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Cultura

S.M.di Licodia, Amministrazione Buttò ricorda strage di Capaci

Giovanni Buttò: “La legalità è cultura, coscienza morale, ma soprattutto modo di vivere!”

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“Anche Falcone fu un disobbediente rispetto al sistema se no non avrebbe subito quella persecuzione. Il maxiprocesso fu un evento anche culturale: dimostrò che la mafia di può essere giudicata proprio nel suo regno”. (Nando Dalla Chiesa)

Si è tenuta oggi, anche a Santa Maria di Licodia, un momento di commemorazione per il XXXI anniversario della strage di Capaci, dove perse la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro per mano della mafia che ha voluto mettere a tacere l’azione di lotta portata avanti dal magistrato siciliano. È stata una rappresentanza dell’amministrazione licodiese a deporre nella tarda mattinata di oggi delle piante presso la stele della memoria realizzata dall’associazione Attivamente e posta in via Aldo Moro, avvolte dal nastro tricolore.

“In questa Giornata dedicata alla Legalità” ha scritto in una nota il sindaco Giovanni Buttò “tutta l’amministrazione vuole ricordare il Magistrato Giovanni Falcone, vittima della mafia, non solo con il gesto simbolico della deposizione di alcune piante presso l’effige a lui dedicata in via Aldo Moro, ma soprattutto lanciando un messaggio forte e deciso contro la mentalità mafiosa e per promuovere e far crescere nelle nuove generazioni semi di legalità che ci aiuteranno a costruire il futuro della nostra società. Il messaggio è quello di reinventare la legalità evitando decisamente di rassegnarsi all’esistente. Non rassegniamoci all’esistente! La legalità è cultura, coscienza morale, ma soprattutto modo di vivere!”

 

Cultura

San Valentino: Tra Storia, Romanticismo e Business

Esploriamo questa ricorrenza nelle sue molteplici sfaccettature: storiche, economiche, romantiche e sociali.

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Illustrazione di Sofia Laudani

San Valentino è una delle festività più discusse e polarizzanti del calendario. Per alcuni è il giorno perfetto per celebrare l’amore, per altri è solo una trovata commerciale. Ma cosa si nasconde davvero dietro il 14 febbraio? Esploriamo questa ricorrenza nelle sue molteplici sfaccettature: storiche, economiche, romantiche e sociali.

 

Dall’antica Roma a oggi: la storia di San Valentino

Le radici di San Valentino affondano nell’epoca romana. Una delle teorie più accreditate lo lega a San Valentino di Terni, un sacerdote cristiano vissuto nel III secolo d.C. La leggenda narra che Valentino celebrasse matrimoni segreti per i giovani innamorati, sfidando il divieto imposto dall’imperatore Claudio II, che riteneva i soldati sposati meno inclini alla guerra. Scoperto, Valentino fu giustiziato il 14 febbraio del 269 d.C., trasformandosi in martire dell’amore.

Tuttavia, questa festa potrebbe avere origini ancora più antiche. Alcuni storici la collegano ai Lupercalia, riti pagani romani dedicati alla fertilità che si svolgevano a metà febbraio. Con la cristianizzazione dell’Impero, queste celebrazioni furono sostituite con festività più morali, dando così origine a San Valentino come lo conosciamo oggi.

 

Un affare da miliardi: l’economia di San Valentino

Se c’è un aspetto che non può essere ignorato, è il valore economico di questa festa. San Valentino è un vero e proprio motore per diversi settori:

Fiori: le rose rosse sono il simbolo per eccellenza dell’amore, e in questa occasione il loro prezzo può aumentare anche del 50%.

Cioccolato e dolciumi: le vendite di cioccolatini e dolci a tema si impennano, con marchi di lusso che propongono edizioni speciali.

Gioielleria: anelli, collane e bracciali rappresentano uno dei regali più acquistati.

Ristorazione e viaggi: cene romantiche e fughe di coppia alimentano il settore turistico, con hotel e ristoranti che offrono pacchetti esclusivi.

Nel complesso, San Valentino genera un giro d’affari di miliardi di euro a livello globale, rendendolo un appuntamento imprescindibile per il commercio.

 

L’amore si può comprare? Il lato romantico (e concettuale) della festa

San Valentino divide l’opinione pubblica: alcuni lo considerano un’occasione per celebrare il proprio amore, altri lo vedono come una festa imposta dal consumismo. Ma l’amore si può davvero misurare con regali e gesti materiali?

