Nonostante siano trascorsi pochi giorni dalla riconsegna della villa comunale “Belvedere” di Santa Maria di Licodia alla cittadinanza non è tardato ad arrivare il primo atto di trascuratezza e di irresponsabilità che ha gettato un’ombra di degrado su tale spazio pubblico. Diverse lattine, bottiglie di plastica e di vetro, bicchieri usa e getta sono apparsi, questa mattina, davanti agli occhi di alcuni cittadini che si sono recati all’interno dell’area verde. Ancora una volta, l’incivile di turno ha preferito abbandonare i rifiuti sulle panchine e lungo i viali della villa piuttosto che perseguire il rispetto delle cose comuni e dell’ambiente in cui si vive, rendendo vani, così, gli sforzi compiuti a ridonare alla villa licodiese il lustro di una volta.
Questa sconsiderata azione di inquinamento ha sollevato tra la cittadinanza – che ha aspramente condannato il gesto, tramite i vari social – degli interrogativi sulla mancanza di rispetto verso lo sforzo collettivo compiuto per ridare vita all’intera area. “Non ci meritiamo nulla” o “ci vogliono multe salatissime e un controllo da parte di un custode o di telecamere” sono solo alcuni dei commenti a corredo delle foto pubblicate su Facebook questa mattina. Alcuni avrebbero attribuito la causa di tale degrado alla carenza di cestini dei rifiuti all’interno del parco comunale, mentre altri hanno controbattuto dichiarando che forse “avrebbero potuto portare a casa i rifiuti piuttosto che abbandonarli”. Dal comune, l’assessore all’ecologia Enrico Caruso ha fatto sapere che già da questa mattina si è proceduto con la collocazione di bidoni porta rifiuti all’interno della villa, che andrebbero ad arginare l’ulteriore abbandono selvaggio di immondizia.
Tuttavia, non tutto è perduto. La reazione dei cittadini di Santa Maria di Licodia è stata pronta ed esemplare. È stato un licodiese “d’adozione”, che ormai da tempo vive nel piccolo centro etneo, insieme ad un ragazzino che si trovava all’interno della villa per passare qualche ora di spensieratezza e gioco, a rimuovere i rifiuti abbandonati e ripristinare la bellezza del parco, ripulendo quanto la sera prima era stato lasciato dagli “zozzoni” di turno.
Ma i problemi all’interno della villa appena riaperta, legati all’inciviltà dei suoi fruitori, non si limitano al solo abbandono selvaggio di rifiuti. Molti sembrerebbero i casi di malcreanza concentrati principalmente nell’area della bambinopoli. È di qualche giorno fa il danneggiamento di una staccionata in legno – poi subito riparata – e l’uso dei giochi (in particolare l’altalena e la scivola) da adolescenti che non rientrerebbero nella fascia d’età di utilizzo del gioco. “Ieri sera” scrive una licodiese su Facebook, “ho portato mia figlia alle giostre del Belvedere. Parere mio durano 2 giorni. C’erano ragazzi dai 14-16 anni che si facevano l’altalena a 4 a 4 e gli scivoli…Mia figlia di 2 anni ha dovuto aspettare mezz’ora piangendo per giocare con l’altalena”.
I fatti accaduti alla villa Comunale di Santa Maria di Licodia rappresentano un monito e, allo stesso tempo, un invito ad una maggiore consapevolezza ambientale, nonché al rispetto dell’arredo urbano. Tutto ciò può essere reso possibile anche grazie ad un fondamentale processo educativo che coinvolga soprattutto le nuove generazioni. Solo tramite un impegno collettivo è fattibile garantire che luoghi pubblici come la Villa Comunale siano preservati e apprezzati nel corso del tempo.