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Politica

S.M. di Licodia, “Ideale Comune” replica alla nota congiunta dell’amministrazione

Gabriele Gurgone: “Ci siamo limitati ad esercitare le nostre funzioni. Sindaco prenda atto di questo momento di difficoltà e faccia una riflessione seria, perché il rischio è di andare incontro a tre anni e mezzo di stallo e Santa Maria di Licodia non può permetterselo”

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Non è tardata ad arrivare la replica da parte del gruppo d’opposizione di Santa Maria di Licodia, “Ideale Comune”, alla nota stampa congiunta di ieri a firma del Sindaco Giovanni Buttò, del Vice Sindaco Mirella Rizzo, degli assessori Giuseppe Nicolosi, Giuseppe Fazio e Francesco Rapisarda, del Presidente del Consiglio Comunale Maria Russo e dei consiglieri Ignazio Sidoti e Giuseppe Fazio (rileggi l’articolo). «Parlare di indignazione per l’operato dei consiglieri comunali credo sia esagerato», ha commentato il capogruppo consiliare Gabriele Gurgone in un’intervista rilasciata ad Etna News 24. A non andare giù al Sindaco Buttò e alla sua squadra di governo – facendo saltare i nervi a quella parte di maggioranza sopravvissuta all’emorragia di consiglieri di queste ultime settimane –  è lo stallo venutosi a creare all’interno del civico consesso in merito all’approvazione di una variazione di bilancio relativa all’evento “Terra gourmet”- Festival dell’olio e dei vini etnei.

Un braccio di ferro che vede protagonisti in maniera compatta l’opposizione e gli indipendenti, da una parte, i quali hanno più volte chiesto all’altra parte – Sindaco Buttò ed esecutivo – la rendicontazione della manifestazione, prima di poter approvare la ratifica alla delibera di giunta di variazione di bilancio. «Noi ci siamo limitati ad esercitare le nostre funzioni. Per noi la via d’uscita da questa situazione è una presa d’atto da parte del sindaco di questo momento di difficoltà, perché il rischio è di andare incontro a tre anni e mezzo di stallo e Santa Maria di Licodia non può permetterselo» ha poi concluso il consigliere Gabriele Gurgone.

In Primo Piano

Paternò, assessorato autonomie locali chiede “spiegazioni” sulla revoca consiglio del 22 ottobre

L’annullamento della seduta consiliare in autotutela da parte del presidente Tripoli è finita all’attenzione della Regione Siciliana, la quale ha ricevuto una missiva dell’ex deputato Martina Ardizzone che richiedeva “una verifica dei fatti accaduti presso il comune”

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Il consiglio comunale straordinario previsto a Paternò lo scorso 22 ottobre che puntava l’attenzione su “tutela e Salvaguardia dell’immagine della nostra città” e poi revocato in autotutela dal presidente del consiglio Marco Tripoli, a seguito di una nota del sindaco Nino Naso accompagnata da un parere legale, finisce sui tavoli dell’assessorato alle autonomie locali e della funzione pubblica.

Ad inviare una missiva è stata la oramai ex deputata regionale Martina Ardizzone del Movimento 5 Stelle che lo scorso 24 ottobre chiedeva, attraverso nota indirizzata all’assessore delle autonomie locali e della funzione pubblica Andrea Messina e al dirigente generale del dipartimento delle autonomie locali, Salvatore Taormina, una richiesta di verifica dei fatti accaduti presso il comune di Paternò, proprio nell’occasione della riunione d’assise revocata, “considerando – si legge nella missiva a firma della Ardizzone – illegittimo quanto accaduto per carenza di motivazione e per violazione del diritto dei consiglieri a veder celebrato il consiglio stesso” e aggiungendo inoltre “che qualora si fosse reso necessario revocare o modificare l’avviso di convocazione, la notifica del relativo provvedimento sarebbe dovuta pervenire con un congruo anticipo rispetto alla data fissata, in ossequio ai principi generali di correttezza dell’azione amministrativa”.

Nella nota la Ardizzone spiega nel dettaglio l’excursus che ha portato prima alla convocazione in seduta urgente e straordinaria e poi, dopo una nota del sindaco naso, la revoca in autotutela del presidente del consiglio. Lunedì scorso, proprio a seguito della richiesta dell’Ardizzone, dalla Regione arriva la richiesta di controdeduzioni indirizzata al segretario generale, al presidente del consiglio comunale ed al sindaco di Paternò.  Nella missiva a firma del dirigente del servizio del dipartimento regionale delle autonomie locali, Monica Tardo e del funzionario direttivo, Giuseppe Petralia si richiede ai destinatari di trasmette “una apposita relazione a firma congiunta e corredata dalla documentazione richiamata a supporto che risponda in modo inequivocabile alle osservazioni formulate dall’onorevole Ardizzone”. Adesso pertanto la palla passa al comune di Patrenò, nelle figure sopra citate, a dare risposte – ed anche urgenti – entro e non oltre i 30 giorni.

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Politica

S.M. di Licodia, ieri il I congresso comunale della DC: Alfredo Seminare eletto segretario

L’incontro si è tenuto alla presenza del segretario nazionale della DC Totò Cuffaro

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Si è tenuto nella serata di ieri all’interno della biblioteca “Luigi Sturzo – Giacomo Maggiore” di S.M. di Licodia il primo congresso comunale della Democrazia Cristiana. L’incontro, si è svolto alla  presenza del segretario nazionale della DC on. Totò Cuffaro, dell’assessore regionale Andrea Messina, dell’on. Salvo Giuffrida, del segretario provinciale avvocato Piero Lipera, del segretario regionale della DC Stefano Cirillo e l’onorevole Giovanni Bulla. Presenti, anche i rappresentanti istituzionali locali quali l’assessore Antonio Calanna, il consigliere comunale Caterina Piemonte e il presidente del consiglio comunale Maria Russo. Durante la serata, oltre che ad un dibattito su tematiche politiche locali e non, si sono tenute anche le votazioni utili alla scelta della governace locale. Ad Alfredo Seminara, il ruolo di segretario del partito licodiese; al suo fiano Antonio La Malfa eletto vice segretario e Nunzia Frisenna responsabile del gruppo donne. “Presto sarà fruibile la sede del partito sita in piazza Regina Elena” ha detto il segretario Seminara nella sua relazione iniziale. “Auspico si possa ritornare alla presenza territoriale dei partiti, ognuno con le proprie appartenenze. Auspichiamo di riuscire ad attuare a livello locale quanto discusso nei congressi, al fine di dare una nuova vitalità e fiducia ai tanti cittadini che si sentono disillusi dalla politica stessa”.  Presenti al congresso anche il sindaco Giovanni Buttò, il vice sindaco Mirella Rizzo ed altri consiglieri e assessori dei paesi limitrofi.

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