È trascorso appena un mese dal nostro ultimo articolo – l’ennesimo – attraverso il quale avevamo raccontato il continuo agire degli incivili di turno che preferiscono abbandonare in maniera selvaggia abiti usati sul marciapiede di via Carlo Alberto Dalla Chiesa a Santa Maria di Licodia. La situazione, oggi, non è per nulla mutata. Nonostante i contenitori per la raccolta differenziata dei vestiti usati siano stati rimossi da tempo da questa area per essere trasferiti nella Strada di Mezzo, gli “zozzoni” di turno continuano imperterriti a depositare indumenti sul ciglio della strada, contribuendo ad alimentare quel degrado urbano dilagante che danneggia il paese e compromette la vivibilità del quartiere.
È questo, indubbiamente, un emblema di un malcostume che persiste nonostante i ripetuti appelli da parte del primo cittadino licodiese e le innumerevoli multe elevate dagli uomini della Polizia Municipale. A farne le spese però, ancora una volta, è l’immagine del paese, considerato che questa micro discarica sorge a poca distanza da un impianto sportivo frequentato anche da molti cittadini provenienti dai paesi vicini.
L’assenza dei contenitori dedicati alla raccolta degli abiti usati avrebbe dovuto rappresentare un chiaro segnale per i cittadini che non è più possibile conferire questi materiali in quella location. Tuttavia, molti continuano a considerare quell’area come un punto di raccolta informale, ignorando le conseguenze del loro comportamento.
Alla luce anche delle ultime normative in materia di abbandono di rifiuti – che nei casi più gravi possono prevedere anche l’arresto – è necessario un impegno congiunto tra istituzioni e cittadini così da poter restituire decoro in via Carlo Alberto Dalla Chiesa e, più in generale, all’intero paese di Santa Maria di Licodia. Anche i cittadini possono fare la loro parte, magari filmando e consegnando alle autorità competenti i volti o le targhe delle auto di chi continua a perseguire la strada dell’inciviltà a discapito di quella della tutela ambientale. La sfida è comunque ancora tutta aperta. Sarà il senso civico a prevalere sull’incuria, o continueremo a convivere con questo spettacolo di degrado che ha ormai esasperato tutti?