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SS284, pubblicato bando europeo per l’ammodernamento dell’Occidentale Etnea

“Questo intervento non solo garantirà maggiore sicurezza per gli automobilisti, ma contribuirà anche allo sviluppo economico del territorio, rendendo più agevoli i collegamenti con Catania e le altre città circostanti” ha detto il sindaco adranita Mancuso

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È stata pubblicata la Gara europea a procedura aperta per l’appalto misto di lavori e servizi relativo all’ammodernamento della S.S. 284 “Occidentale Etnea”, la Paternò – Randazzo, primo lotto Adrano – Paternò. Si tratta di un intervento atteso da anni che promette di migliorare la sicurezza stradale e la fruibilità per i molti veicoli, anche pesanti che percorrono tale tratto viario.

La notizia, dopo ripetuti interventi presso le istituzioni regionali e l’Anas, è stata accolta con sollievo dal Sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, che ha commentato l’importanza di questo progetto per le comunità locali che insistono sulla S.S. 284.

“Finalmente, dopo anni di attesa, possiamo dire di aver avviato un percorso concreto per la riqualificazione di una delle arterie stradali più importanti della nostra area – ha dichiarato Mancuso- Questo intervento non solo garantirà maggiore sicurezza per gli automobilisti, ma contribuirà anche allo sviluppo economico del nostro territorio, rendendo più agevoli i collegamenti con Catania e le altre città circostanti”.

La SS  284 è un’importante via di comunicazione che collega il versante occidentale dell’Etna con il capoluogo etneo, e la sua messa in sicurezza è fondamentale non solo per il traffico locale. Essa rappresenta una risorsa cruciale per tutto il territorio pedemontano etneo. Con questo progetto, si prevede non solo il miglioramento delle condizioni stradali, ma anche l’implementazione di misure di sicurezza avanzate.  Fabio Mancuso ha inoltre sottolineato “l’impegno dell’amministrazione comunale a continuare a seguire da vicino l’iter dei lavori con l’auspicio che i lavori possano iniziare nel più breve tempo possibile, portando finalmente a compimento un progetto di vitale importanza per Adrano”.

In Primo Piano

Bronte, nella zona artigianale nascerà un nuovo asilo nido per 36 bambini

Sarà costruito un immobile a piano terreno di circa 550 metri quadrati, con 4 aule, una cucina, una sala mensa e spazi verdi all’esterno

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A Bronte nascerà un nuovo asilo nido nella zona artigianale. I Ministeri dell’Istruzione e della Coesione, recuperando economie dal Piano nazionale di ripresa e resilienza a livello nazionale, hanno finanziato la realizzazione dell’asilo. Il sindaco, Pino Firrarello, ringraziando i ministri, ha colto al volo l’opportunità, chiedendo all’Ufficio tecnico del Comune la realizzazione di un asilo con tanto di mensa all’interno della Zona artigianale.

“Ringrazio – afferma soddisfatto Firrarello – il ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara, ma soprattutto il mio caro amico Raffaele Fitto che, prima di lasciare il ministero per il sud e la coesione che ha gestito i fondi del Pnrr ed assumere la carica di vice presidente della Commissione europea, ci ha voluto fare questo bel regalo”.

Un regalo di 864 mila euro con cui il Comune, come ha spiegato il dirigente del settore lavori Pubblici dell’Ufficio tecnico, Salvatore Caudullo realizzerà un “immobile a pian terreno di circa 550 metri quadrati, con 4 aule, una cucina, un’ampia sala mensa destinata anche agli utenti e gli operai della Zona artigianale e tanti spazi verdi all’esterno per i 36 bambini che potrà ospitare”.

Firrarello ha spiegato che il comune sta già realizzando un asilo in via Sarajevo non lontanissimo dalla Zona artigianale, a servizio di uno dei quartieri della città in espansione. “La possibilità di poter realizzare un altro asilo però ci ha permesso di progettarne la costruzione di uno direttamente all’interno della Zona artigianale- ha detto Firrarello- che ricordiamo da lavoro ad oltre 2000 persone. Tanti giovani hanno trovato lavoro qui ed era importante, di conseguenza, dare alle mamme la possibilità di portare i figli in un asilo appena prima di andare al lavoro. Ne approfittiamo – continua – anche per realizzare una mensa che le stesse mamme potranno utilizzare, guadagnando tempo e stando vicini ai propri figli”.

 

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In Primo Piano

Catania, Fontanarossa non operativo ogni notte dal 31 marzo al 31 ottobre del 2025

La pista dello scalo aereo etneo, con una breve interruzione ad agosto, sarà chiusa dalla mezzanotte alle sei del mattino per consentire lo svolgimento dei lavori di interramento della linea ferroviaria

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A partire dal 31 marzo 2025 e fino al 30 ottobre 2025, con una breve interruzione ad agosto, la pista dell’aeroporto di Catania sarà chiusa dalla mezzanotte alle sei del mattino per consentire lo svolgimento dei lavori di interramento della linea ferroviaria, propedeutici alla realizzazione della nuova pista di volo del piano di sviluppo dello scalo.

Lo rende noto la Sac, la società che gestisce i servizi a terra, parlando di “intervento strategico e ambizioso che conferma la centralità dello scalo etneo nel panorama aeroportuale nazionale e internazionale, reso possibile grazie ai i fondi del Pnrr”.

“Desidero esprimere la nostra sincera gratitudine al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e all’Enac per il loro continuo supporto e l’attenzione rivolta all’aeroporto – ha dichiarato Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac – un ringraziamento particolare va a Rfi per aver permesso la riprogrammazione dei lavori e al deputato siciliano della Lega, Anastasio Carrà, per il suo sostegno”.

“Il progetto – spiega la Sac – è stato concepito con la massima attenzione per minimizzare ogni possibile impatto sull’operatività dello scalo e sul servizio offerto ai passeggeri. L’esecuzione dei lavori nelle fasce orarie notturne testimonia infatti l’impegno dell’aeroporto, di Rfi e delle Istituzioni coinvolte a limitare disagi e a contenere le interferenze che le lavorazioni determinano sulla continuità del servizio.

L’ampliamento e l’ammodernamento dell’aeroporto-prosegue la nota della Sac – rappresentano un passo fondamentale per il potenziamento delle infrastrutture del Sud Italia, aumentando l’attrattività dello scalo per le compagnie aeree e migliorando l’esperienza dei passeggeri. Questo progetto è un esempio concreto di come la sinergia strategica tra due gestori di infrastrutture pubbliche di trasporto favorisca la crescita economica e la competitività del territorio”.

 

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