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SP 57, Sopralluogo del consigliere provinciale Anzalone: Presto un tavolo tecnico

La gravità della situazione e le segnalazioni sono state raccolte e rilanciate dal consigliere Michele Russo, che nei mesi scorsi ha avviato un confronto diretto con la Città Metropolitana di Catania.

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Il Consigliere provinciale Ninni Anzalone, accompagnato dal Consigliere comunale di Paternò Michele Russo, ha effettuato un sopralluogo lungo la Strada Provinciale 57, che collega i comuni di Paternò e Ragalna, per valutarne le condizioni e verificare lo stato attuale della viabilità.

La SP 57 è da tempo al centro dell’attenzione a causa delle lamentele dei residenti per il transito di mezzi pesanti, che compromettono la sicurezza e la percorribilità della strada. Le segnalazioni sono state raccolte e rilanciate da Michele Russo, che nei mesi scorsi ha avviato un confronto diretto con la Città Metropolitana di Catania. Da questi incontri è scaturito, inizialmente, un divieto di circolazione per i veicoli superiori alle 3,5 tonnellate, seguito dall’adozione di un nuovo piano di segnaletica stradale tuttora in vigore.

La questione, tuttavia, non riguarda solo la viabilità. La zona è sede di attività estrattive legate alla lavorazione della pietra lavica, riunite in un consorzio, che potrebbero subire conseguenze dirette dalle restrizioni attualmente in vigore.

«Quando Michele mi ha sottoposto il problema, evidenziandone la gravità e l’urgenza – ha dichiarato Anzalone – ho subito contattato gli uffici provinciali, che ringrazio per la loro disponibilità e competenza. Il problema esiste e va affrontato con serietà».

Da qui la richiesta, avanzata ufficialmente da Anzalone, di istituire un tavolo tecnico che coinvolga la Città Metropolitana di Catania, il Comune di Paternò e quello di Ragalna. Obiettivo dell’incontro: fare il punto sulla situazione, coordinare gli interventi necessari e concordare misure urgenti come la messa in sicurezza del tratto stradale, lo scerbamento, una vigilanza attiva e il ripristino delle prescrizioni previste dall’ordinanza emessa nel marzo scorso.

«Non possiamo più ragionare per compartimenti stagni – ha sottolineato Anzalone – la politica è tornata alla guida della Provincia e ha il dovere di intervenire sui problemi reali dei territori».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Consigliere paternese Michele Russo, definito da Anzalone «un punto di riferimento per l’impegno quotidiano e costante, non solo su questa vicenda, ma su molte altre questioni che riguardano il territorio. Noi – ha concluso – faremo la nostra parte».

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Catania, Convegno sui disturbi alimentari

Focus dell’evento, diretto specialmente alle nuove generazioni, sarà: ciò che mangiamo, perché lo mangiamo e come lo mangiamo

