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Politica

S.M. di Licodia, ancora animi accesi in consiglio comunale: nuovo rinvio

La Delfa: “In tanti anni mai visto un presidente che non dava la parola”. Amministrazione Buttò risponde con nota stampa :” Necessario manifestare l’ indignazione nei confronti degli atteggiamenti dei consiglieri del gruppo Ideale Comune e dei quattro consiglieri dichiaratisi Indipendenti”

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Non c’è ancora pace all’interno del consiglio comunale di Santa Maria di Licodia che si è nuovamente riunito questa mattina – con l’ennesimo nulla di fatto – per discutere la variazione di bilancio inerente l’evento “Terra gourmet”- Festival dell’olio e dei vini etnei e un’interpellanza relativa all’impiego di un finanziamento del Gal Etna per la riqualificazione di un’area in contrada Buglio. Ad essere contrapposti, ancora una volta, le due fazioni politiche che si sono venute a creare in aula dopo la fuoriuscita dei 4 consiglieri dal gruppo di maggioranza “Uniti per Licodia” avvenuta nel mese di settembre scorso. Da un lato, dunque, l’opposizione che ha trovato negli indipendenti un valido compagno di avventura. Dall’altro, i consiglieri vicini al primo cittadino. Nel suo incipit, a sollevare dubbi sulla validità della seduta odierna, è stata subito la consigliera Mariella Spalletta, secondo la quale il consigliere Caruso, assente sul finale della seduta di ieri, avrebbe dovuto ricevere comunicazione della convocazione odierna.

A portare in aula il malcontento per quanto accaduto nella serata di ieri tra presidente del consiglio e consigliere Enrico Caruso (rileggi l’articolo), è stato Antonino La Delfa il quale ha affermato che “in tanti anni di politica non si era mai visto un presidente che non dava la parola”. È Lo stesso La Delfa, durante il suo intervento, a riservarsi di presentare in aula una mozione attraverso la quale chiedere l’azzeramento del gettone di presenza per i consiglieri e il dimezzamento del compenso degli amministratori. Una decisione, questa, forse provocatoria, per rispedire al mittente le accuse di danno erariale che sarebbero pervenute ad opposizione ed indipendenti da parte dell’amministrazione Buttò, legate ai continui rinvii del civico consesso. Poi, anche oggi, l’ennesimo rinvio del consiglio – a mercoledì 25 ottobre ore 19:00 – che si è ancora una volta arenato sulla questione della variazione di bilancio e sulla mancanza di una rendicontazione sui costi sostenuti per la manifestazione di inizio settembre tenutasi alla villa Belvedere. Rendicontazione chiesta a più voci in queste settimane non solo dagli indipendenti ma anche da parte del gruppo di opposizione “Ideale Comune” ma che secondo il sindaco e il suo entourage politico non sarebbe inerente all’ordine del giorno da trattare.

Una situazione di impasse, venutasi a creare all’interno dell’aula consiliare licodiese, che non va giù al Sindaco Giovanni Buttò, al Vice Sindaco Mirella Rizzo, agli assessori Giuseppe Nicolosi, Giuseppe Fazio e Francesco Rapisarda, al Presidente del Consiglio Comunale Maria Russo e ai consiglieri Ignazio Sidoti e Giuseppe Fazio che hanno risposto a questo stallo politico con una nota stampa a firma congiunta. “Visti gli episodi perpetrati in aula durante i consigli comunali dal 28 settembre ad oggi” si legge nel documento “questa Amministrazione, ritiene necessario manifestare tutta la propria indignazione nei confronti degli atteggiamenti dei consiglieri del gruppo “Ideale Comune” e dei quattro consiglieri dichiaratisi “Indipendenti” che in aula votano sistematicamente i rinvii ingiustificati nonostante la richiesta continua di documenti, di accesso agli atti regolarmente soddisfatti; l’indignazione per gli atteggiamenti arroganti e autoritari quali la pretesa di cambiare l’ordine del giorno della seduta, il silenziare chi chiede di intervenire, il non permettere neanche l’apertura del punto all’o.d.g., perché tutto ciò comporta un rallentamento dell’attività amministrativa, il non poter adempiere alle obbligazioni assunte dall’Ente nei confronti delle ditte e un’ulteriore spesa inutile a danno all’Ente. Sembra, a nostro avviso, un nuovo schieramento politico che si limita a rinviare senza proporre e senza decidere ma soprattutto senza ottenere benefici per la collettività”, conclude la nota della compagine governativa licodiese.

