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Cronaca

Sofonisba Anguissola, da Cremona a Palermo, Paternò protagonista dell’arte internazionale

La tesi del critico Alfredo Nicotra, riporta la città paternese al centro della storia dell’arte e del dialogo tra la pittrice ed El Greco

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C’è un’arte che non conosce tempo, e quella di Sofonisba Anguissola è tra queste. Quattro secoli dopo, i suoi volti e le sue scene sacre continuano a parlare, raccontando coraggio, creatività e determinazione. Osservare le sue opere significa entrare in un dialogo silenzioso con una donna che ha saputo sfidare il suo tempo e lasciare un segno che arriva fino a noi. A Cremona, nei giorni scorsi, si è tenuto il convegno “Sofonisba Anguissola: il coraggio del talento al femminile”, uno degli appuntamenti principali delle celebrazioni dedicate alla pittrice. Studiosi come Mario Marubbi, Chiara Montani e Cecilia Gamberini hanno approfondito la sua vita e la sua opera. L’iniziativa fa parte delle celebrazioni per i 400 anni dalla sua morte, per celebrare la sua figura.

Il mistero della Madonna dell’Itria

Tra i momenti più attesi del convegno, l’intervento del critico d’arte Alfio Nicotra, originario di Paternò, ha posto al centro dell’attenzione la Madonna dell’Itria, conservata nella chiesa dell’ex Monastero della Santissima Annunziata di Paternò. Nicotra ha illustrato la sua indagine storica e filologica, presentando la Madonna dell’Itria come un caso unico a livello internazionale. Secondo il critico, Sofonisba, insieme al marito Fabrizio Moncada, avrebbe realizzato la pala avvalendosi della collaborazione di El Greco, fondendo due linguaggi pittorici in un’unica composizione. La Madonna dell’Itria evidenzia così la capacità della pittrice cremonese di confrontarsi con i grandi maestri del tempo, innovando la costruzione del volto e la centralità della Vergine e del Bambino nella scena sacra. La pala non è solo testimonianza di tecnica e maestria: rappresenta anche un raro dialogo tra due grandi innovatori del Rinascimento. «Questa pala non è solo un capolavoro di tecnica e composizione- ha spiegato Nicotra- ma un’opera che rivela il coraggio di una donna nel confrontarsi con i più grandi maestri del suo tempo».

Musica e atmosfera rinascimentale

 La giornata è stata arricchita dalle note evocative del Liceo Musicale Stradivari, con il soprano Angelica Pasquale che ha riproposto atmosfere rinascimentali, rendendo omaggio alla sensibilità e alla modernità di Sofonisba.

Da Cremona a Palermo: un itinerario tra arte e storia

Le celebrazioni proseguiranno domani a Palermo, nella chiesa superiore dell’Oratorio dei Bianchi, con la giornata di studi “Sofonisba Anguissola e il suo tempo”. L’incontro, a partire dalle 15.30, sarà seguito da una visita guidata alla tomba della pittrice nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi, accompagnata dagli esperti del Touring Club di Palermo.

Alla fine, resta il ricordo di una donna che ha saputo ritagliarsi un posto nella storia. Sofonisba Anguissola continua a parlare attraverso le sue opere e la sua vicenda personale, dimostrando che ciò che si costruisce con determinazione e convinzione può durare ben oltre il proprio tempo. La sua vita mostra come sia possibile lasciare un segno che ancora oggi invita a guardare, riflettere e ammirare.

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