Sono 16 i “furbetti” che in casa avevano acqua gratis, scoperti e denunciati all’Autorità Giudiziaria, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale e ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, per “furto aggravato”, dai Carabinieri della Compagnia di Paternò. Al riguardo, nell’ambito di un servizio di contrasto all’illegalità diffusa, Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia, in collaborazione con il personale delle società A.CO.SET, hanno effettuato numerose verifiche tecniche sugli impianti idrici di alcune palazzine.
I primi accertamenti hanno interessato un complesso abitativo di Largo Turi Pandolfini per il quale, a fronte dei tanti appartamenti, non risultava un corrispondente e adeguato numero di contratti per la fornitura di acqua. L’ispezione ha consentito di accertare come 6 condomini, avessero praticato dei bypass che permettevano l’allaccio diretto alla condotta idrica principale, beneficiando, così, di acqua gratis, a discapito di tutti i cittadini onesti e causando danni alla società idrica. Sono stati denunciati un 30enne, un 66enne ed una 51enne, già noti alle Forze dell’Ordine per pregresse vicende giudiziarie e d ancora una 65enne, un 25enne ed una 35enne.
In via Martoglio, analogamente, sono stai denunciati per furto aggravato due 35enni, già noti alle Forze dell’Ordine ed una 32enne. E’ scattata la denuncia anche per 4 residenti in via Contarino, un pregiudicato 65enne, una 65enne ed una 43enne già conosciuti alle Forze dell’Ordine ed un 32enne. Le verifiche sono proseguite poi per altre abitazioni in via San Francesco d’Assisi dove è stata denunciata un a 56enne già nota alle Forze dell’Ordine, in via Mulini una 45enne, e in strada Scannacavoli una 49enne, entrambe gravate da precedenti di polizia. I tecnici dell’Acoset hanno ripristinato lo stato di legalità e sicurezza rimuovendo le manomissioni e installando nuovi contatori, mentre tutti gli inquilini irregolari dovranno affrontare un processo per furto aggravato.