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Cronaca

Ramacca, arrestati presunti corrieri della droga, trovati con quasi 22 chili di marijuana

Si tratta di due uomini di Palagonia di 47 e 53 anni, fermati dai carabinieri durante un posto di blocco sulla SS417

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Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso. E’ il reato contestato a due uomini di Palagonia di 47 e 53 anni, arrestati dai carabinieri della locale compagnia. In particolare, nell’ambito delle attività finalizzate a garantire l’osservanza delle norme del C.d.S. da parte degli utenti sulla  SS. 417 Catania-Gela,  i militari dell’Arma  hanno attuato posti di controllo nei principali snodi viari dell’importante arteria stradale. Cosi nelle scorse ore, nel corso di un posto di blocco realizzato dai carabinieri nei pressi del bivio Gornalunga, in territorio di Ramacca, i militari hanno notato l’approssimarsi di un furgone il cui conducente, alla loro vista, si è istintivamente rivolto al passeggero al suo fianco, rallentando istantaneamente l’andatura del mezzo.

Tale comportamento ha ovviamente attirato l’attenzione dei carabinieri i quali, dopo aver imposto l’alt al guidatore, hanno proceduto al consueto controllo documentale constatando nel contempo che entrambi i fermati avrebbero manifestato segni di nervosismo.  Dopo aver proceduto ad una perquisizione personale sui due, i militari sono passati al controllo del vano di carico del furgone al cui interno erano presenti vari attrezzi da lavoro, materiali di risulta e due botti di legno il tutto collocato in ordine sparso come se si volesse nascondere qualcosa.  Una successiva e più approfondita ricerca ha consentito ai carabinieri di rinvenire due borsoni neri occultati sotto quel materiale al cui interno si trovavano  20 involucri sottovuoto, contenenti complessivamente quasi 21,500 chilogrammi di marijuanaIl 47enne ed il 53enne sono stati così condotti nel carcere di Caltagirone; il Gip ne ha convalidato l’arresto.

Cronaca

Ramacca, terremoto di magnitudo 3.1, non si registrano danni a cose e persone

A seguito del sisma, avvenuto alle ore 03.59, non è giunta alcuna richiesta di intervento alla centrale operativa dei pompieri del comando provinciale

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Un terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato alle 03.59 dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Sisma localizzato a 11 km a sud-ovest del centro abitato di Ramacca e ad una profondità di 9 km.

Da quando si apprende alla sala operativa dei vigili del fuoco del comando provinciale etneo non è giunta alcuna segnalazione per interventi legati al sisma. Non si registrano danni a cose e persone.

 

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Cronaca

Aci Catena, ai domiciliari un 44enne accusato di atti persecutori

l’uomo avrebbe messo in atto, da quanto appurato dai carabinieri, una serie di azioni ossessive e intimidatorie nei confronti della vittima e dei loro due figli, di 9 e 17 anni

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Un uomo di 44 anni di Aci Catena è finito ai domiciliari per atti persecutori. I fatti che hanno portato all’emissione del provvedimento restrittivo, sono stati segnalati ai carabinieri da una quarantunenne del posto.

La donna, separata dall’ex marito da circa sei anni, ha denunciato comportamenti persecutori e vessatori durante i quali, l’uomo avrebbe messo in atto una serie di azioni ossessive e intimidatorie nei confronti della vittima e dei loro due figli, di 9 e 17 anni. L’indagato, in particolare, non accettando la separazione avrebbe focalizzato le sue attenzioni sul figlio maggiore, persona con disabilità, che avrebbe risentito psicologicamente delle pressioni subite. Di fatto, l’uomo avrebbe preteso, da parte della donna, di essere costantemente informato su tutte le loro attività, gli spostamenti e le frequentazioni.

La vittima ha riferito un episodio che si sarebbe verificato in occasione di un viaggio a Napoli fatto da lei con i due figli, di cui l’indagato non era stato informato; quest’ultimo avrebbe iniziato a effettuare ripetute videochiamate al figlio maggiore che, inizialmente restio a rispondere, avrebbe infine ceduto, rivelando la destinazione del viaggio. Questa informazione avrebbe scatenato la rabbia dell’uomo, il quale, avrebbe imposto al figlio di rimanere in costante contatto con lui, mostrandogli dove fossero e con chi si trovassero.

Queste richieste sarebbero state accompagnate da offese rivolte sia alla madre che al giovane. Il comportamento ossessivo del maltrattante avrebbe causato nel ragazzo un profondo disagio psicologico tant’è che lo stesso avrebbe bloccato il contatto telefonico del padre che, tuttavia, avrebbe seguitato a cercarlo tramite altre applicazioni, mantenendo sempre un tono aggressivo e minaccioso.

In sede di denuncia, la donna ha riferito ai militari dell’Arma un ulteriore episodio particolarmente significativo. Nel mese di luglio, infatti, l’uomo, mentre si trovava in compagnia del figlio maggiore, l’avrebbe minacciata, dicendo alla ex moglie che non le avrebbe restituito il ragazzo se lei non gli avesse consegnato la carta ricaricabile sulla quale veniva accreditato l’assegno unico per i figli. La donna, temendo gravi ripercussioni emotive sul figlio, si sarebbe trovata costretta a cedere a tale richiesta.

I riscontri forniti dai carabinieri avrebbero confermato la veridicità dei fatti denunciati. Di conseguenza, il GIP ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari lo scorso 31 ottobre. L’uomo, già condannato nel dicembre 2022 per “maltrattamenti in famiglia” ai danni della stessa ex moglie, avrebbe continuato a violare il divieto di avvicinamento. Inoltre, in un altro episodio, avrebbe causato lesioni personali alla vittima e al suocero.

 

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