Riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto (a firma di A.n.fo.p. Sicilia, Asef, Cenfop Sicilia, Feder terziario scuola, Forma.re, Forma Sicilia) relativo ai gravi disservizi che, ancora una volta, hanno colpito le piattaforme informatiche della formazione professionale in Sicilia. La chiusura d’urgenza del sistema dell’Avviso 7/2023 – 2^ Finestra, certificata dal Comunicato prot. n. 24253 del 12 settembre, ha di fatto azzerato il lavoro già caricato dagli enti, aprendo un nuovo fronte di polemiche e preoccupazioni. Nel testo che segue, gli operatori del settore lanciano un allarme preciso: proroghe a catena, scadenze saltate e un rischio concreto per l’utilizzo dei fondi europei destinati all’Isola.
“Ancora una volta la piattaforma regionale va in tilt. Dopo la prima proroga dall’8 al 12 settembre, e dopo il nuovo rinvio certificato oggi, diventa impossibile continuare a far finta di nulla.
Non si tratta più di “piccoli imprevisti tecnici”. Non si tratta più di “fisiologici rallentamenti”. Qui parliamo di un sistema che, ogni volta che arriva a una scadenza importante, collassa e costringe enti, operatori e cittadini a vivere nell’incertezza e nella frustrazione.
Le conseguenze sono gravissime, con ritardi nell’avanzamento delle iniziative, blocchi nella certificazione della spesa, proroghe continue che stravolgono i cronoprogrammi e impediscono la normale operatività, fino a determinare una perdita complessiva di credibilità istituzionale.
E come se non bastasse, si sono registrate piattaforme rimaste in tilt per settimane, come già accaduto con l’Avviso 6 GOL, test di verifica effettuati soltanto il giorno prima dell’apertura dello sportello e linee guida per l’accesso in piattaforma rese disponibili appena dodici ore prima delle scadenze, a conferma di un livello di approssimazione che non è più tollerabile.
Persino i funzionari e i dirigenti della Regione, che dovrebbero applicare norme e rispettare scadenze, finiscono per diventare vittime di un sistema fragile e inadeguato, costretti a rinviare, giustificare e riorganizzare attività già programmate.
Nessuno mette in discussione l’impegno dei dipendenti, che anzi meritano rispetto per la dedizione con cui cercano di far funzionare ciò che funziona a singhiozzo. Ma è evidente che le responsabilità stanno altrove: nelle scelte gestionali e organizzative che hanno dimostrato, nei fatti, di non garantire stabilità, affidabilità ed efficienza.
Ha perfettamente ragione l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano, quando avverte che “ulteriori ritardi non sono ammissibili”. Nel prendere atto dei disservizi, non imputabili a una diretta responsabilità dell’Assessorato, Turano ha chiesto garanzie immediate sul rispetto degli impegni contrattuali assunti da Sicilia Digitale e ha espresso pubblicamente le scuse agli utenti per i disagi subiti. Una presa di posizione chiara e condivisibile, che conferma quanto da tempo denunciamo: la Sicilia non può più essere ostaggio di inefficienze informatiche e gestionali che paralizzano lo sviluppo e mettono a rischio miliardi di euro.

Tuttavia, non possiamo non sottolineare che l’assessore e l’Amministrazione regionale erano stati già avvisati, che avevamo segnalato e anticipato queste criticità in più occasioni, e che oggi, vedendo le nostre preoccupazioni trasformarsi in realtà, ci sentiamo persino più amareggiati dello stesso assessore. La Regione Siciliana potrà contare su una dotazione di oltre 1,5 miliardi di euro per la Programmazione 2021-2027 del FSE+: risorse decisive per il futuro dell’Isola. La Sicilia non può permettersi di perdere tempo, risorse e opportunità perché i sistemi collassano al primo banco di prova. Non può essere normale che miliardi di euro di fondi europei e PNRR vengano messi a rischio da inefficienze strutturali e da una gestione improvvisata.
Speriamo e auspichiamo che lunedì 15 settembre la piattaforma dell’Avviso 7/2025 sia finalmente performante e consenta agli enti di presentare in serenità, e soprattutto in condizioni di piena parità di opportunità, i progetti esecutivi formativi. Allo stesso modo, confidiamo e chiediamo con forza che anche la piattaforma relativa all’Avviso 6 GOL sia resa pienamente operativa, affinché gli utenti possano realmente partecipare ai corsi previsti e usufruire dei sussidi riconosciuti dall’INPS, senza ulteriori ritardi o ostacoli tecnici. Serve un cambio di passo immediato, serio e coraggioso. Non bastano più proroghe, comunicati e promesse: serve la certezza che le piattaforme siano strumenti al servizio dello sviluppo della Sicilia, non ostacoli che paralizzano il futuro dell’Isola.”