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Cronaca

Santa Venerina, bambino di 3 anni annega in piscina

La Procura etnea ha disposto l’autopsia sul corpo del bambino. Indagata la nonna per omicidio colposo

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Una tragedia familiare si è consumata nel pomeriggio di ieri 14 agosto all’interno di una villetta residenziale nella periferia di Santa Venerina. Un bambino di 2 anni – avrebbe compiuto 3 anni il prossimo mese di settembre -, Samuele il suo nome, ha perso la vita annegando all’interno di una piscina fuori terra, mentre si trovava in compagnia di un’amichetta con la quale stava giocando. A perderlo di vista, per qualche minuto, sarebbe stata la nonna che si trovava all’interno dell’abitazione ignara di quanto stesse accedendo in giardino. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso da parte della famiglia e successivamente da parte del personale del 118 allertato con una chiamata al Numero Unico per l’Emergenza che si è subito portato sul posto nel tentativo di rianimare il piccolo, non potendo però far altro che accertarne il decesso. Tanta la disperazione da parte di familiari e conoscenti della famiglia che alla notizia si sono subito recati nella villetta increduli per quanto accaduto. Sul posto, sono intervenuti anche i Carabinieri della compagnia di Giarre che stanno conducendo le indagini e che hanno informato dell’accaduto il Magistrato di turno della Procura etnea, il quale ha disposto che la salma rimanesse a disposizione dell’autorità giudiziaria disponendone l’esame autoptico. La donna, invece, risulta essere iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo come atto dovuto da parte della Procura al fine di potere eseguire l’accertamento medico legale come incidente probatorio.

Immagine di repertorio

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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