Per molti, il vero valore di San Valentino non sta nelle spese folli, ma nei gesti autentici: una lettera scritta a mano, una sorpresa inaspettata, un momento condiviso senza distrazioni. Il romanticismo non è nel prezzo di un dono, ma nel pensiero che vi sta dietro.

Eppure, la festa ha anche un ruolo psicologico e sociale: rappresenta un rituale collettivo, un momento di pausa per riflettere sulle relazioni e dare spazio ai sentimenti in una società spesso frenetica.

 

San Valentino e l’amore in tutte le sue forme

Negli ultimi anni, la narrazione su San Valentino si è ampliata. Non è più solo la festa delle coppie, ma anche dell’amore in senso più ampio:

Love yourself: molte persone colgono l’occasione per celebrare l’amore verso se stesse, concedendosi un regalo o un’esperienza speciale.

Amicizia e famiglia: in molte culture si festeggiano anche gli affetti non romantici, con regali tra amici o parenti.

Inclusività: la festa si sta allontanando dal vecchio stereotipo eteronormativo, abbracciando tutte le forme d’amore, senza distinzioni di genere o orientamento.

Conclusione: San Valentino, una festa che cambia nel tempo

San Valentino è una celebrazione che si evolve con la società. Da tradizione religiosa a fenomeno commerciale, da simbolo dell’amore romantico a occasione per riflettere sui sentimenti in senso più ampio. Che lo si ami o lo si odi, è innegabile il suo impatto culturale, sociale ed economico.

Forse il vero spirito di questa festa non sta nei regali o nei ristoranti pieni, ma nel ricordare che l’amore – in tutte le sue forme – è ciò che dà significato alla nostra esistenza.

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Associazionismo

Catania, Un laboratorio di pittura per l’inclusione sociale

Atelier nel Bosco e Rete Italiana Disabili insieme per un evento dedicato ai bambini con disabilità

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Domenica 16 febbraio, a partire dalle 10.30, Atelier nel Bosco aprirà le sue porte ai bambini con disabilità per un laboratorio di pittura immerso nel verde. L’iniziativa si chiama “Un Cuore per la Disabilità” ed è promossa in collaborazione con la Rete Italiana Disabili che offrirà ai partecipanti un’esperienza creativa e coinvolgente in un ambiente accogliente e privo di barriere.

L’evento si terrà presso la sede di Atelier nel Bosco, in via del Roveto 7, a Catania, un polo per l’infanzia che da sempre mette al centro l’educazione inclusiva. Qui, i piccoli artisti potranno esprimere liberamente la loro creatività, sperimentando il potere dell’arte come strumento di comunicazione e condivisione.

Ad affiancare Atelier nel Bosco in questa iniziativa è la Rete Italiana Disabili, un’organizzazione che dal 2020 si impegna attivamente nella promozione di progetti di integrazione sociale, coinvolgendo oltre 2000 sostenitori e realizzando più di 20 progetti a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

A sottolineare l’importanza dell’evento è Graziella Messina, preside di Atelier nel Bosco:

Questa giornata rappresenta un passo significativo verso un mondo più accogliente e senza barriere. È il proseguimento di un progetto che la nostra scuola ha avviato offrendo assistenza gratuita ai bambini con disabilità dai 0 ai 6 anni. Il nostro obiettivo è sensibilizzare ed educare alla diversità, perché crediamo fermamente in una società più inclusiva.”

Anche Roberta Reitano, referente regionale Sicilia di Rete Italiana Disabili, ha evidenziato il valore simbolico dell’iniziativa, che si svolge proprio nel fine settimana di San Valentino:

Vogliamo celebrare l’amore nella sua forma più pura, ricordando quanto sia fondamentale accogliere e amare le differenze. La vera bellezza risiede nell’unicità di ogni individuo.

L’evento sarà gratuito e aperto a tutte le famiglie che vorranno partecipare, offrendo ai bambini un’occasione di crescita e di condivisione. Tra pennelli, colori e natura, “Un Cuore per la Disabilità” sarà un’esperienza che unisce arte, emozioni e inclusione, con l’obiettivo di abbattere le barriere e costruire un futuro più equo per tutti.

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