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S.M. di Licodia, Forza Italia punta su giovani, donne e territorio

Ieri un incontro alla presenza del neo consigliere della Città Metropolitana di Catania, Antonio (Ninni) Anzalone

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Sulla scia dell’ottimo risultato ottenuto alle elezioni europee 2024, che ha visto Forza Italia affermarsi come primo partito e Marco Falcone raccogliere ben 315 preferenze, il Direttivo di Santa Maria di Licodia ha proseguito il suo impegno con una campagna di tesseramento che ha portato all’elezione di quindici nuovi membri. Una nota di particolare rilievo è la significativa presenza di donne e giovani, segno di un rinnovamento e di una visione proiettata verso il futuro. Il nuovo Direttivo intende proseguire nel solco della tradizione italiana ed europea che pone al centro la persona, il valore della vita e della famiglia. L’obiettivo primario è offrire opportunità di formazione e crescita a una nuova classe dirigente. Un’azione fondamentale per contrastare l’improvvisazione spesso riscontrata nelle liste elettorali, che, pur raccogliendo voti, non sempre garantiscono le competenze amministrative necessarie.

A dimostrazione della sinergia che il direttivo di Forza Italia vuole instaurare con le istituzioni, alla riunione ha partecipato il neo consigliere della Città Metropolitana di Catania, Antonio (Ninni) Anzalone. Anzalone ha ringraziato i consiglieri di Forza Italia per il sostegno ricevuto e ha garantito la sua piena disponibilità all’ascolto delle esigenze del territorio. Presente all’incontro anche il sindaco Giovanni Buttò. Ninni Anzalone ha illustrato le competenze del Consiglio metropolitano, prestando particolare attenzione alle istanze di Santa Maria di Licodia. Tra le priorità emerse, l’urgenza della manutenzione delle strade provinciali, gli interventi nelle politiche a favore dei giovani e delle fasce più deboli, e la restituzione ai Licodiesi del parco di colonnato lavico e macchia mediterranea sotto il Belvedere.

I componenti del Direttivo di Forza Italia di Santa Maria di Licodia hanno ribadito la loro volontà di fungere da “cerniera” tra i cittadini e le istituzioni a tutti i livelli, certi di trovare nel partito interlocutori attenti e disponibili a recepire le necessità della comunità. Il Segretario Mirella Rizzo, unitamente al vice segretario Pippo Scandurra, hanno annunciato che rinnoveranno a breve gli incontri con gli amministratori, segno di un impegno costante e di un dialogo aperto con tutte le parti interessate.

amministrazione

Mascalucia, Mosema: 13 indagati per bancarotta fraudolenta, fra questi sindaci ed ex amministratori

L’inchiesta ha fatto emergere gravi irregolarità nella gestione economico-finanziaria dell’azienda

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La Procura della Repubblica di Catania ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a 13 persone, accusate di bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Mosema, la società che si occupava della gestione dei rifiuti nel Comune di Mascalucia, dichiarata fallita nel 2020. L’indagine, coordinata dai pubblici ministeri Fabio Saponara e Margherita Brianese, è nata da una relazione redatta dal curatore fallimentare nominato per la gestione della società. L’inchiesta ha fatto emergere gravi irregolarità nella gestione economico-finanziaria dell’azienda.

Tra gli indagati, come riportato dal quotidiano La Sicilia, figurano nomi di rilievo delle istituzioni locali: l’attuale sindaco di Mascalucia Vincenzo Antonio Magra, l’ex primo cittadino Giovanni Leonardi, l’attuale presidente di Kalatambiente Concetta Italia, e il commercialista Fabio Sciuto.

