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Cronaca

Santa Venerina, anziana madre raggirata da finti carabinieri

Una donna e la sua complice si spacciano per Carabinieri e con un raggiro tentano di mettere a segno una truffa ai danni di un’anziana signora facendo leva sulla preoccupazione della donna per il proprio figlio.

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Sconvolto da una telefonata improvvisa il pomeriggio  di un’anziana madre. Parte così il piano truffatore ai danni di un’anziana signora con lo scopo di rubarle buona parte dei suoi averi. E’ successo qualche giorno fa a Santa Venerina. Nel primo pomeriggio l’80enne signora viene raggiunta da una telefonata, giunta sull’utenza fissa, da parte di una sedicente Maresciallo dei Carabinieri che la informava che suo figlio era stato arrestato per aver causato un grave incidente stradale e che per liberarlo sarebbe stato  necessario pagare una cauzione di 5.000,00 euro. L’anziana donna, spaventata per la terribile notizia, ha spiegato di non avere in casa tutti quei contanti. La truffatrice, però, le ha proposto subito un’alternativa, dicendole di non preoccuparsi poiché sarebbero andati bene anche oggetti in oro al posto del denaro.

Facendo leva sul cuore di madre dell’anziana,  l’astuta truffatrice ha convinto la signora a preparare un sacchetto pieno di gioielli, i ricordi di una vita, inviandole a casa, nel giro di pochi minuti, una complice per il ritiro.
Nel frattempo, per assicurarsi di non essere disturbate, le due hanno contattato anche il marito della vittima, avendo appreso il suo numero durante la telefonata con la moglie, e lo hanno invitato a recarsi presso una caserma di Catania, al fine di allontanarlo dal paese e, così, tenerlo occupato.

Dopo aver consegnato i suoi beni, la vittima, preoccupata per il figlio, ha però chiamato la Centrale Operativa di Giarre raccontando ciò che le era accaduto e a quel punto ha scoperto il raggiro. Gli operatori, dopo averla tranquillizzata, hanno subito inviato a casa sua una pattuglia di “veri” Carabinieri della Stazione di Santa Venerina, i quali hanno raccolto quanti più indizi possibile per identificare le truffatrici. Visionate le riprese dei sistemi di videosorveglianza della zona, i militari hanno scoperto la targa dell’auto utilizzata dalla complice per raggiungere l’abitazione della vittima, accertando che era stata noleggiata nel quartiere Picanello di Catania.

Tramite un celere scambio di informazioni con i colleghi della Sezione Operativa della Compagnia di Piazza Dante, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare il veicolo e fermare le due donne a bordo, 2 catanesi di 30 e 43 anni, con precedenti penali. In macchina hanno trovato, nascosti sotto un sedile, 2 orologi e 2 collane alle quali la vittima era molto affezionata, e che aveva consegnato solo perché convinta di poter aiutare il figlio.

Le due donne sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Catania e, nei loro confronti, il Comando Compagnia Carabinieri di Giarre ha richiesto l’emissione del “foglio di via obbligatorio” dal Comune di Santa Venerina.
In questi casi, l’invito dei Carabinieri è quello di chiamare sempre il 112 in caso di dubbi e soprattutto di non consegnare mai denaro o altri oggetti, in quanto nessun appartenente alle Forze dell’Ordine, né ad aziende fornitrici di servizi pubblici o avvocati può chiedere del denaro, a qualsiasi titolo, per un servizio o per la risoluzione di un problema.

Cronaca

Catania, spacciatori in trasferta arrestati dai carabinieri della compagnia di Piazza Dante

Complessivamente i militari hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante trovato, 230 euro, ritenuto provento attività di spaccio, è stato sequestrato.

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I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato un ragazzo e una ragazza di 19 anni, entrambi di Caltagirone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante un giro di pattugliamento che prevedeva anche ispezioni all’interno dei parcheggi pubblici per prevenire i furti di auto, i militari dell’Arma, all’interno di uno di questi parcheggi situato nei pressi di un grosso store all’ingresso della città di Catania, hanno notato due utilitarie che si muovevano con atteggiamento sospetto.

Gli investigatori hanno osservato che una delle due auto si è avvicinata al mezzo con a bordo i due occupanti e, dopo un rapido scambio, si è subito allontanata facendo perdere le proprie tracce. Il comportamento è apparso inequivocabile: si sarebbe verificato un passaggio di droga. A quel punto, i carabinieri

hanno deciso di pedinare i due soggetti per sorprenderli durante un altro scambio e ottenere maggiori conferme. Tuttavia, considerando il traffico e per evitare che potessero essere persi di vista, su Strada Cardinale di San Giorgio, in un momento in cui erano certi che non potessero più fuggire, hanno deciso di intervenire e li hanno bloccati.

Messi in sicurezza, da un primo controllo sul posto, non veniva rinvenuto nulla di illegale, quindi, gli investigatori hanno deciso accompagnati negli uffici della Compagnia di Piazza Dante per eseguire le verifiche in modo più approfondito.

In effetti, durante le successive perquisizioni personali, all’interno degli indumenti della ragazza sono stati rinvenuti 2 panetti di hashish del peso lordo complessivo di 200 grammi, mentre il ragazzo è risultato in possesso della somma di 230 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

L’attività investigativa è poi proseguita con le perquisizioni domiciliari presso le rispettive abitazioni a Caltagirone, eseguite con il supporto dei militari della locale compagnia. Presso l’abitazione del ragazzo, occultato all’interno di un cuscino nella camera da letto, è stato rinvenuto un involucro contenente ulteriori 120 grammi di hashish, oltre a un bilancino di precisione.

Complessivamente, i carabinieri hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante è stato sottoposto a sequestro.

I due giovani sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

 

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Cronaca

Paternò, incendio in Piazza Nino La Russa, fiamme minacciano abitazioni

Non è stato possibile accertarne l’origine. Mentre un altro rogo. nel primo pomeriggio di ieri, ha devastato l’ex velodromo “Salinelle”, bruciando rifiuti ma anche effetti personali degli stranieri che vi abitavano fino a qualche giorno indietro.

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Fiamme nella tarda mattinata di oggi a Paternò, poco dopo mezzogiorno, in Piazza Nino La Russa, a pochi passi dalla centralissima Piazza Vittorio Veneto.  L’incendio si è sviluppato nei pressi di un’area incolta di Piazza La Russa (ex giardino Moscato) a ridosso proprio degli edifici che si trovano in Piazza Vittorio Veneto. Area incolta ricca anche di rifiuti di ogni tipo.

Il denso fumo era ben visibile da lontano. I residenti sono stati costretti a chiudere le finestre delle proprie abitazioni in quanto gli appartamenti rischiavano di essere invasi dal fumo.  Sul posto per spegnere il rogo i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Solo poco prima delle ore 14 sono state ripristinate le condizioni di sicurezza. Non è stato possibile accertare l’origine del rogo.

E’ sempre a Paternò, nel primo pomeriggio di ieri, si è sviluppato un grosso incendio all’interno dell’ex velodromo “Salinelle”. A bruciare spazzatura ma anche vestiario, appartenente ai tanti “ospiti” stranieri che fino a qualche giorno addietro alloggiavano al suo interno.

Non è stato possibile accertare la matrice del rogo che potrebbe, comunque, essere dolosa. A spegnere il rogo pompieri di Paternò con il supporto di un’autobotte proveniente dalla sede del comando provinciale di Catania.

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