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In Primo Piano

Sosta selvaggia, a Paternò auto sulla rotonda in piazza Regina Margherita

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Primo premio per la sosta selvaggia visto la capacità di riuscire ad infrangere, con una sola azione, qualsiasi regola del codice della strada, agendo oltre il buonsenso e il rispetto del vivere civile.

Il premio va ad un anonimo guidatore o guidatrice che questa mattina, non trovando sosta in centro, ha deciso di lasciare la propria vettura dove nessuno mai ha osato parcheggiare, nonostante Paternò non brilli per rispetto delle regole. Ed ecco che l’auto, una Peugeot, è stata parcheggiata al centro della rotonda di piazza Regina Margherita, più nota come piazza Quattro Canti.

Molti cittadini sono rimasti allibiti, da qui le foto che hanno immortalato il mezzo in sosta in piena piazza.  Nessuna multa per l’incivile automobilista perché nessuno ha allertato la Polizia municipale.

Dopo le motoapi che vendono, senza alcuna autorizzazione, frutta e verdura in piazza Regina Margherita, dopo la sosta dei furgoni dei “caporali” che portano i braccianti in campagna, un’auto al centro della piazza, al posto dell’ormai defunta fontana, era quello che mancava.

Cronaca

Catania, processo in appello contro Coveri dopo eutanasia, richiesta la condanna

La Procura etnea ha chiesto tre anni e quattro mesi per il presidente dell’associazione Exit-Italia, avrebbe istigato al suicidio assistito in Svizzera la 47enne Alessandra Giordano.

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 A Catania questa mattina la Procura ha chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione di Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit-Italia, per istigazione al suicidio per il ricorso all’eutanasia nel 2019 in Svizzera della 47enne paternese Alessandra Giordano. Il processo si celebra davanti alla Corte d’assise d’appello dopo il ricorso del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Brugaletta contro la sentenza di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, emessa il 10 novembre del 2021 dal gup Marina Rizza, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato.

Al centro del procedimento il ricorso all’eutanasia in una clinica di Zurigo, il 27 marzo del 2019, di una donna catanese che non era malata terminale, ma soffriva di depressione e sindrome di Eagle, e che si era iscritta all’associazione Exit. Secondo la Procura, che ha coordinato indagini di carabinieri e polizia postale, Coveri “ha fornito un contributo causale idoneo a rafforzare un proposito suicidario prima incerto e titubante su una persona affetta da patologie non irreversibili benché dolorose, anche perché non ben curate, sfruttando l’influenzabilità della donna per inculcare le sue discutibili idee di suicidi assistito come soluzione alle sofferenze fisiche e morali della vita”.

“La signora – ha sempre sostenuto Coveri – era una nostra associata e le abbiamo semplicemente fornito, su sua richiesta, le informazioni che le servivano per prendere una decisione. Una procedura normale”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 28 giugno.

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In Primo Piano

Etna, sciame sismico nelle aree sommitali

I terremoti sono localizzati tra i comuni di Bronte e Adrano

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Una serie di terremoti sono stati localizzati a partire dalle 18:24 di oggi nell’area sommitale dell’Etna. Al momento sono 28 le scosse registrate dagli strumenti dell’Ingv-OE di Catania con una magnitudo compresa tra 1.8 e 2.8 localizzati in zona Monte Lepre, Monte Intraleo, Monte Minardo e Monte Palestra. La profondità degli ipocentri varia tra 1 e 3,7 chilometri.

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