Cronaca

Tremestieri Etneo, il Consiglio dei Ministri scioglie per mafia il comune etneo

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi

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Il comune di Tremestieri Etneo è stato sciolto per mafia. A disporlo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, “in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali” .

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi. Ricordiamo che l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando, coinvolto nell’inchiesta Pandora, è stato  condannato ad otto anni per voto di scambio politico-mafioso.

Intanto sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio in nove Comuni siciliani. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Andrea Messina.

A essere coinvolti dal voto saranno comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, dove intanto sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.

Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato oggi dal Consiglio dei ministri. L’assessorato provvederà dunque a emettere un nuovo provvedimento per escludere il comune del Catanese dalle prossime Amministrative.

“Con l’indizione di queste elezioni – dichiara l’assessore Messina – restituiamo voce ai cittadini e alle comunità locali, garantendo il ritorno alla piena legittimazione democratica delle amministrazioni comunali. La funzione del commissario è temporanea ed è solo attraverso il voto che può realizzarsi pienamente l’autonomia locale sancita dalla nostra Costituzione e dallo Statuto regionale. Questo passaggio rappresenta non solo un atto formale, ma un segnale di fiducia nelle istituzioni e nella partecipazione attiva della cittadinanza”.

Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.

 

 

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In Primo Piano

FI, congressi locali ed elezione nuovi segretari, a Paternò confermato Rinina

Congressi svolti, oltre nella città paternese, anche a Randazzo, Linguaglossa e Castiglione di Sicilia

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Dopo una campagna di tesseramento che ha fatto registrare numeri positivi, Forza Italia dà ufficialmente il via alla stagione congressuale in provincia di Catania. Una fase cruciale per il rilancio del partito a livello locale, che vede protagonisti iscritti e militanti nella scelta della nuova classe dirigente. La nostra bandiera sventola ormai in ogni centro del Catanese – dichiara l’eurodeputato Marco Falcone, segretario provinciale del partito – grazie a una comunità politica che si consolida puntando su partecipazione, entusiasmo e radicamento sul territorio.

Tra i primi risultati concreti della stagione congressuale sicuramente l’elezione di tre nuovi segretari comunali: a Randazzo eletta Cettina Foti, già segretaria organizzativa provinciale e con esperienza amministrativa; a Linguaglossa è Cettina Cacciola, ex assessore comunale, ad aver preso le redini della sezione azzurra; a Castiglione di Sicilia, il nuovo segretario è Concetto Stagnitti, già amministratore locale, che sarà anche candidato sindaco alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio prossimi.

Intensa anche l’attività a Paternò, dove ieri, 25 marzo, si è svolta l’assemblea congressuale cittadina. Confermato, alla guida del partito, Francesco Rinina, affiancato da Michele Russo (vice vicario) e Vito Palumbo (vice segretario e tesoriere). Completano la squadra Alfio Parisi (portavoce e responsabile per il Terzo Settore e l’Inclusione sociale), Ornella Contino (deleghe a scuola, famiglia e Azzurro Donna), Salvatore Malerba (relazioni con enti pubblici) e Alfio Coppola (segretario organizzativo). Numerosi gli interventi durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di amministratori locali e rappresentanti delle realtà giovanili e associative del territorio, tra questi, il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro, l’assessore comunale di Catania, Giovanni Petralia, il coordinatore di Forza Italia Giovani di Paternò, Francesco Ventura, il consigliere comunale di Belpasso, Andrea Paparo.

A condurre i lavori congressuali nei vari comuni il vice segretario provinciale Antonio Villardita, che ha definito il momento di grande valore politico e simbolico, all’insegna della partecipazione, del merito e della vicinanza concreta ai territori.

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