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S.M. di Licodia, inaugurazione villa comunale: sono stati invitati davvero tutti?

Gabriele Gurgone: «Gaffe istituzionale senza precedenti. Sindaco Buttò esclude l’ex assessore Marco Falcone e l’ex Sindaco Mastroianni dall’inaugurazione. Chieda scusa»

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Una nuvola di tensione ha oscurato il clima di festa vissuto lunedì scorso durante l’inaugurazione della Villa Comunale Belvedere di Santa Maria di Licodia tenutasi alla presenza, tra gli altri, del vice presidente della Regione Siciliana Luca Sammartino e dell’onorevole Dario Daidone. A parlare di «gaffe istituzionale senza precedenti» è il capo dell’opposizione licodiese Gabriele Gurgone che ha sollevato, nelle scorse ore, la questione sulla controversa decisione del primo cittadino licodiese Giovanni Buttò di escludere dagli inviti l’ex assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone, l’ex Sindaco Salvatore Mastroianni, l’ex assessore comunale Pippo Scandurra e l’allora tecnico comunale – oggi in pensione – Gino Rapisarda, che curò la presentazione del progetto.

Una mossa, dicevamo, che ha attirato le critiche da parte del consigliere d’opposizione (ed ex assessore del sindaco Mastroianni) Gabriele Gurgone, il quale ha espresso attraverso una breve intervista il suo disappunto riguardo l’esclusione dei rappresentanti politici locali e regionali che si erano impegnati per centrare l’obbiettivo del finanziamento del rifacimento della villa comunale, sottolineando l’importanza di riconoscere e rispettare il lavoro svolto sia dalle amministrazioni precedenti, indipendentemente dalle appartenenze politiche, sia dei tecnici che si sono impegnati nel progetto.

Dunque, quando il giorno dell’inaugurazione è arrivato, sia Marco Falcone sia l’ex Sindaco Mastroianni nonché l’ex assessore Pippo Scandurra hanno scoperto di non essere stati invitati all’evento. Un’esclusione che ha certamente suscitato malumori tra gli ex rappresentanti politici e non solo, oltre a generare polemiche nel panorama politico locale. «Il sindaco Buttò ha tagliato fuori delle figure più importanti per ottenere questo finanziamento» ha affermato Gurgone ai microfoni di Etna News 24. «Sono stati esclusi sia la parte politica sia la parte tecnica che tanto hanno lavorato affinché Santa Maria di Licodia avesse una villa comunale ristrutturata. Questo è molto triste, amareggia, e credo che il sindaco debba chiedere scusa». Assenza, notata anche da diversi cittadini che sui social hanno commentato negativamente questa “gaffe” da parte del primo cittadino. Adesso, la palla passa al sindaco Buttò, il quale dovrà cercare di ricucire l’eventuale strappo politico creatosi con le istituzioni regionali, per far tornare il sereno sui cieli della villa comunale licodiese.

Cronaca

Calcio Eccellenza, il Paternò chiude il torneo vincendo a Santa Croce per 4 a 0

I rossazzurri  chiudono al secondo posto alle spalle dell’Enna che sale direttamente in serie D . Il Paternò adesso ha due possibilità per fare il saldo di categoria: o la vittoria nella finale di Coppa Italia Eccellenza contro la Solbiatese oppure vincere gli spareggi play-off di Eccellenza

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Il Paternò di Mister Filippo Raciti chiude con un perentorio 4 a 0 in trasferta sul terreno del Santa Croce un campionato di Eccellenza di grande spessore.  I rossazzurri  chiudono al secondo posto alle spalle dell’Enna che sale direttamente in serie D . Il Paternò adesso ha due possibilità per fare il saldo di categoria: o la vittoria nella finale di Coppa Italia Eccellenza contro la Solbiatese in programma il prossimo 11 maggio a Firenze, oppure vincere gli spareggi play-off di Eccellenza.

