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Cronaca

S. M. di Licodia-Paternò, sarebbe stato individuato il cane morsicatore

In assenza di mircrochip risulterebbe difficile dire con esattezza se si tratta del cane morsicatore. Il sindaco Nino Naso pubblica ordinanza simile a quella licodiese

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Sarebbe stato individuato nelle scorse ore, in territorio di Paternò, il rottweiler presunto responsabile delle aggressioni avvenute la scorsa settimana ai danni di due bambini residenti a Paternò e Santa Maria di Licodia. Il cane, simile a quello immortalato in una foto diffusa all’interno dell’ordinanza sindacale del sindaco di Santa Maria di Licodia Giovanni Buttò, secondo quanto appreso, sarebbe stato rintracciato da un cittadino paternese in via delle Gemme a Paternò. Successivamente, l’uomo avrebbe condotto l’animale presso la propria abitazione informando tempestivamente la locale Polizia Municipale che è intervenuta sul posto. Il cane, prelevato poi dall’Asp, è stato condotto presso il canile di Adrano dove rimarrà in isolamento per almeno una settimana per osservare l’eventuale sviluppo di patologie prima di poterne accertare la sua reale pericolostià.

Ad indagare sulla vicenda è la procura di Catania, che aveva aperto “motu proprio” le indagini venuta a conoscenza dell’aggressione del minore paternese e per la quale non era stata presentata nessuna querela. Indagini, affidate poi alla Polizia del Commissariato di Adrano. Da parte delle Forze dell’Ordine e dall’Asp, comunque, rimane alta l’attenzione sulla vicenda. In assenza di microchip, così come riferito dalle autorità che stanno indagando sui fatti, non può esservi la certezza che il cane individuato e condotto al canile sia lo stesso di quello resosi responsabile delle aggressioni ai due bambini. Pertanto, qualunque cittadino individui ulteriori cani radagi simili a quello diffuso attraverso le foto segnaletiche, dovrà informare le forze dell’ordine per valutare se l’animale possa esserre pericoloso per l’incolumità della collettività. Proprio in queste ore, infatti, anche il sindaco di Paternò Nino Naso è corso ai ripari emanando una propria ordinanza simili a quella licodiese.

ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

Belpasso, grave incidente:motociclista trasportato in elisoccorso

Impatto tra una Lancia Musa ed una Moto, ad avere la peggio il centauro, un 62enne di Nicolosi

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Grave incidente stradale  nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30, lungo la circonvallazione di Belpasso, in via Giovanni Paolo II, nei pressi della rotonda che immette su via Scuole Medie.

Coinvolti una moto di grossa cilindrata (una Moto Guzzi 750) e una Lancia Musa, che secondo una prima ricostruzione procedevano nella stessa direzione di marcia quando, per cause ancora da accertare, sono entrati in collisione.

Ad avere la peggio è stato il motociclista, un uomo di 62 anni residente a Nicolosi, che ha perso il controllo del mezzo ed è caduto rovinosamente sull’asfalto, riportando gravi ferite.

Immediato l’intervento dei soccorsi.  Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e l’elisoccorso, atterrato nel parcheggio adiacente alle scuole medie. L’uomo è stato intubato e trasportato in codice rosso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova in condizioni critiche.

I veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sono in corso a cura della Polizia Municipale di Belpasso, con il supporto dei Carabinieri della stazione locale, che si sono occupati della gestione del traffico.

La circonvallazione è rimasta temporaneamente chiusa al traffico, con deviazioni predisposte per agevolare le operazioni di soccorso e i rilievi delle forze dell’ordine.

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