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S.M. di Licodia, gruppo consiliare degli “indipendenti” replica all’amministrazione Buttò

Gruppo degli indipendenti: “Ruolo dei consiglieri è quello di ispezione e controllo anche dell’operato della Giunta Municipale”

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Dopo la replica da parte del capogruppo consiliare di opposizione alla nota stampa dell’amministrazione Buttò, attraverso la quale si condannava la stasi verificatasi all’interno del civico consesso che da diverse settimane è arenato sulla ratifica di una variazione di bilancio legata all’evento “Terra gourmet”- Festival dell’olio e dei vini etnei (rileggi l’articolo) arriva la replica da parte del gruppo di indipendenti Enrico Caruso, Antonino La Delfa, Fabiana Patti e Grazia Ranno.

La nota integrale

In risposta alla nota dell’Amministrazione Comunale del 18.10.2023, desiderano precisare quanto segue: Qualora non fosse noto ai membri dell’Amministrazione, il ruolo demandato dal regolamento Comunale ai consiglieri è quello di ispezione e controllo anche dell’operato della Giunta Municipale ed il regolamento stesso non pone alcun termine su come queste prerogative possano essere attivate. Forse il Sindaco insieme ad alcuni assessori e consiglieri che sostengono questa amministrazione, in passato erano abituati ad essere convocati in consiglio solo per alzare la mano declassando il ruolo di consigliere a semplici numeri. Per noi del gruppo degli indipendenti, non è così. Vogliamo che i punti all’Ordine del Giorno siano adeguatamente documentati e che prima di passare al voto ogni angolo, anche il più remoto, della richiesta venga esaminata senza lasciare nulla al caso o alla buona sorte.

È bene che la Giunta di minoranza che regge l’amministrazione si regoli di conseguenza. I rinvii sono stati necessari prima perché è mancato il Sindaco occupato con degli impegni personali, secondo perché era stato detto dal Primo Cittadino che il rendiconto non era pronto ed aveva assicurato che lo avrebbe portato alla prossima seduta utile ed infine – non certo per volontà dei consiglieri – per una scelta che riteniamo sconsiderata e senza precedenti da parte della Presidente del Consiglio che ancora prima di sapere di cosa dovessimo parlare aveva negato la parola prima alla Consigliera Ranno e subito dopo al Consigliere Caruso creando i presupposti affinché il gruppo dei consiglieri abbandonasse l’aula in segno di protesta.

Giorno 18.10.2023 i due gruppi consiliari “Ideale Comune” e il gruppo degli Indipendenti hanno ritenuto di dover rinviare il consiglio in attesa del rendiconto che si aspetta da tempo e per solidarietà nei confronti del Consigliere Caruso che era assente perché non aveva avuto il tempo di informarsi sul rinvio. Non prima però per bocca del Consigliere La Delfa di spegnere ogni perplessità o titubanza sia del Presidente del Consiglio che dagli appartenenti alla Giunta presenti, che palesavano un presunto danno erariale relativo ai gettoni di presenza, inverosimili ad una mendicanza, dovuti ai consiglieri. Al fine di eliminare ogni dubbio il Consigliere La Delfa ha annunciato a nome del gruppo degli indipendenti, affiancato subito dopo anche dal consigliere Gurgone per il gruppo “Ideale Comune”, che rinunciavano a qualsiasi indennità per le sedute in questione. Inoltre il consigliere La Delfa preannunciava la presentazione di una mozione con la quale nel formalizzare la rinuncia all’indennità dei consiglieri chiedeva che anche i componenti della giunta rinunciassero a loro volta ad una percentuale della loro indennità, ricevendo una risposta assai scomposta a questa richiesta da parte di alcuni componenti della giunta presenti al consiglio.

In buona sostanza, la pantomima messa in atto dai componenti dell’Amministrazione Comunale con scene di isterismo e abbandono dell’aula da parte del Sindaco poteva essere evitata, ma forse è stato toccato qualche nervo scoperto e la reazione è stata incontrollata. Si chieda, piuttosto la Giunta, e ci spieghi il perché dell’urgenza del pagamento delle fatture relative alla variazione di bilancio di cui al punto all’ordine del giorno, senza attendere l’approvazione da parte del Consiglio. Quale era questa urgenza di pagare le fatture a pochi giorni dalla conclusione di una manifestazione sulla cui realizzazione sussistono forti perplessità e di cui chiederemo conto con una apposita interpellanza? Non si poteva forse aspettare che prima si votasse la variazione e si potesse leggere la rendicontazione prima di pagare le fatture, come di solito avviene sempre? Basterebbe solamente questo, unito al fatto che ad oggi la rendicontazione non è ancora disponibile, per giustificare un’azione di ispezione e controllo approfondita ed efficace. L’Amministrazione Comunale di minoranza si metta il cuore in pace e sappia che il Consiglio Comunale farà valere le proprie prerogative dettate alla legge e dal regolamento e dimentichi di poterlo bypassare in alcun modo. Pensi, infine, ad istruire adeguatamente le pratiche che porterà all’Ordine del Giorno per evitare che si perpetui ancora quanto già verificatosi.

