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Cronaca

Sicilia, bonus bebè 2025, al via le domande

Verranno predisposti due elenchi degli aventi diritto. Il primo avrà una scadenza al 30 giugno e ne faranno parte i nati dal primo ottobre 2024 al 31 marzo 2025. Il secondo elenco avrà scadenza al 31 dicembre e riguarderà i nati dal primo aprile al 30 settembre

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Al via il bonus bebè in Sicilia.

L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato l’avviso relativo al beneficio di mille euro per la nascita di un figlio. Al fine di ottimizzare i criteri di assegnazione e distribuire equamente le somme per i nati nell’arco dell’anno solare, verranno predisposti due elenchi degli aventi diritto.

Il primo avrà una scadenza al 30 giugno e ne faranno parte i nati dell’ultimo trimestre dell’anno scorso e quelli del primo trimestre di quello attuale, coprendo così dal primo ottobre 2024 al 31 marzo 2025.

Il secondo elenco avrà scadenza al 31 dicembre e riguarderà i nati del secondo e terzo trimestre di quest’anno, ovvero dal primo aprile al 30 settembre.

Ma a chi spetta il bonus bebè? L’aiuto economico è destinato ai neo-genitori residenti in Sicilia al momento del parto o dell’adozione o a chi esercita la patria potestà a fronte di un Isee fino a 10.140 euro, corrispondente al limite massimo previsto per l’assegno di inclusione da parte del ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

A chi farne richiesta? ai Comuni di residenza, i quali a loro volta inoltreranno le domande all’assessorato regionale della Famiglia. Gli uffici redigeranno quindi le graduatorie regionali e procederanno al riparto e all’assegnazione delle somme alle amministrazioni locali che, a loro volta, erogheranno il bonus ai beneficiari.

«La Regione conferma ancora una volta il proprio impegno – dichiara l’assessore Nuccia Albano – a sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica in uno dei momenti più importanti e delicati della vita che è quello della nascita di un figlio. Rispetto allo scorso anno, abbiamo deciso di innalzare la soglia Isee per consentire a un numero sempre maggiore di famiglie di accedere al bonus, garantendo un aiuto immediato e mirato per affrontare le spese legate alla maternità e alla prima infanzia

. Queste politiche si inseriscono in un contesto più ampio di riforme e iniziative volte a promuovere l’inclusione sociale e a contrastare le disuguaglianze, con un’attenzione particolare alle esigenze dei bambini e dei loro nuclei familiari. I neo genitori, in possesso dei requisiti richiesti, possono già presentare le domande ai Comuni di residenza».

Cronaca

Catania, sventata dalla Polizia una truffa da 14 mila euro ad un’anziana

Fermato un 17enne emissario del truffatore, il quale era riuscito a raggirare la donna col metodo del “falso poliziotto”

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Sarebbe stata una questione di attimi e la truffa ad un’anziana catanese di 80 anni sarebbe stata messa a segno. A mandare in fumo il piano criminale di un truffatore e del suo emissario, un giovane di soli 17 anni, sono stati gli agenti della Polizia di Stato.

Durante un servizio di controllo del territorio, in via Faraci, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo-Ognina” si sono resi conto che stava accadendo qualcosa di strano e sono intervenuti appena in tempo, dal momento il 17enne si era presentato davanti all’abitazione dell’anziana per riscuotere il bottino di circa 14 mila euro, tra argenteria, gioielli e orologi.

Alla donna era stata spacciata una storia del tutto priva di fondamento, legata al coinvolgimento di un suo stretto familiare in un incidente. Nello specifico, l’anziana ha raccontato ai poliziotti di essere stata contattata al telefono di casa da un sedicente appartenente alle Forze dell’Ordine il quale le aveva riferito che il figlio aveva appena causato un gravissimo incidente stradale, travolgendo con la propria auto una donna incinta e, per questo motivo, era stato arrestato.

L’interlocutore ha fatto leva sullo stato emotivo della donna che, impaurita, ha cominciato ad assecondare le assurde richieste del truffatore nel tentativo di trovare una soluzione per il figlio. Carpita la buona fede dell’anziana, l’uomo le ha chiesto il pagamento di una cauzione di 14 mila euro in modo da liberarlo e farlo tornare a casa nel più breve tempo possibile. Dall’altro capo del telefono, però, la donna ha riferito di non avere a disposizione una somma così importante, ma, preoccupata, ha assicurato di poter mettere insieme alcuni oggetti di argenteria e preziosi il cui valore era di poco inferiore alla cifra richiesta.

Senza alcuna esitazione, il falso appartenente alle forze dell’ordine ha acconsentito alla controproposta della donna, avvertendola che, nel giro di alcuni minuti, avrebbe mandato un suo emissario a ritirare gli oggetti in oro. Così è stato: il 17enne si è presentato davanti all’abitazione dell’anziana, citofonando con una certa insistenza e guardandosi ripetutamente intorno. È in questo momento che l’atteggiamento del ragazzo è stato notato dai poliziotti del Commissariato “Borgo-Ognina” che hanno voluto vederci chiaro fino in fondo, fermando il 17enne per sottoporlo ad un controllo, nella convinzione che stesse importunando uno dei residenti del palazzo.

Al momento di esibire i documenti, il giovane, con uno scatto fulmineo, ha provato a fuggire, tentando di nascondersi nel giardino interno di un’abitazione vicina dove si era introdotto, approfittando del cancello aperto. I poliziotti l’hanno subito individuato, accovacciato tra le piante, e, dopo averlo bloccato definitivamente, hanno provveduto a identificarlo.

Nel frattempo, gli agenti del Commissariato sono tornati nell’abitazione in cui il giovane aveva citofonato, trovando l’anziana con la busta dei gioielli, ancora scossa per l’accaduto. Ai poliziotti ha raccontato ogni dettaglio della telefonata, delle richieste del truffatore e dell’arrivo del suo emissario che, al citofono, si è presentato come un dipendente del Tribunale, incaricato di prelevare i preziosi, per poi, all’improvviso, non sentire più la sua voce. Le comunicazioni, infatti, si erano interrotte perché il giovane era stato sorpreso e fermato dalla pattuglia del Commissariato che, in quegli stessi attimi, stava passando per via Faraci. Il tempestivo intervento dei poliziotti ha così scongiurato che la donna venisse truffata, bloccando e denunciando il truffatore per il reato di tentata truffa.

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Cronaca

Paternò, incendio all’interno di un cortile privato, in fiamme pneumatici e altro materiale

Sul posto pompieri di Adrano, personale medico del 118 e carabinieri

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Incendio nella mattinata di oggi all’interno di un cortile privato incastonato tra due edifici. Il fatto è successo a Paternò in via Circonvallazione, a poche decine di metri dalla centralissima Via Fiume. Per cause in corso di accertamento si è sviluppato un rogo in quella parte del cortile dove si trovavano pneumatici e altro materiale facilmente infiammabile.

Le fiamme hanno generato una densa colonna di fumo nero ben visibile anche da fuori città in particolare da Santa Maria di Licodia.

Sul posto, subito dopo esser scattato l’allarme, sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò; a scopo precauzionale sono arrivate anche due ambulanze del 118; fortunatamente, da quanto si apprende, nessuno è rimasto intossicato e ferito.

I carabinieri della compagnia di Paternò hanno provveduto a chiudere la strada e deviare il traffico veicolare.  Solo in tarda mattinata sono state ultimate le operazioni di spegnimento e di bonifica.

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