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Chiesa

S.M. di Licodia, ufficializzato il programma della festa di “San Giuseppe”

Tra le novità di quest’anno, la prima edizione del premio “Il Giglio d’oro – San Giuseppe” che sarà consegnato ad alcune personalità licodiesi

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È stato ufficializzato in queste ore da parte del Comitato per i festeggiamenti in onore a San Giuseppe, il programma della festa estiva dedicata al santo protettore di Santa Maria di Licodia. Anche quest’anno il Comitato, con la Parrocchia Santissimo Crocifisso e il Comune di Santa Maria di Licodia, propongono alla cittadinanza un programma dei festeggiamenti abbastanza ricco che ha avuto già inizio il 24 luglio scorso con l’apertura del mese in dedicato del Patriarca. Dal 23 al 26 agosto, invece, si terrà il “Sacro Triduo” in Chiesa Madre con la recita del Rosario e coroncina al santo ed a seguire la Santa Messa presieduta dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Catania Mons. Salvatore Genchi.

Sabato 26 agosto, vigilia della festa, sarà dedicato alla Madonna di Licodia. Dopo la celebrazione eucaristica con inizio alle 19:30 sul sagrato della Chiesa della Consolazione e presieduta sempre da Mons. Genchi, il corteo formato dalle autorità civili, militari, dalle confraternite e dalla cittadinanza si snoderà lungo la via Vittorio Emanuele, portando in processione il simulacro della Madonna e la reliquia di San Giuseppe. Una volta giunti in chiesa Madre, si terrà la tradizionale “sbarrata” del simulacro del Santo che sancisce il saluto ufficiale della cittadinanza al sul Patrono.

L’ultima domenica di agosto, giorno 27, così come avviene dal 1876, è dedicata alla ricorrenza del Santo Patrono. Dopo la celebrazione della Santa messa delle ore 9:00 presieduta dal vescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Catania Mons. Luigi Renna, il fercolo di San Giuseppe, addobbato e rivestito degli ori votivi, sarà accolto in piazza Umberto I dal suono di campane, dai fuochi d’artificio e dalla classica “cantata” dei devoti. Atteso, anche il consueto messaggio rivolto dal  primo cittadino alla cittadinanza che verrà pronunciato dal Palazzo di città. Momenti caratteristici della giornata saranno, la corsa in salita del fercolo su via Generale Pietro Napoli e l’atto di affidamento e benedizione dei bambini presso piazza Torino.

Lunedì 28 agosto, il fercolo con la statua del Santo sarà riabbracciato dalla cittadinanza a partire dalle 18:00. La processione percorrerà le tante vie e piazze del paese. Polizia Municipale ed Arma dei Carabinieri renderanno omaggio al simulacro di San Giuseppe, al passaggio davanti alle rispettive caserme, con un dono floreale. Anche quest’anno confermata la sosta in via Ameglio, dove si terrà la cosiddetta “calata di l’angilu”. Al rientro del Santo in piazza Umberto I, si terrà l“asta di San Giuseppe”, durante la quale tutti i doni offerti dalla cittadinanza al Patrono durante la processione (bastoni di pane, frutta, cacciagione, ma anche quadri e oggetti d’arte) verranno battuti all’asta.
Lo spettacolo pirotecnico di mezzanotte, segnerà la fine dei festeggiamenti. Il simulacro del Patriarca verrà sistemato sull’altare della Chiesa Madre, dove rimarrà esposto per tutta la settimana. Domenica 3 settembre, in occasione dell’“Ottava”, la statua di San Giuseppe verrà riposta all’interno della sua cameretta. «Una festa religiosa che va avanti da oltre 250 anni e che oggi è resa possibile grazie a tutti i membri del comitato e non solo» ha detto a Etna News 24 Riccardo Spoto, presidente del Comitato per i festeggiamenti in onore a San Giuseppe. «È un dovere per tutta la comunità mantenere questa tradizione anche negli anni avvenire, perché la festa rappresenta una delle tante radici di questa comunità da coltivare e mantenere viva. La capacità di amarla e trasmettere questa passione alle nuove generazioni è indice di sicurezza perché l’identità licodiese possa continuare a vivere».

