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Politica

S.M. di Licodia. Consiglio approva bilancio di previsione

L0opposizione scrive: “Scandalosa l’assenza della giunta e dei colleghi consiglieri che costituiscono momentaneamente il gruppo del sindaco”

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Sono servite 5 sedute consiliari, al consiglio comunale di Santa Maria di Licodia, per portare a termine – seppur fuori tempo massimo – l’iter di approvazione del Documento unico di programmazione de le bilancio di previsione 2021-2023. A caratterizzare questa avvincente “saga” politica di fine anno, una dura e certosina azione di opposizione portata avanti da quella che ormai è (e forse lo sarà fino a conclusione di questa legislatura) la nuova maggioranza ed opposizione consiliare licodiese composta dai consiglieri Rizzo, Buttò, Capace, La Delfa, Nicolosi e Massara. Nella seduta di ieri, seppur assente la consigliera Massara, si è aggiunta la consigliera Condurso che era stata assente nei consigli comunali precedenti. A rimanere vuote le sedie dei consiglieri Piemonte, Gorgone, Pinzone, Scandurra e Spalletta nonchè quella del primo cittadino anche lui assente alla seduta.

Nella serata di ieri, i consiglieri afferenti a questa “nuova maggioranza” hanno inviato una nota che pubblichiamo integralmente.

La nota integrale

Approvato il bilancio 2021-2022-2023 così come emendato dalla maggioranza formata dai consiglieri Buttò, Capace, Condurso, La Delfa, Massara,  Nicolosi e Rizzo. A conclusione della proficua sessione di lavori del consiglio comunale, che ha visto apportare molte correzioni  al DUP su richiesta della maggioranza del consiglio, oggi è stato approvato il bilancio 2021-2023. Scandalosa l’assenza della giunta e dei colleghi consiglieri che costituiscono momentaneamente il gruppo del sindaco cioè  Gorgone, Piemonte e Pinzone oltre a Scandurra e Spalletta.

Sprezzante e sminuente delle prerogative del Consiglio comunalela dichiarazione pubblica anticipata dal sindaco “poiché la maggioranza dei consiglieri  ha fatto gli emendamenti adesso se lo votino il bilancio”. La maggioranza consiliare costituita da Buttò, Capace, Condurso, La Delfa, Massara, Nicolosi e Rizzo ha approvato il bilancio che ha  emendato dopo aver sentito le parti sociali e le esigenze di buona parte della comunità:

• Due emendamenti  di € 57.000 complessivi con la specifica del trasporto degli studenti pendolari, per garantire a tutti  gli aventi diritto allo studio il contributo all’abbonamento ferroviario;
• Un emendamento € 16,000 per interventi a favore dei disabili , di cui il primo l’acquisto di sedia posturale• € 40,000 per il decoro e la dignità del nostro civico cimitero
• € 20,000 per interventi urgenti della messa in sicurezza di Pietra Pirciata  monumento che insieme alla Fontana del Cherubino e la Torre medievale costituisce l’identità di Santa Maria di Licodia
• € 20,000 per la manutenzione e la pulizia degli edifici comunali
• € 20,000 per gli interessi di mora contenzioso

Sono impinguate quelle voci di maggior interesse della cittadinanza, con attenzione al fatto che potranno essereutilizzate in dodicesimi. Si rassicuri la cittadinanza: nessuna somma è andata perduta, tutto è rimasto come avanzo di bilancio che consentirà alla nuova e imminente amministrazione di bandire i concorsi per rinnovare la pianta organica comunale ,garantire i diritti dei dipendenti comunali e dei cittadini licodiesi.

I consiglieri comunali
 
Giovanni Buttò
Angelo Capace
Domenica  Condurso
Antonio La Delfa
Giuseppina Massara
Giuseppe Nicolosi
Mirella Rizzo

In Primo Piano

PNRR, Barbagallo: “In Sicilia speso solo 8% di 1,6 miliardi, Schifani si sveglia sempre troppo tardi”

Il segretario regionale Anthony Barbagallo e Cleo Li Calzi, responsabile PNRR del Pd Sicilia, intervengono sullo stallo della spesa dei fondi del PNRR da parte della Regione Siciliana

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“A 15 mesi dal termine del programma, la Sicilia ha speso solo l’8% delle risorse assegnate dal PNRR. Non è un pesce d’aprile, ma l’esito della riunione convocata da Schifani con dirigenti ed assessori per fare il punto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.” Esordisce cosi una nota stampa a firma del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo e Cleo Li Calzi, responsabile PNRR del Pd Sicilia, i quali in maniera congiunta, intervengono sullo stallo della spesa dei fondi del PNRR da parte della Regione Siciliana, che a fronte di circa 1,6 miliardi di euro disponibili ne ha speso poco più di una decina di milioni.

“ Un incontro – prosegue la nota – che Schifani ha sentito di fare solo dopo avere letto che, a livello nazionale, vi erano criticità tali da avanzare richiesta di proroga di 1 anno per terminare i 20.634 progetti, distribuiti su diversi settori strategici necessari per lo sviluppo dell’Isola: dalla sanità, alla formazione professionale, dai beni culturali, alle infrastrutture, all’acqua e ai rifiuti”.

“Il dossier giunto sul tavolo del governatore della Sicilia, alla luce di questi dati, fotografa una situazione gravemente compromessa su cui, con colpevole ritardo, oggi il presidente della Regione pretende che in un solo mese risolvano ciò che non è stato fatto negli ultimi 3 anni” continuano Barbagallo e Li Calzi.

Un quadro  allarmante come ribadiscono i due firmatari della nota che concludono:  “C’è un dato che più di tutti allarma e che ci lascia profondamente perplessi: se resta da spendere il 92% della dotazione complessiva di 1,6 miliardi entro il 30 giugno 2026 significa che restano da spendere 1,47 miliardi ovvero quasi 100 milioni al mese. Dato impossibile per qualsiasi amministrazione. Questo dimostra, ancora una volta  al di là degli annunci, delle fanfare e delle passerelle che il PNRR, il più importante programma di investimento per recuperare i ritardi infrastrutturali e per il rilancio sociale ed economico della Sicilia, non è mai stata una vera priorità per Schifani e il centrodestra”.

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Cronaca

Tremestieri Etneo, il Consiglio dei Ministri scioglie per mafia il comune etneo

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi

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Il comune di Tremestieri Etneo è stato sciolto per mafia. A disporlo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, “in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali” .

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi. Ricordiamo che l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando, coinvolto nell’inchiesta Pandora, è stato  condannato ad otto anni per voto di scambio politico-mafioso.

Intanto sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio in nove Comuni siciliani. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Andrea Messina.

A essere coinvolti dal voto saranno comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, dove intanto sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.

Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato oggi dal Consiglio dei ministri. L’assessorato provvederà dunque a emettere un nuovo provvedimento per escludere il comune del Catanese dalle prossime Amministrative.

“Con l’indizione di queste elezioni – dichiara l’assessore Messina – restituiamo voce ai cittadini e alle comunità locali, garantendo il ritorno alla piena legittimazione democratica delle amministrazioni comunali. La funzione del commissario è temporanea ed è solo attraverso il voto che può realizzarsi pienamente l’autonomia locale sancita dalla nostra Costituzione e dallo Statuto regionale. Questo passaggio rappresenta non solo un atto formale, ma un segnale di fiducia nelle istituzioni e nella partecipazione attiva della cittadinanza”.

Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.

 

 

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