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S.M. di Licodia, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa l’inciviltà non va in ferie

Elevati circa quaranta verbali in meno di due mesi da parte della Polizia Municipale

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Via Carlo Alberto Dalla Chiesa si conferma il teatro di una battaglia infinita tra civiltà e inciviltà. Nonostante gli appelli accorati del sindaco Giovanni Buttò, lanciati poco più di un mese e mezzo fa attraverso una nostra intervista (rileggi la notizia), e nonostante l’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Municipale, il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di abiti usati continua a macchiare il decoro urbano di questo tratto stradale. Il primo cittadino aveva sperato, in quell’occasione, che un richiamo al senso di responsabilità dei cittadini potesse bastare a porre fine a questa pratica degradante, ma i fatti dimostrano che la maleducazione di alcuni prevale sul rispetto per la comunità. Nell’area dove vengono abbandonati i rifiuti, fino a poco tempo fa erano presenti gli appositi raccoglitori di indumenti, oggi trasferiti nella Strada di Mezzo, proprio per evitare che in pieno paese si assistesse a questo scempio.

Contro gli sporcaccioni, è intervenuta da qualche mese la Polizia Municipale, attraverso l’installazione di fototrappole strategicamente posizionate nell’area maggiormente colpita dal fenomeno. Questi dispositivi, ormai diventati strumenti indispensabili nella lotta al degrado urbano, hanno permesso di individuare con precisione i responsabili degli abbandoni. Il bilancio delle sanzioni parla chiaro: quaranta verbali notificati ad altrettanti “sporcaccioni”. Un numero significativo, quello comunicato dal palazzo di città, che dimostra quanto il fenomeno sia diffuso e radicato in quella zona.

Ma nonostante le sanzioni, la battaglia per la civiltà urbana è tutt’altro che conclusa. L’amministrazione comunale e la Polizia Municipale dovranno mantenere alta la guardia, consapevoli che solo un controllo costante e sanzioni certe possono scoraggiare questi comportamenti. La speranza è che i quaranta verbali già elevati fungano da deterrente per altri potenziali trasgressori. Tuttavia, l’esperienza insegna che la lotta contro l’inciviltà richiede costanza, determinazione e, soprattutto, la collaborazione di tutti i cittadini perbene. Spetta ora a tutta la comunità licodiese fare la propria parte, perché una città pulita è il riflesso di una società civile.

 

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