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Previsto per il prossimo 23 e 24 giugno, presso il Four Points by Sheraton di Catania, il Convegno dal titolo: “Promuovere una cultura condivisa dei Disturbi della Nutrizione e Alimentazione (DNA)”. Il Convegno, promosso dall’UOC Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche, diretta da Fabio Brogna, afferente al Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp di Catania, guidato da Carmelo Florio, si propone come un momento di confronto e aggiornamento interdisciplinare su patologie complesse, definite dal DSM-5 come “comportamenti inerenti all’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo, compromettendo significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale”.
I disturbi legati all’alimentazione e nutrizione rappresentano oggi una vera emergenza di sanità pubblica, con un’incidenza in costante aumento tra adolescenti, giovani adulti e adulti con problematiche croniche. La salute dipende in buona parte da ciò che consumiamo e in un era in cui spesso si assorbono cibi processati o ultraprocessati, in cui spesso ci si lascia attrarre da offerte fast food, gradevoli al palato ma povere in nutrienti, diventa importante riflettere maggiormente sulla natura oltreché dalla qualità di ciò che ingeriamo. Insomma occorre un’attenta attività di informazione specie diretta alle nuove generazioni affinché sappiano orientarsi per scegliere al di là dell’accattivante packaging o della moda del momento, ciò che è nutrizionalmente valido.
Il Convegno intende approfondire, secondo un serio approccio scientifico gli aspetti epidemiologici, diagnostici e terapeutici, anche attraverso il contributo di docenti universitari e esperti di rilevanza nazionale.
Nel corso dei lavori sarà presentato lo stato dell’arte dei centri dedicati ai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) e sarà inoltre illustrato il Piano Terapeutico Diagnostico Assistenziale (PTDA) della Regione Siciliana.
Alla sessione inaugurale prevista la presenza dell’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni.
Interverranno inoltre i vertici dell’Asp di Catania, il direttore generale Giuseppe Laganga Senzio, con il direttore sanitario Giuseppe Angelo Reina, e il direttore amministrativo, Tamara Civello; il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e l’assessore ai Servizi sociali, Bruno Brucchieri; il dirigente generale del DASOE, Giacomo Scalzo, con il responsabile del Servizio 5, Francesco Grasso Leanza.
Il quadro istituzionale degli interventi si completa con il presidente ANCI Sicilia, Paolo Amenta; il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia-Ambito di Catania, Emilio Grasso; il presidente CUS Catania, Massimo Oliveri; il presidente FMSI (Federazione medico sportiva italiana), Vittorio Virzì; il coordinatore regionale Rete civica della salute, Pieremilio Vasta.
Il confronto sarà arricchito dalla partecipazione di rappresentanti del terzo settore e delle associazioni delle famiglie, che svolgono ruoli importanti e complementari nel contesto del trattamento del DNA, specialmente in ambito medico, sanitario, e sociale.
Il convegno è accreditato ECM (9,1 crediti formativi) per le seguenti figure professionali: biologo, dietista, educatore professionale, infermiere, medico chirurgo, psicologo e tecnico della riabilitazione psichiatrica. L’evento è inoltre accreditato dall’Ordine degli Assistenti Sociali.
Le iscrizioni al convegno sono aperte. Per partecipare, è necessario compilare il modulo online al seguente link: https://forms.gle/nvgC9im8eMPdjgdWA.

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Militello val di Catania, sabato la premiazione come “Borgo dei borghi 2025”

Un riconoscimento nazionale che celebra la bellezza e il valore culturale dei piccoli centri italiani

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foto web

Sabato 14 giugno, alle 17:30, il chiostro del monastero dei Benedettini di Militello in Val di Catania si trasformerà in un palcoscenico di orgoglio e festa. In questa storica cornice verrà ufficialmente consegnato il titolo di Borgo dei Borghi 2025, un riconoscimento nazionale che celebra la bellezza e il valore culturale dei piccoli centri italiani.

A trionfare quest’anno è stato proprio il borgo di Militello, grazie al voto di migliaia di persone che ne hanno apprezzato il patrimonio artistico, paesaggistico e umano. Un successo che, come sottolinea il sindaco Giovanni Burtone, “parla di radici, di identità e di futuro. Questo riconoscimento lo dedichiamo a chi è lontano, ma porta Militello nel cuore, e ai bambini, che saranno i custodi di domani di ciò che oggi siamo chiamati a preservare”.

Fondi regionali per chi custodisce la bellezza

A supportare l’impegno di Militello e di altri Comuni virtuosi arriva anche un importante intervento finanziario della Regione Siciliana. Con quasi 2 milioni di euro stanziati, il governo regionale ha premiato i centri che, nel corso del 2024, si sono distinti in progetti di accoglienza sostenibile, promozione turistica e valorizzazione del patrimonio.

Tra questi fondi, 800 mila euro sono stati destinati ai Comuni inseriti nella rete de “I borghi più belli d’Italia”, per rafforzare le infrastrutture legate all’accoglienza. Un ulteriore contributo di 320 mila euro è stato suddiviso tra i cinque borghi siciliani che hanno conquistato il titolo di “Borgo dei Borghi” in edizioni passate: oltre a Militello, anche Gangi, Montalbano Elicona, Sambuca di Sicilia e Petralia Soprana.

Per Militello in Val di Catania, questo premio non è solo una celebrazione del passato, ma una rampa di lancio verso un futuro in cui tradizione e innovazione possano convivere. Un invito a restare, a tornare, a investire, a credere che anche nei luoghi più piccoli possono nascere grandi opportunità.

 

 

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