Ai momenti religiosi si terranno parallelamente altri eventi organizzati da Comune e associazioni. Primo evento, quello di venerdì 25 agosto, la festa “Back to the ’90” in piazza Umberto I, che farà ripercorrere a tutta la comunità licodiese un viaggio nella disco music anni 90. Sabato 26, sempre in piazza, si esibirà la tribute band dei Pooh “Parsifal”. La vera novità dei festeggiamenti 2023, è invece la prima edizione del premio “Il Giglio d’oro – San Giuseppe”. «Attraverso questo premio» ha spiegato Riccardo Spoto, «vogliamo premiare quelle personalità del nostro paese che si sono contraddistinte sia nell’ambito dell’organizzazione della festa sia nell’ambito culturale e sociale». Evento, condotto da Ruggero Sardo e che alternerà sul palco la premiazione con diverse figure di intrattenimento.

Un ritorno alle tradizioni ed al passato, è infine rappresentato dal concerto sinfonico a cura dell’Orchestra di Fiati dell’associazione licodiese “G.Pacini” che si terrà in piazza Umberto I a partire dalle ore 21 di lunedì 28 agosto. «Un intrattenimento per i cittadini e gli appassionati di musica classica – ha detto Spoto – che abbiamo voluto reintrodurre dopo tanti anni di assenza e che pensiamo possa allietare tutti in attesa che arrivi il fercolo del Santo Patrono su piazza Umberto I per la tradizionale “Asta” finale». A conclusione dell’asta si terranno i fuochi d’artificio che segneranno la conclusione dei tre giorni dedicati al santo patrono licodiese.

LA STORIA DELLA FESTA

La Festa di San Giuseppe è un evento che caratterizza la Comunità licodiese dalla prima metà del settecento. Furono i Benedettini promotori e cultori della devozione al Patriarca. Le fonti storiche a disposizione informano che la festa è stata sempre celebrata in un periodo diverso da quello liturgico, legandola probabilmente alle fasi agricole. Fu il cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, ultimo Abate di Santa Maria di Licodia e San Nicola l’Arena a fissarne la data per l’ultima Domenica di Agosto con decreto del 23 Novembre 1876. Così il Santo Patrono viene a celebrarsi nel mese che ha segnato sempre la storia della nostra comunità: la fondazione del Monastero nell’Agosto del 1143, la riacquisizione del diritto parrocchiale nell’Agosto del 1754, l’autonomia comunale nell’Agosto del 1840. Cari licodiesi, celebrando questa festa noi riviviamo secoli di storia religiosa e civica nel contempo.

Chiesa

Catania, l’arcivescovo Luigi Renna annulla messa in ricordo della morte di Mussolini

Il provvedimento è giunto alla luce della pubblicazione di un necrologio su un giornale con la scritta “anniversario” e con la dicitura “Fiamma Tricolore ricorda Benito Mussolini”. 

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L’Arcivescovo di Catania Luigi Renna ha annullato la Santa  Messa nella chiesa Santa Caterina del capoluogo etneo per ricordare Benito Mussolini, è stata annullata; l’Arcivescovo ha anche disposto la chiusura della chiesa oggi pomeriggio fino a domani. Il provvedimento di Mons. Renna è giunto alla luce della pubblicazione di un necrologio con la scritta “anniversario” e con la dicitura “Fiamma Tricolore ricorda Benito Mussolini”.

“La decisione è motivata da monsignor Renna per evitare che a margine di una messa di suffragio ci possano essere non opportune esternazioni ideologiche che nel recente passato hanno avuto degli spiacevoli precedenti”, afferma una nota dell’arcidiocesi etnea.  Oggi ricorre l’anniversario della morte di Mussolini avvenuta il 28 aprile 1945 a Giulino, frazione del comune di Mezzegra (oggi Tremezzina), in provincia di Como, dove il fondatore del fascismo fu fucilato insieme ala sua amante Clara Petacci.

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Chiesa

Ragalna, via crucis condivisa tra le parrocchie S.Barbara e S.Maria del Carmine

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Una Pasqua all’insegna di una nuova unione tra le due realtà ecclesiali: quella della parrocchia di Santa Barbara e quella di Santa Maria del Carmine, che quest’anno hanno vissuto, unite, la Via Crucis presso il parco dell’amicizia adiacente al palazzo del Comune. Una bella esperienza di condivisione tra le due realtà che finora hanno fatto capo a due realtà e quartieri ben distinti all’interno del piccolo centro etneo e che invece, ora, pur continuando a mantenere le proprie specificità, decidono di percorrere la via della condivisione, complice anche la recente nomina come parroco della chiesa di santa Maria del Carmine (piazza Cisterna) di don Vincenzo Savio Nicolosi che è anche parroco della chiesa di Santa Barbara.

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