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S.M.Di Licodia al collasso tra rifornimenti chiusi e Bancomat inaffidabili

I cittadini lamentano: “Un paese al collasso, senza servizi essenziali”

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Un paese al collasso, senza servizi essenziali” . È questo il grido d’allarme di tanti cittadini licodiesi che in questi giorni stanno vivendo non pochi disagi legati al mancato funzionamento dei rifornimenti di carburante presenti sul territorio comunale. “Fuori servizio” o “chiuso per problemi tecnici” sono i cartelli presenti nei due distributori automatici di carburante licodiesi che hanno mandato su tutte le furie gli abitanti del piccolo centro etneo. Non è noto se e quando questi rifornimenti riapriranno ma la certezza è che tale disservizio sta costringendo gli abitanti a spostarsi verso comuni limitrofi per fare carburante. Tre sono i rifornimenti presenti nel comune di cui uno al momento è in fase di ristrutturazione totale, chiuso ormai da diversi mesi.

Come se non bastasse, a far saltare i nervi, anche il funzionamento altalenante del bancomat dell’ufficio Postale di via Pirandello, unico  sportello automatico disponibile in paese, che è frequentemente fuori uso soprattutto nel fine settimana quando si esaurisce la disponibilità di denaro erogabile. Senza la possibilità di prelevare contante, molti cittadini sono costretti a recarsi nei comuni vicini anche per le operazioni più semplici.

In un clima di sfacelo come quello già descritto, a tornare in auge principalmente sui social è la questione “banche”. Ormai da diversi anni, infatti, il comune etneo è privo di un istituto bancario. Un’assenza, questa, che crea enormi difficoltà soprattutto per gli anziani e per coloro che non hanno la possibilità di spostarsi facilmente. La banca più vicina si trova a chilometri di distanza, nei paesi di Biancavilla o Paternò, e per chi non dispone di mezzi propri o ha difficoltà a muoversi, svolgere operazioni bancarie diventa un’impresa ardua. L’assenza di una banca implica anche la mancanza di un punto di riferimento per le piccole e medie imprese locali, che devono gestire le loro finanze in modo più complesso e dispendioso. Su questo fronte, diversi sono stati i tentativi sia della politica locale che di liberi cittadini di poter riportare una banca in paese, tutti rimasti ad oggi infruttuosi.

 

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Etna, in corso nuova attività esplosiva intracraterica

La rilevazione è resa possibile grazie alle telecamere termiche

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Un’attività esplosiva intracraterica alle ‘bocche’ dell’Etna, senza emissione di cenere lavica, è stata osservata, grazie alle telecamere termiche di sorveglianza, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania che ha emesso un Vona, un avviso per l’aviazione, arancione.

Dai rilievi strumentali dell’Ingv, osservatorio Etneo, emerge anche che il tremore dei condotti magnatici interni al momento si mantiene su livelli medi.
L’attuale attività del vulcano è confinata a quota 3.300 metri sul livello del mare e non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Fonte: Ansa

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clima

Maltempo, allerta arancione diramata dalla protezione civile regionale

Previste intense precipitazioni dalle 16 di oggi e fino alle 24 nelle zone del messinese e catanese nella costa ionica, allerta gialla, invece, dalla mezzanotte e per 24 ore nella zone di Catania, parte del messinese interno, e nelle zone di Caltanissetta e Siracusa

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Diramata dalla protezione civile regionale l’allerta arancione per intense precipitazioni dalle 16 di oggi e fino alle 24 nelle zone del messinese e catanese nella costa ionica. Allerta gialla dalla mezzanotte e per 24 ore nella zone di Catania, parte del messinese interno, e nelle zone di Caltanissetta e Siracusa. Anche oggi, per via del maltempo, pompieri in azione per aiutare automobilisti in panne.

Intervento dei vigili del fuoco di Randazzo e Linguaglossa sulla strada statale 120 dell’Etna e delle Madonie  in territorio di Castiglione di Sicilia La statale si è allagata e le sono rimaste bloccate; necessario l’intervento dei soccorsi che hanno messo in sicurezza gli automobilisti. Ha ceduto, sempre sulla statale 120, una parte del muro che la delimita.  Disagi anche in contrada Verzera sulla SP 7/II, sempre in territorio di Castiglione di Sicilia. Anche in questa circostanza sono stati soccorsi automobilisti rimasti in panne con le macchine.

Pompieri in azione anche ad Aci Sant’Antonio, dove la circonvallazione si sarebbe trasformata in una sorta di fiume. Diverse le autovetture intrappolate nell’acqua; sul posto i sommozzatori dei pompieri e i vigili del fuoco del distaccamento di Acireale intervenuti per mettere in sicurezza gli automobilisti.

Stato di emergenza regionale per le zone della Sicilia colpite gravemente dagli eventi alluvionali degli ultimi due giorni. Lo ha deliberato la giunta di governo convocata con urgenza per questo pomeriggio dal presidente della Regione, Renato Schifani.  Stanziati 2,8 milioni di euro dal Fondo di riserva per le spese impreviste del bilancio regionale per effettuare, nel più breve tempo possibile, gli interventi ritenuti indispensabili per rimuovere le situazioni di pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi colpiti dai fenomeni meteorologici avversi del 19 e del 20 ottobre 2024.

Commissario straordinario per l’emergenza è stato nominato il dirigente generale del dipartimento Tecnico dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, Duilio Alongi.  “Dopo aver seguito costantemente l’evolversi della situazione dei giorni scorsi – dice Schifani – stiamo procedendo con tempestività e immediatezza, sia sul piano operativo sia su quello finanziario, per fronteggiare le criticità riscontrate in diverse zone della Sicilia. Nostro obiettivo fondamentale è quello di garantire innanzitutto la sicurezza dei cittadini e ripristinare la viabilità regionale lì dove è stata danneggiata gravemente”.  Nello specifico, sono cinque gli interventi prioritari, nelle aree maggiormente colpite, individuati a seguito dei sopralluoghi del dipartimento Tecnico con gli uffici del Genio civile, dell’Autorità di bacino e della Protezione civile.

 

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