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S.M. di Licodia, trattazione bilancio rinviata al 2 gennaio

Mirella Rizzo: «Siamo di fronte ad un “golpe bianco”. Questo è uccidere la democrazia». Gabriele Gurgone: «Non possiamo dare in mano ad una amministrazione delegittimata la responsabilità di spendere soldi dei cittadini»

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Una seduta consiliare a tratti tesa, quella che si è svolta nella serata di ieri, all’interno del palazzo di città di Santa Maria di Licodia dove si sarebbe dovuto trattare ed approvare – tra i vari punti all’ordine del giorno – il bilancio di previsione 2023-2025, a seguito del rinvio di seduta di giovedì scorso per mancanza di numero legale. Diversi i punti contestati all’amministrazione Buttò dalle fila dell’opposizione e degli indipendenti, che hanno compattamente votato il rinvio del punto al 2 gennaio 2024, ore 10:00, su proposta di Gabriele Gurgone. Tra questi, il ritardo di presentazione del documento finanziario avvenuto a ridosso della chiusura dell’anno e il mancato coinvolgimento di tutti i consiglieri nella stesura del bilancio da portare in assise. «Nonostante i nuovi assetti in aula abbiamo predisposto un bilancio» ha esordito l’assessore al ramo Pippo Nicolosi. «Questo bilancio può essere votato con il consenso unanime, come lo scorso anno, anche se penso che ciò sarà difficile visti i 28 emendamenti presentati. Il nostro bilancio prevedeva quello che l’amministrazione intende fare come i concorsi, la sistemazione delle strade, interventi al cimitero e tanto altro. Noi con questo bilancio stiamo dicendo quello che vogliamo fare, poi l’aula prenderà le decisioni che vorrà».

Ad affrontare l’aspetto tecnico contabile del bilancio, è stato poi il ragioniere capo dell’ente licodiese Giuseppe Musumeci. «Seppur i pareri agli emendamenti non sono vincolanti – ha spiegato il dirigente – rappresentano nei confronti del consiglio un elemento di conoscenza dell’effetto contabile e patrimoniale che viene prodotto per l’ente. Alla luce del voto unanime del Documento Unico di Programmazione, è chiaro che questi emendamenti sono tutti da considerare con parere contrario perché snaturano quanto approvato dal consiglio qualche giorno fa». Alla base della presentazione di 28 emendamenti è stato più volte ribadito in aula che il tutto è riconducibile al cambiamento dell’assetto politico all’interno del civico consesso.

Un bilancio, che come ormai una consuetudine, approda in aula solamente gli ultimi giorni dell’anno e che quest’anno non è andato giù ai consiglieri “dissidenti” che ormai da mesi hanno innalzato un muro politico – insieme all’opposizione – contro le scelte del sindaco Buttò e della sua Giunta. «Come da molti anni accade – ha detto in aula il Sindaco Buttò – si è arrivati in ritardo con il bilancio. È anche vero che il documento era pronto per essere discusso il 18 dicembre e questo consiglio comunale ha pensato bene di spostare la trattazione del Dup al 27 dicembre perché c’era una diffida del commissario ad acta che intimava l’approvazione entro il 28 dicembre. Al 28 dicembre ci siamo arrivati per il consiglio comunale e non per l’amministrazione. Sul rendere partecipi il gruppo di consiglieri che hanno la maggioranza in consiglio, ho ufficiosamente  parlato con ognuno. Per noi il miglior bilancio che potessimo portare in consiglio è quello presentato. Sicuramente il bilancio è modificabile con gli emendamenti e siamo qui anche per questo».

A parlare di «amministrazione arroccata nel palazzo», di «banda del Titanic che continua a suonare nella nave che sta affondando» ed ancora di «amministrazione delegittimata politicamente» è stato il capogruppo di opposizione Gabriele Gurgone che in aula ha anche fatto sentire un’intervista rilasciata dell’allora consigliere Pippo Nicolosi rivolta al sindaco Mastroianni, che dopo aver perso la maggioranza lo invitata a dimettersi per una questione di “etica politica“.

«Siamo davanti ad un “golpe bianco” fatto di parole» ha controbattuto con parole forti il vicesindaco Mirella Rizzo all’ennesima situazione di stasi venutasi a creare in aula a seguito del rinvio della trattazione e approvazione del documento preventivo. «In altri tempi ci sarebbe stata la possibilità di prendere i fucili e prendere il potere, voi – rivolgendosi agli indipendenti- l’avete fatto con i numeri, mostrando i “muscoli”. Questo è uccidere la democrazia e qui si è sovvertito la volontà del popolo, impedendo di fatto la vita amministrativa votando giorno 2 gennaio un bilancio senza cuore. Avete ucciso la democrazia, avete ucciso la comunità di Santa Maria di Licodia. Saranno votati gli emendamenti ma l’ente non potrà funzionare in maniera ordinaria. Chi vuole questo abbia il coraggio di fare una rivoluzione, dimettendosi. Si vuole il suicidio di questa amministrazione? Mi auguro che questa soddisfazione non ci sia ma di certo è stata uccisa la volontà degli elettori».

Una non approvazione del bilancio entro il 31 dicembre che comunque genererà nell’ente una situazione di incertezza con la gestione dello stesso in esercizio provvisorio ed  in “dodicesimi”.. Durante la serata sono stati invece approvati all’unanimità gli altri punti all’ordine del giorno relativi alla revisione delle partecipate del comune e ad una variazione di bilancio in somma urgenza relativa all’utilizzo di somme destinate per la gestione dei centri estivi.

ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

S.M.di Licodia, Carabinieri salvano un cittadino: l’encomio del sindaco

l 18 maggio scorso, due militari hanno salvato un cittadino che stava per compiere un gesto estremo

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Un intervento rapido e determinante ha evitato il peggio a Santa Maria di Licodia. Il 18 maggio scorso, due Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno salvato un cittadino che stava per compiere un gesto estremo. Protagonisti dell’operazione il Brigadiere Daniele Caserta e l’Appuntato Scelto con Qualifica Speciale Eugenio Catenazzo, in servizio presso la sezione radiomobile della compagnia carabinieri di Paternò.

Grazie alla loro prontezza e professionalità, i militari sono riusciti a sventare una tragedia, dimostrando ancora una volta il ruolo fondamentale dell’Arma sul territorio.

 Il gesto eroico ha ricevuto il plauso ufficiale del Sindaco di Santa Maria di Licodia, Giovanni Buttò, che ha espresso profonda gratitudine a nome dell’intera cittadinanza:

“All’Arma dei Carabinieri e ai due militari che hanno salvato la vita del nostro concittadino – ha dichiarato –  va il più sentito ringraziamento dell’amministrazione. Il loro intervento è la testimonianza concreta dello spirito di servizio che anima quotidianamente le nostre forze dell’ordine.”

Il Sindaco ha inoltre ribadito l’importanza di un sostegno costante e concreto all’Arma da parte delle istituzioni locali:

“Garantiremo sempre il massimo supporto logistico e operativo ai Carabinieri che lavorano ogni giorno per la sicurezza della nostra comunità. La collaborazione interistituzionale resta una priorità per costruire un territorio più sicuro e coeso.”

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