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Cronaca

Ramacca, nuovo furto ai danni della “Cooperativa Beppe Montana – Libera Terra”

Alla cooperativa, che da anni si occupa delle gestione sociale dei beni confiscati alla mafia, sono stati rubati quadri elettrici, pompe e valvole da uno dei terreni coltivati

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A Ramacca è stato perpetrato un nuovo furto ai danni della Cooperativa Beppe Montana Libera Terra, da anni in prima linea nel recupero e nella gestione sociale dei beni confiscati alla mafia. Rubati quadri elettrici, pompe e valvole da uno dei terreni coltivati. Un episodio che si aggiunge a una serie di atti analoghi subiti negli ultimi tempi, generando danni economici e ritardi nelle attività produttive.

Alfio Curcio, socio della cooperativa, che ha scoperto il furto non nasconde la sua esasperazione: “E’ impossibile lavorare in queste condizioni, con un’azienda agricola molto frammentata, con impianti vulnerabili sparsi e impossibili da sorvegliare ventiquattr’ore su ventiquattro. Oltre ai costi derivanti dalla necessità di riacquistare e far sostituire tempestivamente quanto ci è stato rubato, per non incorrere in altri danni derivanti dal ritardo dello svolgimento delle operazioni in campo, questo stato d’insicurezza ci costringe a sostenere extra costi ingenti. Non poter lasciare in campo le attrezzature per l’irrigazione a lavorare, come fanno tutti gli agricoltori, infatti, ci costringerà a trasportare, montare, smontare ed essere presenti durante tutte le operazioni”.

Un sentimento di scoramento, purtroppo, condiviso da tanti operatori impegnati ogni giorno nella rigenerazione di territori feriti dalla presenza mafiosa.

Francesco Citarda, Responsabile legalità e beni confiscati di Legacoop Sicilia, e Filippo Parrino, Presidente di Legacoop Sicilia, hanno sostenuto che “quando si colpisce chi lavora su beni confiscati alla mafia, si prova a scoraggiare un’intera visione di società fondata sulla legalità, sull’equità e sulla dignità del lavoro. Chi ogni giorno si prende cura di questi luoghi merita tutela, riconoscimento e sostegno. È essenziale che le istituzioni accompagnino questi percorsi, non solo con parole di solidarietà, ma con interventi concreti, capaci di garantire sicurezza e continuità a esperienze preziose per l’intera comunità”.

Legacoop Sicilia ribadisce il proprio impegno al fianco delle cooperative che operano su beni confiscati, sostenendo chi ogni giorno sceglie di coltivare libertà, giustizia e futuro.

La Flai CGIL di Caltagirone con Rocco Anzaldi esprime piena solidarietà e vicinanza alla Cooperativa Beppe Montana di Ramacca, fortemente “colpita da un ennesimo vile furto nel bene confiscato alla criminalità organizzata che gestisce con grande impegno. Questi atti non sono semplici furti: rappresentano attacchi ai principi di legalità, lavoro onesto e giustizia sociale. Denunciamo con forza questo gesto, che mina la fiducia e l’orgoglio di chi, ogni giorno, dimostra che un’alternativa concreta alle mafie è possibile. La Flai CGIL sarà sempre al fianco delle cooperative che operano nel rispetto delle regole, dei lavoratori e del territorio. La lotta contro la criminalità organizzata passa anche dalla solidarietà ai gruppi impegnati nel recupero e nella valorizzazione dei beni confiscati.

 

Cronaca

Catania, rompe finestrino di un’auto per rubare due borse e un portamonete, arrestato 35enne

L’uomo già era stato denunciato nei mesi scorsi per concorso in furto aggravato e per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere

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Ha mandato in frantumi il finestrino di un’auto per rovistare all’interno e per rubare due borse, lasciate nel sedile posteriore. Il ladro, un catanese di 35 anni, aveva quasi portato a compimento il suo piano criminale, quando è stato sorpreso dal proprietario del mezzo che ha cominciato ad urlare, mettendolo in fuga e chiedendo l’intervento della Polizia di Stato.

