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Politica

S.M. di Licodia, consiglio boccia piano triennale delle opere triennali

Alla base della bocciatura, alcuni errori presenti nel documento che viene rispedito alla Giunta per le opportune correzioni

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Continuano a trovare un muro difficile da valicare i documenti e le proposte che da qualche mese a questa parte l’amministrazione Buttò sottopone al consiglio comunale di Santa Maria di Licodia per la loro l’approvazione. Ultima, in ordine cronologico, la bocciatura del piano triennale delle opere pubbliche – documento propedeutico all’approvazione del bilancio preventivo – avvenuta nella serata di ieri. Sette i voti contrari al documento (3 del gruppo d’opposizione “Ideale Comune” e i 4 indipendenti dall’ex maggioranza) contro i 5 favorevoli (i 4 consiglieri rimanenti in maggioranza più l’indipendente Caterina Piemonte) che di fatto hanno rimandato indietro il piano triennale.

Alla base della non approvazione, la presenza di alcuni errori presenti all’interno del piano. Una bocciatura che, comunque, è subito apparsa più politica che tecnica, a partire dalle parole della consigliera Mariella Spalletta “Mancano idee di nuovi progetti. Quelli riportati sono in gran parte iniziative avviate dalla vecchia amministrazione”. A correre ai ripari è il primo cittadino Buttò che specifica come “in una programmazione triennale si portano anche progetti precedenti ma molti di questi non sono mai stati finanziati alla vecchia amministrazione bensì a quella attuale. Alcuni progetti furono fatti in campagna elettorale Regionale ma non furono poi realmente finanziati”.

A far emergere errori nella stesura del Piano Triennale è, a ruota, il consigliere Enrico Caruso. “All’interno di questo piano – ha detto Caruso – è presente un progetto finanziato di rigenerazione urbana che non è più di un milione di euro ma di 830 mila euro e sono presenti anche degli errori nei costi della Villa Comunale”. E poi l’affondo, l’ennesimo in aula, nei confronti del primo cittadino “invito il capo dell’amministrazione a non deliberare cose errate”.

Errori, quelli fatti emergere in aula, definiti dall’amministrazione come “materiali” ed emendabili dallo stesso consiglio al fine di non rimandare la votazione. A chiarire anche la propria posizione, il capogruppo di “Ideale Comune” Gabriele Gurgone. “Sarà sicuramente un errore materiale ma è giusto che il consiglio non approvi un documento con errori. Ricordiamoci che l’anno scorso fu fatto saltare un bilancio, ma non successe nulla. Le somme furono spese l’anno dopo. Ma qui la questione diventa politica e non va ridimensionata al solo aspetto tecnico”.

Da qui, un lungo impasse in aula – fatto a tratti da silenzi imbarazzanti –  per capire se il documento fosse emendabile o meno. Alla base, la tempistica entro cui è stata presentata la mozione in aula da parte del vicesindaco Mirella Rizzo. Secondo l’opposizione, l’emendamento di variazione è arrivato fuori tempo limite, in fase di dichiarazione di voto. Secondo il presidente del Consiglio Comunale, le dichiarazioni di voto non erano ancora aperte e pertanto la mozione di emendamento era valida. Nemmeno gli appunti dei verbalizzanti della seduta, hanno aiutato a capire con certezza chi avesse ragione. Emendamento, comunque, messo a votazione da parte del Presidente Russo ma che ha ricevuto la consueta bocciatura in aula con i consueti 7 voti contrari e 5 voti favorevoli. Sarà ora la giunta a dover rimodulare il piano delle opere triennali e ripresentarlo in aula alla prima seduta utile.

LE INTERPELLANZE

Nella seduta di ieri, anche due interpellanze sulla Villa Comunale e sul Cimitero. A rispondere al primo documento, presentato dai consiglieri la Delfa, Gurgone e Spalletta, sullo stato di abbandono e sicurezza all’interno del Belvedere, è stato lo stesso primo cittadino Giovanni Buttò. “Sulle panchine della villa, che ultimamente hanno ceduto, stiamo verificando se la loro posa è avvenuta in maniera corretta” ha relazionato il sindaco. “Sullo stato di degrado del verde, posso dire che la ditta ha finito i lavori a maggio e abbiamo tamponato con i nostri dipendenti che non hanno queste competenze. Poi c’è stato il forte caldo e i fiori e le piante messe da capitolato si sono appassite. Nella nostra pianta organica non abbiamo un giardiniere ma intendiamo risolvere mettendo in previsione di bilancio una somma per l’affidamento del verde ad una cooperativa esperta nel settore. Sulla pulizia – continua il sindaco – dovevamo avere una riunione con un responsabile della Dusty ma ad oggi non c’è stata. Sul fronte sicurezza, sono previste delle somme per una revisione del piano di sorveglianza nonché sono in costante contatto con il comandante della Stazione dei Carabinieri affinché vengano effettuati diversi passaggi delle forze dell’ordine all’interno del Belvedere”.

