Si è svolto ieri pomeriggio, nello storico Palazzo Butera di Palermo, un incontro istituzionale di grande rilevanza finalizzato a rafforzare i legami culturali tra la Sicilia e la Normandia in vista delle celebrazioni del Millenario di Guglielmo il Conquistatore, previste per il 2027 e ribattezzate “l’Anno dei Normanni”.
All’iniziativa hanno preso parte importanti esponenti delle istituzioni culturali e politiche delle due regioni: il Presidente della Regione Normandia, Hervé Morin, la Senatrice Catherine Morin-Desailly, in rappresentanza del Ministero della Cultura francese, e una nutrita delegazione siciliana guidata dal Sindaco di Paternò, Nino Naso, accompagnato dall’Assessore alla Cultura Giovambattista Caruso, e dai rappresentanti delle città di Cefalù, Piazza Armerina, Sperlinga, Enna, Nicosia e Noto. Presente anche la professoressa Iride Valenti dell’Università di Catania.
Al centro dell’incontro, la volontà di costruire una rete di cooperazione culturale e turistica tra Sicilia e Normandia, con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio architettonico e storico comune, eredità del periodo normanno. Un ruolo centrale è stato riservato al Castello Normanno di Paternò, simbolo dell’identità storica siciliana e potenziale polo di attrazione per il turismo culturale legato all’Anno dei Normanni.
“La nostra città è un patrimonio di storia e tradizione – ha dichiarato il Sindaco di Paternò, Nino Naso –. Questo progetto rappresenta un’opportunità straordinaria per far conoscere il Castello Normanno e per rafforzare i legami culturali che uniscono Sicilia e Normandia. Paternò si conferma così protagonista di un percorso culturale di rilievo internazionale.”
Entusiasmo condiviso anche dall’Assessore alla Cultura Giovambattista Caruso: “Essere qui a rappresentare Paternò è per me un onore e una grande responsabilità. La Sicilia possiede un immenso patrimonio materiale e immateriale che merita di essere valorizzato. Questo progetto ci consente di raccontare la storia di Paternò al mondo, inserendola in un dialogo culturale più ampio, con una visione condivisa di crescita.”


Il progetto prevede, oltre al restauro e alla valorizzazione dei principali siti normanni, anche iniziative di scambio culturale e formativo tra le nuove generazioni dei territori coinvolti, nella prospettiva di rendere il patrimonio normanno una risorsa viva, attiva e condivisa.
Le celebrazioni del 2027, dunque, si configurano come un’opportunità unica per promuovere i territori siciliani e normanni, costruendo un ponte culturale e turistico che favorisca lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali nel segno di un’eredità comune che continua a unire.