Le accuse

Le ipotesi di reato si articolano in due distinti capi d’imputazione: la Manipolazione dei bilanci che riguarda -scrive ancora il quotidiano “La Sicilia”- gli ultimi presidenti del consiglio di amministrazione della Mosema: Concetta Italia, Gaetano Antonino Belfiore, Fabio Sciuto, Angelo Spina. Coinvolti anche il liquidatore Maurizio Verona, in carica dal maggio 2019, e i consiglieri delegati Maria LombardoGiuseppe Finocchiaro e Salvatore Fazio. Secondo l’accusa, avrebbero deliberatamente fornito dati falsi o omesso informazioni rilevanti sulla reale situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda, già in crisi dal 2013.

Il secondo capo d’imputazione- si legge ancora nel quotidiano “La Sicilia”- coinvolge gli amministratori e funzionari del Comune di Mascalucia, socio di maggioranza della Mosema. Oltre ai sindaci Leonardi (in carica dal 2013 al 2018) e Magra (dal 2018), risultano indagati: Danilo Ambra, ex responsabile dell’area finanziaria Alfio Raffaele Gibilisco, ex responsabile dell’area tecnico-urbanistica, Filippo Pesce.

Secondo i magistrati, le condotte dolose degli indagati avrebbero causato direttamente il dissesto finanziario della Mosema, compromettendo definitivamente l’operatività dell’azienda pubblica.

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Palermo, Sicilia e Normandia unite nel segno della storia

A Palazzo Butera l’incontro istituzionale verso il Millenario di Guglielmo il Conquistatore

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Si è svolto ieri pomeriggio, nello storico Palazzo Butera di Palermo, un incontro istituzionale di grande rilevanza finalizzato a rafforzare i legami culturali tra la Sicilia e la Normandia in vista delle celebrazioni del Millenario di Guglielmo il Conquistatore, previste per il 2027 e ribattezzate “l’Anno dei Normanni”.

All’iniziativa hanno preso parte importanti esponenti delle istituzioni culturali e politiche delle due regioni: il Presidente della Regione Normandia, Hervé Morin, la Senatrice Catherine Morin-Desailly, in rappresentanza del Ministero della Cultura francese, e una nutrita delegazione siciliana guidata dal Sindaco di Paternò, Nino Naso, accompagnato dall’Assessore alla Cultura Giovambattista Caruso, e dai rappresentanti delle città di Cefalù, Piazza Armerina, Sperlinga, Enna, Nicosia e Noto. Presente anche la professoressa Iride Valenti dell’Università di Catania.

Al centro dell’incontro, la volontà di costruire una rete di cooperazione culturale e turistica tra Sicilia e Normandia, con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio architettonico e storico comune, eredità del periodo normanno. Un ruolo centrale è stato riservato al Castello Normanno di Paternò, simbolo dell’identità storica siciliana e potenziale polo di attrazione per il turismo culturale legato all’Anno dei Normanni.

La nostra città è un patrimonio di storia e tradizione – ha dichiarato il Sindaco di Paternò, Nino Naso –. Questo progetto rappresenta un’opportunità straordinaria per far conoscere il Castello Normanno e per rafforzare i legami culturali che uniscono Sicilia e Normandia. Paternò si conferma così protagonista di un percorso culturale di rilievo internazionale.

Entusiasmo condiviso anche dall’Assessore alla Cultura Giovambattista Caruso: “Essere qui a rappresentare Paternò è per me un onore e una grande responsabilità. La Sicilia possiede un immenso patrimonio materiale e immateriale che merita di essere valorizzato. Questo progetto ci consente di raccontare la storia di Paternò al mondo, inserendola in un dialogo culturale più ampio, con una visione condivisa di crescita.”

 

Il progetto prevede, oltre al restauro e alla valorizzazione dei principali siti normanni, anche iniziative di scambio culturale e formativo tra le nuove generazioni dei territori coinvolti, nella prospettiva di rendere il patrimonio normanno una risorsa viva, attiva e condivisa.

Le celebrazioni del 2027, dunque, si configurano come un’opportunità unica per promuovere i territori siciliani e normanni, costruendo un ponte culturale e turistico che favorisca lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali nel segno di un’eredità comune che continua a unire.

 

 

 

 

 

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