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Cronaca

Randazzo, trovate in un terreno di c.da Murazzo Rotto circa 200 munizioni

I carabinieri hanno setacciato con l’ausilio del “metal detector” un fondo demaniale dove hanno rinvenuto, nascosto sotto pietre laviche, un bidone chiuso contenente i proiettili

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I carabinieri della compagnia di Randazzo, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e dai colleghi del CIO, hanno effettuato mirati e imponenti controlli in alcuni fondi agricoli di Randazzo nei quali sono state rinvenute oltre 195 munizioni di vario calibro, in un terreno demaniale di contrada Murazzo Rotto.

I carabinieri hanno setacciato, “palmo a palmo” con l’ausilio di sofisticate attrezzature come il “metal detector”, un terreno dove hanno rinvenuto, ben occultato sotto alcune pesanti pietre laviche, un bidone in plastica di colore blu ed ermeticamente chiuso, che conteneva 38 proiettili cal. 7,65 con ogiva incamiciata, 44 proiettili cal. 7,65 con ogiva in piombo, 1 proiettile cal. 22, 31 proiettili cal. 38 special con ogiva color bronzo e oro, 23 cartucce cal. 12 a pallettoni, 58 cartucce cal. 12 a palla asciutta, alcune sigillate all’interno di bustine di plastica e tutte immerse in riso alimentare, chiaro espediente per proteggere l’armamento dall’umidità e dagli agenti atmosferici, in modo da renderlo sempre “pronto all’uso”.

L’attività condotta di recente è l’ultima di una serie di operazioni effettuate nel corso delle quali i militari dell’Arma hanno rinvenuto ulteriori armi e munizioni occultate sempre in terreni incustoditi. Tra i recuperi più eclatanti fatti dai carabinieri di Randazzo si ricordano quelli del 2023 in contrada Dagalalonga di Randazzo dove, all’interno di un terreno a disposizione della famiglia Sangani, i carabinieri hanno trovato e sequestrato due fucili e 8 cartucce da caccia, quello dello scorso dicembre 2023 durante il quale  sono state trovate oltre 250 colpi d’arma da fuoco e un silenziatore e quello del 2019, sempre a Randazzo, in contrada Murazzo Rotto, dove i militari dell’Arma hanno scovato un vero e proprio arsenale interrato, composto da una pistola a tamburo, tre fucili e numerose munizioni, e hanno arrestato in flagranza di reato un uomo ritenuto contiguo alla famiglia Sangani.

 

Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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Cronaca

Paternò, casa ospitalità Ipab “S.Bellia”, dal primo gennaio previsto aumento rette

Ci sarà un rincaro di 100 euro delle rette degli ospiti della casa d’ospitalità, una decisione a seguito di un incontro congiunto tra il sindaco Nino Naso, il commissario straordinario Giovanni Rovito e il referente del comitato degli ospiti Angelo Corsaro

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Non 150 euro ma 100 euro mensili. Sarà questo il rincaro nelle rette degli ospiti dell’Ipab Salvatore Bellia di Paternò, attivo da Gennaio 2025. La decisione a seguito di un incontro congiunto tra il sindaco Nino Naso, il commissario straordinario Giovanni Rovito e il referente del comitato degli ospiti Angelo Corsaro.

A disporre inizialmente l’aumento della retta di 150 euro era stato proprio Rovito, spiegando che il provvedimento si era reso necessario viste le difficoltà persistenti dell’ente e per fronteggiare anche la concorrenza delle strutture private. Da lì sono scaturiti malcontenti e dissapori dei familiari dei circa 40 nonnini ospiti presso l’Ipab, i quali hanno dato vita ad un comitato “spontaneo” e in una nota hanno comunicato di non condividerne l’aumento in quanto non riuscirebbero a sostenerlo.  Dunque si è arrivati ad una via di mezzo che può venire in qualche modo incontro alle esigenze dell’ente e contestualmente ai familiari degli anziani: nello specifico, le rette da passeranno dagli attuali 1250 euro a 1350 euro.

“L’IPAB Bellia- ha dichiarato il sindaco Naso – rappresenta per tanti concittadini un punto di riferimento fondamentale nella cura e assistenza dei propri cari. È per questo che mi sono attivato per cercare di venire incontro a chi vive ogni giorno la fatica e la preoccupazione di garantire il miglior sostegno possibile ai propri affetti. Ho quindi proposto al commissario- conclude – di ridurre l’entità dell’aumento delle rette, e sono lieto che la mia richiesta sia stata accolta”.

“Una decisione – conferma il commissario straordinario Rovito – presa alla luce anche delle prime dimissioni che si sono registrate nelle scorse ore. Ho proposte alle famiglie di rivolgersi a dei legali in modo tale che lavorando in sinergia si possa inoltrare all’Asp etnea la richiesta per ottenere dei sussidi soprattutto per gli ospiti che avrebbero delle difficoltà nel saldare le rette mensili”.

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