I fatti sono accaduti lo scorso fine settimana, in via Gioacchino Basile, una trasversa di via Androne, dove il proprietario del mezzo, un ragusano in compagnia di un’amica, aveva parcheggiato per fare shopping in centro. Approfittando della sua assenza,  il ladro si è aggirato tra le auto in sosta, adocchiando l’utilitaria da scassinare, probabilmente perché incuriosito dalla presenza, sul sedile, di uno zaino, di una valigia e di un portamonete.

Il 35enne aveva portato con sé l’occorrente necessario per mettere a segno il furto e, con un martello frangivetro, ha cominciato a sferrare alcuni colpi contro il finestrino della portiera posteriore destra.

In pochi minuti, l’uomo è riuscito nel suo intento, rompendo il vetro del finestrino e del triangolo fisso, ha aperto la portiera e ha tirato fuori dall’auto la valigia, la borsa e il portamonete che, come se nulla fosse, stava tentando di portare via. È in quel momento che il suo piano è andato in fumo perché si è reso conto di essere stato scoperto e, in preda alla paura, si è immediatamente sbarazzato delle due borse, gettandole in strada, cominciando una lunga ed estenuante fuga per le vie del centro storico, senza tuttavia mollare il portamonete tenuto costantemente in mano.

A rincorrerlo è stato il proprietario dell’auto che non l’hai mai perso di vista durante l’intero tragitto, mentre l’amica ha lanciato l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112. Alla Sala Operativa della Questura, la donna ha fornito una dettagliata descrizione del malvivente, aggiungendo elementi utili all’identificazione da parte dei poliziotti della squadra volanti del Commissariato Centrale che hanno avviato subito le ricerche, riuscendo ad individuare il ladro rincorso dalla vittima del furto nella zona di via Pacini.

Poco prima, l’uomo aveva lanciato il portamonete a terra, nel tentativo di far desistere il proprietario del mezzo dal continuare a riconcorrerlo. Durante la corsa, è riuscito a sfilare dal borsellino il denaro contenuto al suo interno, 65 euro, e a nasconderlo nella tasca dei pantaloncini.

In via Pacini, i poliziotti del Commissariato Centrale l’hanno definitivamente bloccato e sottoposto a perquisizione trovando in una tasca i soldi rubati e nell’altra il martello frangivetro con doppia punta in ferro, utilizzato per mandare in frantumi il finestrino dell’auto.

Quanto ritrovato dai poliziotti è stato posto sotto sequestro e, dopo gli accertamenti, la somma di denaro è riconsegnata al legittimo proprietario.

Una volta identificato, sono emersi i diversi precedenti del 35enne, già denunciato nei mesi scorsi per concorso in furto aggravato e per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.

Alla luce del nuovo episodio, l’uomo è stato arrestato per furto aggravato: per il 35enne  è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

 

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Cronaca

Catania, arrestato 42enne trovato in possesso di materiale pedopornografico

Sequestrati oltre 2000 video di pornografia minorile rinvenuti nella sua disponibilità, con bambini abusati in età infantile, anche in rapporti sessuali con animali (zooerastia), corrispondenti ad oltre 52 ore di visione ininterrotta.

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Gli agenti della Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica-Polizia Postale di Catania hanno proceduto all’arresto in flagranza di un quarantaduenne residente nella stessa provincia, trovato in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico.

Nel corso dell’indagine avviata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, grazie alla collaborazione con l’organizzazione no profit Child Rescue Coalition, sono stati impiegati avanzati tool investigativi per geolocalizzare l’utilizzatore dell’account con il quale erano stati condivisi e scaricati immagini e video di pornografia minorile.

Sequestrati oltre 2000 video di pornografia minorile rinvenuti nella sua disponibilità, con bambini abusati in età infantile, anche in rapporti sessuali con animali (zooerastia), corrispondenti ad oltre 52 ore di visione ininterrotta.

 

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