Il caos informatico che ha caratterizzato la procedura di candidatura per i posti di autista soccorritore presso la SEUS SCpA (Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria) dello scorso 3 settembre approda all’Assemblea Regionale Siciliana. Nel pomeriggio di oggi è stato l’onorevole Salvo Giuffrida ad aver presentato un’interpellanza urgente indirizzata all’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, chiedendo chiarimenti e immediate iniziative correttive. La vicenda risale al 3 settembre scorso, quando alle ore 11:00 doveva aprirsi la fase di candidature per la copertura di posti vacanti come autisti soccorritori presso la società partecipata regionale. La procedura, gestita dalla filiale palermitana della società Temporary S.p.A. (con sede legale a Roma), prevedeva il controverso sistema del “click-day”: chi arrivava prima aveva maggiori possibilità di accedere alle fasi successive di reclutamento.
Come spesso accade in queste occasioni, il sistema informatico è andato immediatamente in tilt, creando una situazione di grave disparità tra i candidati. Mentre il sito risultava inaccessibile per la maggior parte degli aspiranti autisti soccorritori, solo alcuni “fortunati” sono riusciti a completare la procedura. Ad alcuni di questi è stata recapitata una mail di avvenuta candidatura mentre altri non hanno nessuna notizia se la propria candidatura è andata a buon fine.
«Quello che è successo si poteva evitare, perché era annunciato che potesse accadere a seguito della moltitudine di domande che ci si aspettava» ha commentato ad Etna News24 l’onorevole Giuffrida. «Questo sistema di candidatura è stato già fortemente criticato nel passato, perché ha da sempre presentato lo stesso problema, ovvero quello del blocco della piattaforma nei momenti topici, quando migliaia di candidati presentano le istanze. Abbiamo avuto tante prove che questo sistema non funziona, sia con i bandi della attività produttive che con quelli della formazione lavoro. Non capisco perché ancora si insiste ad applicare questa modalità di selezione che senza dubbio non rappresenta nemmeno la meritocrazia. Sarebbe giusto, a mio avviso» conclude l’Onorevole, «fare un bando pubblico dove possono partecipare tutti gli aventi diritto con una valutazione più oggettiva dei candidati e non questo sistema che invece appare molto opaco e poco trasparente».
Nell’interpellanza, Giuffrida chiede all’assessore Faraoni di chiarire se sia a conoscenza delle gravi disfunzioni verificatesi e quali immediate iniziative intenda assumere per garantire la regolarità della procedura, compreso l’eventuale annullamento della selezione viziata e una nuova apertura dei termini. Il deputato sollecita inoltre controlli sulla società Temporary S.p.A. per l’inadeguatezza del sistema informatico utilizzato e chiede di rivedere complessivamente le modalità di reclutamento del personale SEUS, abbandonando il sistema del click-day in favore di procedure più eque e meritocratiche.
La questione assume particolare rilevanza considerando che la carenza di personale qualificato nel settore dell’emergenza-urgenza rappresenta una criticità strutturale del sistema sanitario regionale come più volte denunciato anche da diverse sigle sindacali di settore. Anche diversi nostri lettori, hanno manifestato alla nostra redazione non pochi dubbi su tale procedura. «Abbiamo contattato la società che gestisce il bando» hanno raccontato, «ma non riusciamo ad avere risposte certe se la nostra istanza sia andata a buon fine o meno. Ad alcuni è arrivata la mail di conferma, mentre ad altri che avevamo visto comparire la spunta verde al PC – dopo tante difficoltà – non è mai arrivato nulla. Ci è stato detto che se vogliamo ripresentare l’istanza, la stessa annullerebbe l’eventuale richiesta precedente, ponendoci in ultima posizione rispetto agli altri candidati».
L’interpellanza che attende adesso una risposta ufficiale da parte dell’Assessore con conseguente discussione in aula, apre così un caso che potrebbe avere dei risvolti sulla gestione delle procedure di reclutamento del personale sanitario regionale. Da parte nostra, come redazione, abbiamo contattato per mail ordinaria e per PEC la società che ha gestito le candidature, chiedendo una loro posizione ufficiale sulla vicenda. Ma al momento, tutto tace.