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Regione, una lettera aperta per chiedere maggiori fondi per la formazione professionale

8 associazioni rappresentative di enti di formazione professionale siciliani, uniti per far sentire la propria voce al governo regionale

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Si sono unite in una lettera aperta indirizzata all’attenzione del presidente della Regione Schifani, all’ass. e regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale On. Mimmo Turano e alle forze politiche di Governo e della maggioranza, ben 8 associazioni rappresentative di enti di formazione professionale dell’isola.

A sottoscrivere la lettera, nello specifico, sono A.N.FO.P, ASEF, ASSOFOR OD, CENFOP, FEDER TERZIARIO SCUOLA , FORMASICILIA, FORMA.RE, iFORM COMFIMPRESEITALIA.

La richiesta nella lettera verte sull’insufficienza dei fondi al momento disponibili per finanziare i corsi dell’Avviso 7/2023 del Programma FSE+ 2021-2027, corsi centrali nel sistema della formazione professionale e che migliaia di siciliani stanno attendendo.

L’Avviso 2/2023, si legge nella missiva, –costituisce uno strumento strategico per la qualificazione professionale dei cittadini siciliani, per la riduzione del divario tra domanda e offerta di lavoro e per l’incremento dei livelli occupazionali. Per tali ragioni, chiediamo con fermezza che tutte le istanze ammesse e presentate nell’ambito dell’Avviso 7 – con particolare riferimento alla seconda finestra – vengano finanziate e trovino adeguata copertura economica.
L’attuale dotazione finanziaria di circa 60 milioni di euro risulta insufficiente rispetto a un fabbisogno
che supera i 200 milioni.

Tale scostamento rischia di compromettere percorsi formativi già progettati e
attesi da migliaia di cittadini, tra cui:

– giovani in cerca di prima occupazione;

– donne in rientro nel mercato del lavoro;

– percettori di sostegni al reddito per i quali la frequenza ai corsi è condizione obbligatoria;
– cittadini stranieri inseriti in percorsi di integrazione e autonomia.
Va ricordato che il Programma FSE+ assegna alla Regione Siciliana oltre 1,5 miliardi di euro.

Incrementare le risorse dell’Avviso 7 non rappresenterebbe solo un atto di equità sociale, ma anche una scelta di rigore amministrativo, utile a garantire:
– il pieno utilizzo dei fondi europei disponibili;
– una più rapida capacità di impegno e certificazione della spesa; – effetti concreti in termini di occupazione e sviluppo territoriale.

L’Avviso 7, invece, consente il conseguimento di qualifiche professionali riconosciute, immediatamente
spendibili nel mercato del lavoro e coerenti con il fabbisogno espresso dalle imprese.
Per queste ragioni, si richiede alla Giunta regionale di:
1. incrementare la dotazione finanziaria dell’Avviso 7/2023 II Finestra 2025, così da garantire la
copertura di tutte le istanze ammissibili;

2. assicurare continuità amministrativa e tempi certi, evitando interruzioni che possano pregiudicare
l’avvio dei percorsi formativi.

Confidiamo che il Governo regionale voglia dare risposta a una necessità concreta del territorio-.

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