È morto la notte scorsa all’ospedale Cannizzaro di Catania l’operaio tunisino di 57 anni rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro accaduto ieri tra Scordia e Militello Val di Catania. L’uomo sarebbe precipitato da un’altezza di circa quattro metri da un pavimento sopraelevato che stava impiantando in un magazzino nella zona di Ambelia. Soccorso dal 118 il 57enne è stato trasferito con un elicottero all’ospedale Cannizzaro dove è arrivato, in coma, con fratture multiple e un grave trauma cranico. Preso in carico al Trauma center è stato poi trasferito nel reparto di Rianimazione, dove è deceduto nella notte senza avere ripreso conoscenza. Indagano i carabinieri.
La CGIL e la Fillea Cgil di Catania esprimono profondo cordoglio e amarezza per la morte dell’operaio edile di origine tunisina deceduto nella notte all’ospedale Cannizzaro, dopo il grave incidente sul lavoro avvenuto ieri pomeriggio tra Scordia e Militello Val di Catania.
“Si tratta del quattordicesimo incidente mortale sul lavoro registrato quest’anno nel territorio etneo, un bilancio drammatico che non può più essere archiviato come mera fatalità- hanno detto il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo e il segretario della Fillea Cgil, Vincenzo Cubito – Ogni vita spezzata sul lavoro è la testimonianza di una mancata prevenzione, di una cultura della sicurezza ancora troppo fragile e di un sistema che non tutela a dovere chi lavora. Rinnoviamo con forza l’appello alle istituzioni, agli organi ispettivi e alle imprese: la sicurezza non può essere un costo, ma un diritto fondamentale. È necessario rafforzare i controlli, investire nella formazione e costruire una rete di responsabilità condivisa che impedisca il ripetersi di simili tragedie. Alla famiglia del lavoratore va la nostra più sincera vicinanza e solidarietà. La nostra organizzazione continuerà a battersi perché nel territorio catanese, e in tutta Italia, si affermi una cultura del lavoro dignitoso e sicuro, capace di garantire vita e futuro a chi ogni giorno contribuisce con il proprio impegno alla crescita della comunità”.
AGGIORNAMENTO ORE 14.30
“Un’altra vita spezzata sul lavoro, un’altra tragedia che non può passare sotto silenzio. Ogni volta che un lavoratore muore mentre svolge la propria attività è una sconfitta per tutti”. Lo dichiara il segretario territoriale della UGL di Catania, Giovanni Musumeci, commentando la notizia della morte dell’operaio tunisino avvenuta nella notte all’ospedale Cannizzaro.
“Non basta più indignarsi, – prosegue Musumeci – servono controlli efficaci, responsabilità condivise e una formazione che sia reale, non solo formale. Ogni vita persa è il segno di un sistema che non funziona come dovrebbe.
La UGL esprime il proprio cordoglio ai familiari della vittima e ribadisce – conclude – la necessità di un impegno collettivo, da parte delle istituzioni e delle imprese, per fermare quella che è ormai una strage quotidiana”.