A rispondere sullo stato di abbandono del Cimitero, presentata dai consiglieri La Delfa, Gurgone, Pinzone, Spalletta, Patti, Ranno e Caruso, è l’assessore Pippo Nicolosi. Parole dure quelle dell’assessore, rivolte ai banchi dell’opposizione e degli indipendenti. “Il cimitero, con questa amministrazione e questo assessorato ha mantenuto decoro e dignità, perché un conto è la chiacchera da bar altro conto è la segnalazione che dice lei. Negli uffici non è pervenuta nessuna segnalazione e nessun cittadino ha depositato un atto attraverso il quale segnala di non poter raggiungere il proprio caro defunto. Questa interpellanza è solo pretestuosa, addirittura presentata da 7 consiglieri. Non era mai accaduto. Lei, consigliere La Delfa, mi ha preceduto in questo ruolo e non si è premurato di cambiare un solo filo. Questo assessorato ha invece provveduto a sistemare i servizi igienici, a procurare l’alza feretri perché quando c’era lei i morti venivano sollevati con un muletto, abbiamo provveduto a sistemare una fossa biologica a norma di legge, perché il bagno quando lei era assessore era sempre otturato. Il merito che ha trovato il cimitero pulito non è di questa interpellanza ma è merito del custode e dalle ditte che si sono succedute. Nella parte nuova del cimitero sa benissimo perché parte in causa, abbiamo provveduto a sistemare una strada, con l’acqua che viene raccolta da grate e smistata in apposita fossa biologica. Non mi dà prova stasera di un cittadino che si sia lamentato, non me la porta in aula e quindi l’interpellanza è pretestuosa. Se l’interpellanza è un attacco alla diligenza, a questa amministrazione, per sovvertire la volontà popolare dei cittadini, questo è un altro aspetto”. In merito alla durata dei lavori, l’assessore ha poi spiegato che erano dei ritardi tecnici legati all’assestamento del terreno prima di poter posare l’asfalto.

Immediata la replica di La Delfa. “Lei è il quarto assessore ai servizi cimiteriali dopo la mia nomina. Quando ero assessore, ho portato dei benefici, nonostante fossimo in esercizio provvisorio e in somma urgenza. Sono stati realizzati dei loculi, si è cercato di dare il massimo durante le festività. I lavori sono stati effettuati. Lei è assessore da un anno e mezzo e alcune cose non sono state prese in considerazione. Lei pensa che quello che ho comunicato è solo per andare contro all’amministrazione. Un disagio lei lo fa passare come interesse personale”.

Famiglia

Sicilia, da lunedì 7 luglio al via il contributo di solidarietà

L’operazione, frutto della collaborazione tra l’assessorato regionale alla Famiglia e Irfis prevede l’erogazione complessiva di 25 milioni di euro

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A partire da lunedì 7 luglio saranno accreditati i primi contributi di solidarietà destinati alle famiglie siciliane in condizioni di grave disagio economico e sociale. Si tratta di una misura una tantum voluta e finanziata dalla Regione Siciliana, che consentirà a oltre 6500 nuclei familiari di ricevere un sostegno economico immediato.

L’operazione, frutto della collaborazione tra l’assessorato regionale alla Famiglia e Irfis (istituto finanziario regionale) prevede l’erogazione complessiva di 25 milioni di euro. Le somme, che variano tra i 2.500 e i 5mila euro per famiglia, saranno accreditate direttamente sui conti correnti dei beneficiari. Un primo importante passo che, secondo quanto annunciato dalla Regione, sarà seguito da un ulteriore ampliamento. A seguito di uno scorrimento della graduatoria – necessario dopo che circa 1.400 aventi diritto non hanno presentato il documento di disponibilità al lavoro – altri 1.700 cittadini con punteggio utile sono stati inseriti nella lista dei destinatari del contributo, utilizzando i fondi residui e un milione di euro aggiuntivo stanziato di recente. Anche per questi nuovi beneficiari sarà indispensabile presentare la dichiarazione rilasciata dai Comuni, che attesta la disponibilità a partecipare ad attività socialmente utili.

Complessivamente, saranno oltre 8.200 le famiglie siciliane che beneficeranno del contributo straordinario. «Abbiamo centrato un obiettivo importante: offrire in tempi brevissimi un sostegno concreto a chi vive situazioni di forte difficoltà».

Questo il commento del presidente della Regione, Renato Schifani.

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amministrazione

Biancavilla, il presidente del consiglio Luigi D’Asero ha annunciato le sue dimissioni

Il tutto rientra nell’ambito degli accordi preelettorali interni alla maggioranza. Al posto di D’Asero dovrebbe essere eletto a capo dell’assise civica Fabrizio Portale. Come consigliere subentrerà il primo dei non eletti della lista Mpa, ossia Giuseppe Stissi

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Il presidente del consiglio comunale di Biancavilla Luigi D’Asero ha annunciato che a breve, probabile a giorni, si dimetterà dalla carica di presidente nonché da consigliere comunale. Il tutto rientra nell’ambito degli accordi preelettorali interni alla maggioranza. Al posto di D’Asero dovrebbe essere eletto a capo dell’assise civica Fabrizio Portale.

Come consigliere subentrerà al suo posto il primo dei non eletti della lista Mpa, ossia Giuseppe Stissi. D’Asero era stato eletto presidente del consiglio con 15 voti favorevoli su 16. D’Asero ha annunciato le dimissioni nel corso di una conferenza stampa, con accanto il sindaco Antonio Bonanno, tracciando anche un bilancio dei due anni e mezzo di attività consiliare.

D’Asero ha ribadito il suo ruolo di garante della trasparenza dei lavori consiliari a sostegno anche dell’unica consigliera di minoranza. E non ultimo oltre 60 delibere all’anno firmate, una serie di regolamenti e l’adesione all’Unione dei Comuni

 

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