Associazionismo

S.M. di Licodia, città cardio-protetta: installati 2 defibrillatori pubblici salvavita

L’installazione è stata possibile grazie al progetto di Bilancio Partecipativo 2021 “Ti Aiuto Col Cuore” presentato dalla Misericordia di Santa Maria di Licodia

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Sono stati installati nella giornata di oggi, a Santa Maria di Licodia, due defibrillatori pubblici di comunità acquistati dal Comune grazie al progetto “Ti aiuto col cuore” del Bilancio Partecipativo 2021, presentato dalla Misericordia di Santa Maria di Licodia che dal 1986 è presente sul territorio in risposta alle tante esigenze sanitarie della comunità licodiese e non solo. La cerimonia di posa ed inaugurazione si è tenuta sotto i portici di Piazza Umberto I, nei pressi del Comando di Polizia Municipale, dove è presente una delle due teche. Un luogo strategico e centrale, facilmente raggiungibile da chi dovesse avere bisogno di questo dispositivo salvavita. Un secondo defibrillatore è stato invece posizionato all’esterno della Villa Belvedere, contribuendo a rendere sicuro uno spazio frequentato da grandi e piccini. .

«La posa dei due defibrillatori, dimostra che la collaborazione tra volontariato ed istituzioni può restituire alla comunità dei benefici positivi» ha spiegato il Governatore della Misericordia Luca Crispi. «Seppur questo progetto era stato bocciato nel bando 2020, siamo riusciti a far capire alla politica locale l’importanza della presenza sul territorio di strumenti salvavita come questi. Nonostante le lungaggini legate all’acquisto e poi la posa, oggi siamo felici – come Misericordia – di sapere che questa piccola cittadina è più sicura. In Italia si registrano circa 60 mila morti l’anno per arresto cardiaco, 5 mila al mese, 167 al giorno, circa 7 ogni ora, anche tra soggetti che non hanno mai manifestato problematiche cardiache precedenti. La presenza di un defibrillatore pronto ad essere utilizzato, rappresenta una marcia in più sul fronte della sicurezza in tema di malattie cardiovascolari. Evitare queste tragedie è possibile, grazie alle cosiddette manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo di un defibrillatore (il cui costo è inferiore ad uno dei più moderni smartphone) compiute da personale laico (quindi non sanitario), entro pochi minuti dalla perdita di coscienza».

Presenti alla cerimonia anche il Presidente del Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, il primo cittadino licodiese Giovanni Buttò, il vicesindaco Mirella Rizzo, il Presidente del consiglio Maria Russo, la consigliera Caterina Piemonte, l’assessore al Bilancio Giuseppe Nicolosi e la componente del collegio dei Saggi di Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Annalisa Schillaci. «Oggi si dona alla cittadinanza uno strumento molto utile che può salvare vite» ha detto il Sindaco Buttò «L’amministrazione insieme al grande lavoro fatto dalla Misericordia di Santa Maria di Licodia, ha deciso di acquistare 2 defibrillatori che sono posizionati uno sotto piazza Umberto I e l’altro alla villa Belvedere. Questo è un bene per tutta la collettività e mi auguro, visto quello che sta accadendo in questi giorni, che si capisca l’utilità che può avere un defibrillatore che non viene installato né per l’amministrazione né per la Misericordia, ma per l’intera collettività. Speriamo che non venga utilizzato mai ma che sia sempre a disposizione».

Plauso per l’iniziativa anche da parte del Presidente del Comitato delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano. «Complimenti alla locale Misericordia per il progetto presentato e complimenti anche all’amministrazione che ha creduto in questa proposta» ha detto Distefano. «Molte volte i progetti che partono dalla base, di democrazia partecipata rimangono solo scritti sui fogli di carta delle delibere e poi messi nel dimenticatoio. Oggi a Santa Maria di Licodia, per il tramite della locale Misericordia che opera attivamente su più fronti, si realizza concretamente ed in maniera tangibile un progetto di Bilancio Partecipativo utile per tutta la collettività».

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Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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