La cronaca. Quello schierato da mister Raciti contro il Santa Croce è un Paterno rimaneggiato, visto che il tecnico paternese ha voluto dare spazio a coloro che in questo campionato hanno giocato di meno. All’inizio della gara sono i padroni di casa a farsi pericolosi. Al 5’ Santa Croce prova a impensierire la retroguardia avversaria, ma è Sangarè a chiudere gli spazi avanti di casa. Al 14’ Truppo manda in angolo una minaccia portata dal Santa Croce. Al 25’ si fa vedere il Paternò con Fratantonio ma la sua conclusione è murata dalla difesa locale. Tre minuti dopo Paternò in vantaggio su rigore realizzato da Giannaula su rigore concesso dall’arbitro su un fallo subito dall’attaccante rossoazzurro. Un munito dopo al 29’ Paternò pericoloso con Greco ma i difensori respingono. Al 37’ occasione per Il Paterno con Giannaula il quale su passaggio di Messina, impegna Gravina. Al 39’ arriva il raddoppio con Fratantonio con una conclusione dalla distanza che non lascia a scampo a Gravina.

La ripresa si apre come si era chiusa la prima frazione di gioco con il Paternò in attacco e sfiora il terzo goal con Virgillito il cui tiro sorvola di poco la traversa. Al 24’ Catania, su punizione di Valenca, calcia altro da pochi passi.  Al 26’ arriva la terza rete del Paternò con Giannaula che sfrutta al meglio un errore della difesa dei padroni di casa. A 5 minuti dalla fine della partita Giannaula sigla la sua tripletta, nonche quarto goal del Paternò la casa che arriva di testa su preciso cross di Panarello.E adesso testa e gambe a Firenze per la finale di Coppa Italia Eccellenza.

 

SANTA CROCE – PATERNO’ 0-4

 

Santa Croce 0

Paternò 4

 

Marcatori: Pt 28′ Giannaula (rig.), 39’ Fratantonio; St 26’ e 40’ Giannaula

 

Santa Croce (4-4-2): Gravina 5,5; Sauro 6, Calderone 5,5, Silva 5,5, Brullo 5,5; Jansens 6, Spadaro 5,5, Busacca 6, Occhipinti 5,5; Interliggi 5,5 (30 ‘st 75′ Caminero sv), Ochi 5,5. A disp.: Sisino. All.: Carmelo Di Salvo 5,5

 

Paternò (3-5-2): Truppo 6; Panarello 6,5, Sangarè 6,5 (1’ st’ Napoli 6,5), Godino 6,5; Virgillito 6,5, Fratantonio 7, Valenca 7, Lo Monaco 7, Messina 7; Giannaula 7,5, Greco 7 (23’ st Catania 6,5). A disp.: Romano, Intzidis, Mollica, Belluso, Grasso, Asero, Micoli. All.: Filippo Raciti 7.

 

Arbitro: Domenico Leone di Agrigento 6 (Termini e Biondolillo di Palermo)

 

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Chiesa

Catania, l’arcivescovo Luigi Renna annulla messa in ricordo della morte di Mussolini

Il provvedimento è giunto alla luce della pubblicazione di un necrologio su un giornale con la scritta “anniversario” e con la dicitura “Fiamma Tricolore ricorda Benito Mussolini”. 

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L’Arcivescovo di Catania Luigi Renna ha annullato la Santa  Messa nella chiesa Santa Caterina del capoluogo etneo per ricordare Benito Mussolini, è stata annullata; l’Arcivescovo ha anche disposto la chiusura della chiesa oggi pomeriggio fino a domani. Il provvedimento di Mons. Renna è giunto alla luce della pubblicazione di un necrologio con la scritta “anniversario” e con la dicitura “Fiamma Tricolore ricorda Benito Mussolini”.

“La decisione è motivata da monsignor Renna per evitare che a margine di una messa di suffragio ci possano essere non opportune esternazioni ideologiche che nel recente passato hanno avuto degli spiacevoli precedenti”, afferma una nota dell’arcidiocesi etnea.  Oggi ricorre l’anniversario della morte di Mussolini avvenuta il 28 aprile 1945 a Giulino, frazione del comune di Mezzegra (oggi Tremezzina), in provincia di Como, dove il fondatore del fascismo fu fucilato insieme ala sua amante Clara Petacci.

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