenza, il GIP ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari lo scorso 31 ottobre. L’uomo, già condannato nel dicembre 2022 per “maltrattamenti in famiglia” ai danni della stessa ex moglie, avrebbe continuato a violare il divieto di avvicinamento. Inoltre, in un altro episodio, avrebbe causato lesioni personali alla vittima e al suocero.

 

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