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Ss284, Anas installa telecamere in piazzole di sosta contro gli “zozzoni”

Nonostante il sistema di sorveglianza c’è chi continua a praticare il “lancio del rifiuto”

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Tempi duri per gli zozzoni! In sinergia con l’Anas, installate telecamere di videosorveglianza nelle piazzole di sosta, lungo la SS28″. Sono queste le parole pubblicate ieri su Facebook dal primo cittadino di Paternò Nino Naso per annunciare il posizionamento di telecamere di sorveglianza nelle aree di sosta ricadenti sul territorio comunale paternese della Statale 284 e non solo. È stata infatti l’Anas ad aver proceduto al montaggio dei sistemi di controllo nelle aree di sosta ricadenti nei comuni di Biancavilla, Santa Maria di Licodia e Paternò a seguito di quanto deciso in una riunione tenutasi in Prefettura qualche mese fa alla presenza dell’Anas, dei rappresentanti dei comuni che si affacciano sulla Ss284, della Città Metropolitana e presieduta dal vice Prefetto Rosaria Giuffrè. Un’azione, dunque, finalizzata alla riduzione dell’abbandono selvaggio di rifiuti – che spesso avviene sotto gli occhi di tutti – da parte di automobilisti zozzoni che quotidianamente percorrono questa strada .

Quello dei cumuli di immondizia che riempiono le aree di emergenza interessate dall’intervento di controllo predisposto dai Comune e dall’Anas, ha rappresentato fino ad oggi un gravoso problema sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista economico per le casse comunali. Un biglietto da visita impresentabile, non solo per i residenti dei comuni attraversati dalla statale ma anche per i turisti che si trovano a passare da questa importante e trafficatissima arteria di collegamento.

Ma nonostante le telecamere sono state montate da poche ore, continua ad esserci chi si diletta nella nuova specialità olimpica del “lancio del rifiuto”. Una busta di rifiuti è stata infatti immortalata questa mattina al centro di una delle tante piazzole paternesi. Adesso, sarà compito delle Polizie Municipali procedere con le prime sanzioni nei confronti di chi continua a deturpare il territorio in cui viviamo. Soddisfazione per il posizionamento delle telecamere giunge infine anche dall’associazione dei consumatori “Aiace” rappresentata da Giuseppe Gullotta che parla di una “compiuta sicurezza stradale per le piazzole di sosta”.

Cronaca

Paternò, lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’ospedale “SS. Salvatore”.

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Consegnati, a Paternò, i lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla.

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’Ospedale “SS. Salvatore”.

L’apparecchiatura, fa parte del piano di aggiornamento tecnologico delle dotazioni diagnostiche dell’Asp di Catania e garantisce immagini di alta qualità, migliorando i tempi di acquisizione e ottimizzando i flussi di lavoro.

“L’investimento rientra in un percorso strutturato di innovazione tecnologica, che mira a standardizzare e rendere più efficienti i percorsi diagnostici in tutti i Presidi dell’Azienda- ha dichiarato il direttore generale, Giuseppe Laganga Senzio – stiamo dotando i nostri Ospedali di strumenti avanzati, indispensabili per una sanità pubblica più moderna, precisa e tempestiva”.

Oltre a quella di Paternò, l’Asp di Catania ha acquisito altre quattro Risonanze Magnetiche, da destinare agli ospedali di Militello in Val di Catania, Caltagirone, Acireale e il PTA “San Luigi” di Catania.

“Rafforziamo i servizi ospedalieri, con l’obiettivo di garantire una maggiore equità nell’accesso alle cure – dichiara il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Giuseppe Angelo Reina -. Con questa nuova tecnologia miglioriamo significativamente la capacità diagnostica del Presidio e potenziamo l’offerta di prestazioni sul territorio”.

La nuova apparecchiatura sarà collocata nei locali al piano terra del Presidio Ospedaliero già adibiti a tale funzione. Gli interventi edili prevedono l’adeguamento funzionale degli spazi e l’infrastrutturazione tecnica necessaria per la piena operatività del sistema.

Durante i lavori, che dovrebbero concludersi il 31 dicembre di quest’anno, gli esami programmati saranno ripianificati e svolti presso l’Ospedale di Acireale.

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Cronaca

Catania, controlli in una casa di riposo: sequestrati 72 kg di carne in pessimo stato di conservazione

Titolare denunciato per frode in commercio. Accertata la presenza di un lavoratore in nero. Non riscontrata alcuna anomalia e criticità per quanto riguarda l’aspetto delle condizioni igieniche degli ambienti e delle stanze, così come la pulizia dell’immobile e delle cucine

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Proseguono senza sosta i controlli della task force coordinata dalla Polizia di Stato, secondo un modulo operativo collaudato, disciplinato con ordinanza del Questore, che questa volta ha effettuato un approfondito controllo presso una casa di riposo privata, ubicata nel quartiere di Nesima. La Collaudata sinergia tra i vari enti coordinati dalla Polizia di Stato ha permesso di rilevare alcuni aspetti particolarmente critici legati soprattutto alla conservazione degli alimenti.

Infatti, durante i controlli negli spazi adibiti a cucina, il Corpo Forestale e il servizio Veterinari hanno riscontrato nei congelatori la presenza di 72 chili di carne mista congelata in modo non conforme alla normativa vigente. La carne è stata sequestrata a scopo preventivo evitando che potesse finire in qualche pietanza servita agli anziani ospitati dalla struttura.

Per tale motivo, il titolare della casa di riposo è stato denunciato in stato di libertà per frode in commercio ed è stata elevata nei suoi confronti la sanzione amministrativa di 1500 euro per la mancanza del necessario requisito della tracciabilità degli alimenti, utile a determinare l’esatta provenienza dei prodotti. La carne è stata, quindi, destinata alla distruzione.

Le verifiche hanno riguardato anche la sicurezza della struttura, Al riguardo, i tecnici dello Spresal hanno controllato l’intero edificio, riscontrando la mancata revisione degli estintori che ha determinato la contestazione di una sanzione amministrativa di 1700 euro.

Per quanto riguarda gli accertamenti sulle posizioni contrattuali dei dipendenti della casa di riposo, l’Ispettorato Territoriale del lavoro ha accertato la presenza di un lavoratore “in nero” che prestava servizio per la struttura senza essere stato assunto. Per tale ragione è stata elevata un’ulteriore sanzione di 1950 euro. Altri lavoratori hanno dichiarato di lavorare di più rispetto a quanto previsto nel contratto di lavoro e, per tale ragione, verranno effettuati ulteriori approfondimenti.

La task force coordinata dalla Polizia di Stato non ha eccepito alcuna anomalia e criticità per quanto riguarda l’aspetto delle condizioni igieniche degli ambienti e delle stanze, così come la pulizia dell’immobile e delle cucine.

 

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